
domenica 30 ottobre 2011
Big Bang

Sarà Dura
sabato 29 ottobre 2011
Promossi?
venerdì 28 ottobre 2011
Sette Chiese
giovedì 27 ottobre 2011
Per Marco
Italia in Giappone
“ITALIA IN GIAPPONE”. IL MEETING INAUGURA A TOKYO
Al via domani l’evento “Tradizione e globalizzazione, Cristianesimo e Buddhismo di fronte alle sfide della modernità”I movimenti eleganti dei monaci della scuola Shingon, perfettamente sincronici e affini alle sonorità della musica Gagaku, insieme al calore nostalgico dei canti della tradizione napoletana con il maestro Aoki saluteranno domani l’arrivo del Meeting di Rimini a Tokyo, nell’ambito della rassegna “Italia in Giappone”, promossa dall'Ambasciata d'Italia a Tokyo. La manifestazione dell’agosto riminese prenderà parte all’evento “Tradizione e globalizzazione. Cristianesimo e Buddhismo di fronte alle sfide della modernità”, dal 27 ottobre al 1 novembre, chiamando a convegno illustri filosofi e religiosi per dialogare del rapporto dell’uomo con la realtà, del suo anelito di bellezza, di istruzione ed educazione.
La prima del Meeting a Tokyo prenderà, dunque, le mosse domani con l’iniziativa “Rimini-Monte Koya: itinerario di una amicizia”, serata conviviale, presso la residenza dell’Ambasciatore Vincenzo Petrone, nel segno dell’incontro e del dialogo, del reciproco scambio tra culture. Nel corso della serata inaugurale, infatti, saranno Emilia Guarnieri, presidente della fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, e Shodo Habukawa, abate del Muryoko-in a raccontare l’amicizia tra il Meeting e il Monte Koya, sbocciata durante un viaggio in Giappone di don Luigi Giussani nel 1987 per una lezione su Il senso religioso, fiorita nel corso degli anni grazie anche ripetute visite del rettore Habukawa e dei monaci Shingon a Rimini e “annaffiata” anche dalle comuni passioni per l’educazione dei giovani e per la canzone Torna a Surriento, amata dal professor Habukawa e da don Giussani.
«A Tokyo e al monte Koya – spiega Emilia Guarnieri, presidente della fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli - in questi giorni la sfida per tutti noi è questa: riaffermare che è possibile un senso della vita, ritrovare insieme la possibilità di costruire positivamente nella società. Un tentativo per mostrare come le religioni possano contribuire al mondo attraverso l’educazione dell’uomo alla sua vera dignità.
Come ha detto Benedetto XVI nell’Angelus per la Giornata Mondiale della Pace in cui ha annunciato la giornata di Assisi: “Là dove si riconosce effettivamente la libertà religiosa, la dignità della persona umana è rispettata nella sua radice e, attraverso una sincera ricerca del vero e del bene, si consolida la coscienza morale e si rafforzano le stesse istituzioni e la convivenza civile. Per questo la libertà religiosa è via privilegiata per costruire la pace”».
Il programma dell’iniziativa proseguirà il 28 ottobre presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tokio. I lavori saranno aperti dagli indirizzi di saluto dell’Ambasciatore d’Italia Vincenzo Petrone, dal direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Umberto Donati, del Presidente del Meeting Emilia Guarnieri, dal Reverendo Prof. Shodo Habukawa della scuola Scuola Shingon e del Reverendo e Abate Ota della Scuola Zen Soto. Verrà letto anche un messaggio del Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione Julián Carrón. Una prima conferenza avrà come tema “Il senso religioso e il cuore dell’uomo” con mons. Massimo Camisasca, Fondatore Fraternità sacerdotale San Carlo Borromeo e il prof. Shodo Habukawa, moderati da Prof. Silvio Vita, Direttore della Scuola Italiana di Studi sull’Asia orientale di Kyoto. Nel pomeriggio sul tema “L’uomo di fronte alla realtà” interverranno il prof. Giorgio Amitrano, dell’università di Napoli “L’Orientale”, il prof. Costantino Esposito dell’Università di Bari, il rev. Eisho Yagi, abate del tempio Myojo-in e il dottor Franco Marcoaldi.
Il 29 e 30 ottobre la riflessione continuerà nel meraviglioso contesto storico e artistico del Monte Koya, centro spirituale del Buddismo Shingon. Qui, dopo i saluti di Yoshinobu Nisaka, Governatore della Regione di Wakayama e del Rev. Yukei Matsunaga, massima autorità spirituale della Scuola Buddhista Shingon, dell’Ambasciatore Vincenzo Pretrone e di mons. Massimo Camisasca, si aprirà la terza sessione dal titolo “La ricerca della bellezza” con gli interventi dello scultore giapponese della Sagrada Familia Etsuro Sotoo e il direttore del Museo del Koyasan, contenente capolavori della pittura e scultura giapponese, Shizuka Jien.
La quarta sessione sarà dedicata al tema de “Il ruolo della formazione e dell’istruzione. Alla luce della lezione dei maestri”, con Shodo Habukawa, don Ambrogio Pisoni, dell’Università Cattolica di Milano, il Reverendo Chiun Takahashi, abate Chorakuji, il dott. Franco Marcoaldi e il presidente del Meeting Emilia Guarnieri, coordinati dal reverendo Shingen Takagi, già Rettore della Koya University.
L’ultima tappa di questo singolare viaggio culturale sarà al Tempio Eiheiji, centro spirituale del Buddhismo Zen, dove assieme agli esponenti della Scuola Zen Soto si dialogherà sul tema “L’esperienza dell’incontro”.
Rendiconto
Avviso
mercoledì 26 ottobre 2011
Il Problema
Sotto il Vestito
martedì 25 ottobre 2011
L'Importante è Finire

lunedì 24 ottobre 2011
Primo Bilancio

domenica 23 ottobre 2011
Low Cost

sabato 22 ottobre 2011
Deficit di Democrazia
Siamo già al secondo consiglio comunale che non viene convocato.
La Lega Nord di Rimini ritiene che questo comportamento sia gravemente lesivo degli interessi della città.
Il capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale Marco Casadei ha esteso questa protesta alla Presidente del Consiglio Donatella Turci che ha giustificato la non convocazione adducendo la mancanza di delibere di giunta.
Tale comportamento, comunque grave ma che vogliamo ritenere involontario, potrebbe nascondere la scarsa considerazione della amministrazione nei confronti del consiglio stesso quale organo sovrano di rappresentanza politica di tutti i riminesi che, con il loro voto, lo hanno eletto per farsi rappresentare.
Per tutta risposta Il vertice stesso (la presidenza del consiglio) di questa importantissima istituzione democratica e popolare riterrebbe, invece, che esso debba essere solo lo “strumento passivo” della giunta per fare approvare le proprie delibere quando queste ci fossero.
Altro punto importante riguarderebbe proprio la produttività della giunta, se non esistono delibere significa che la giunta stessa o non lavora a sufficienza o lavora male perché, appunto, non produce gli atti necessari alla amministrazione della città.
Diversamente i consiglieri sia di opposizione che di maggioranza producono e producono molto con numerose interrogazioni, mozioni ed ordini del giorno per cui sarebbero sufficienti i problemi sollevati con questi strumenti politici ad impegnare e riempire proficuamente e settimanalmente i consigli comunali.
Se ciò non dovesse registrarsi e dovesse invece continuare ad accadere che i consigli non vengono convocati allora saremmo veramente di fronte ad un golpe bianco che avrebbe come unico obiettivo impedire ai riminesi di potere venire adeguatamente rappresentati dai loro rappresentanti politici in consiglio.
Stiamo assistendo all’alba di un nuovo ed altrettanto triste ventennio…? Agli Organi politici l’ardua risposta…
In calce una proposta concreta: se mai il problema dovesse essere economico noi saremmo anche disposti a rinunciare al gettone di presenza per le sedute di consiglio che non prevedono delibere di giunta (anche se questo problema sempre sbandierato della crisi stà odorando sempre di più di alibi per coprire un immobilismo figlio forse di una pericolosa serie di inconfessati ed inconfessabili equilibri di maggioranza)
Marco Casadei
Luigi Camporesi
Carla Franchini
Daniele Arduini
N.B. per motivi tecnici non ho potuto avere la risposta di Brunori Stefano e Fabio Pazzaglia che, però, interpellati verbalmente, erano sostanzialmente d’accordo con i contenuti.
Stadium
Per Primi

venerdì 21 ottobre 2011
Per il Momento
giovedì 20 ottobre 2011
Sic Transit

La Sapienza Risplende
L'esposizione è aperta a Rimini presso i Musei Comunali, ingresso libero.
Meeting Rimini
N.P.

mercoledì 19 ottobre 2011
La Serva del Palas
Pieni di Debiti

martedì 18 ottobre 2011
Fanno Finta

lunedì 17 ottobre 2011
Vetrine Infrante

domenica 16 ottobre 2011
Comunicato M5S
Al Presidente del Consiglio
Al Sindaco
OGGETTO: Interrogazione riguardante "Teleriscaldamento"
Gentile Sindaco,
in base alle sue dichiarazioni nel video pubblicato il 12 marzo 2011 su YouTube dell'esistenza di un problema legato agli impianti di teleriscaldamento dei PEEP di Viserba e si prende atto del riconoscimento da parte sua Marecchiese e Gaiofana. Si apprende inoltre che è sua intenzione convocare una commissione composta da Amministrazione, soggetti erogatori del gas, i cittadini e tecnici competenti per fare definitiva chiarezza su questo problema che affligge numerosi cittadini riminesi, e che in attesa di una risposta di tale commissione provvederà a richiedere la sospensione del pagamento delle bollette.Premesso che:io ed i cittadini coinvolti, apprezziamo molto positivamente la sua disponibilità, non vorremmo però che si ripeta l'esperienza di qualche anno fa in cui un'altra commissione tecnica comunale che si era incaricata di analizzare il problema sollevato con risultati nulli per i cittadini. Infatti non si tratta di un problema “tecnico”, non è “la valvola che perde” a generare costi così elevati per il servizio, ma piuttosto la volontà “contabile” del gestore ad imputare ai cittadini costi aggiuntivi legati alla sua attività di produzione di energia attraverso tale impianto. Ad alimentare il teleriscaldamento è infattil'acqua di scarto della produzione di energia elettrica venduta da SGR, che ottiene così un ulteriore guadagno dall'acqua che altrimenti andrebbe smaltita; nel calcolo del costo equivalente da imputare agli utilizzatori vengono inseriti anche i costi dell'impianto di produzione di energia, sarebbe pertanto opportuno inserire nel conteggio anche tutte le voci (positive o negative) derivanti dal funzionamento dell'impianto stesso, come ad esempio i proventi dalla vendita di energia, ed eventuali contributi incentivanti che al momento vengono incamerati esclusivamente dal Gestore;l'indennizzo da riconoscere a fronte del servizio di teleriscaldamento non è basato su“documentazione contabile attestante i costi effettivamente sostenuti dall'attuale Gestore, ma solo di costi dallo stesso dichiarati”, come più volte si può leggere nello studio commissionato dal Comune di Rimini alla società “Studio Energia”;Il consorzio costruttore nella comunicazione commerciale per la vendita degli appartamenti (anche attraverso un DVD promozionale) utilizzava la promessa di notevoli risparmi sulle bollette grazie all'impianto di cogenerazione, che mai sono stati registrati nella realtà;dalle relazioni tecniche effettuate dal comitato dei cittadini, si evince che il costo del riscaldamento attraverso l'impianto di teleriscaldamento è pari a 11,1 c€/KWh mentre quello attraverso una tradizionale caldaia è di 3,9 c€/KWh, quindi i cittadini utilizzatori dell'impianto sono costretti a pagare il riscaldamento quasi 2,5 volte la cifra di un altro cittadino riminese;per i cittadini allacciati alla rete del teleriscaldamento non è possibile l'installazione di impianti diriscaldamento a caldaie autonome, visto che non è stata prevista la necessaria rete infrastrutturale;il contratto del servizio di teleriscaldamento, il bando di aggiudicazione e la relativa delibera di approvazione da parte del Consiglio Comunale sono oggetto di diverse azioni legali promosse dalcomitato dei cittadini, tra queste l'impugnazione innanzi al TAR di Bologna;
CHIEDE
Distinti Saluti
Il Consigliere Comunale
Fuochi d'Artificio
Braccobaldo ed il Trc
alberto nardelli
sabato 15 ottobre 2011
Sul Pezzo
venerdì 14 ottobre 2011
Nuove Tasse x Vecchi Buchi
MoVimento 5 Stelle – Grilli Pensanti Rimini
http://www.rimini5stelle.it/
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CS - Nuove tasse per vecchi buchi.
Tutti a parlare della costosa Astronave in via delle fiera, dimenticandosi dei debiti milionari dell’Agenzia della Mobilità, colei che dovrebbe realizzare l’inutile TRC.
In questi giorno ai cittadini riminesi è arrivato un opuscolo declamante le meraviglie di una nuova opera denominata Trasporto Rapido Costiero.
Non ci interessa qui esaminare la parte "ingegneristica" dell'Opera visto che per noi già si risolve con la ridicola progettazione di un tracciato che per il 60% si svolge su corsia unica, basta immaginare un'autostrada a senso unico alternato regolato da semaforo per capire il senso profondo di questo assurdo oggetto da 100milioni di euro, ma il cui attuale padre in un festival dei democratici a Riccione azzardava che nel doppio (200milioni) ci sarebbero stati.
Ci interessa qui analizzare nello specifico, in questi tempi di ristrettezze economiche continuamente ricordate dal nostro ex Golden Boy, i costi legati a quest'opera di cui vi hanno magnificato la necessità ma hanno sorvolato abilmente sull'impegno economico.
Così come avevamo già posto l'accento sui 7,6 milioni di passivo di Aeradria in occasione dell'aumento di capitale deliberato dalla maggioranza in consiglio comunale, oggi poniamo l'accento sulla situazione patrimoniale dell'Agenzia della Mobilità, cioè del soggetto che dovrebbe realizzare il TRC.
Agenzia della Mobilità, di proprietà esclusivamente pubblica, secondo un documento di cui siamo venuti in possesso e che doveva servire all'agenzia per aprire crediti presso le banche, crediti ovviamente non concessi, presenta un passivo per il 2011 di 8milioni di euro, cioè prima ancora di iniziare l'opera.
Vi hanno raccontato che il costo del TRC sarà di circa 93milioni di euro di 43 a carico dello stato (delibera del CIPE), nel documento invece si parla già di 103milioni circa di cui 53 in carico allo Stato (ma ne sono stati deliberati solo 43), 12 in carico alla regione, 17 in carico al comune di rimini, 6 in carico al comune di riccione e ben 12 in carico all'Agenzia della Mobilità.
Ma i soci dell'Agenzia sono gli stessi comuni, tanto è vero che furbescamente questi 8 milioni di passivo nel corso del 2011 diventeranno crediti verso i comuni soci, che verranno ceduti alle banche pro-soluto per cui Rimini dovrà trovare spazio nel bilancio per 5,5 milioni e Riccione per i restanti 2,6 milioni.
Assessore Brasini, lei che ci ha ricordato che 220mila euro per mantenere Rimini Holding era un prezzo giusto mentre per noi per detenere un dossier titoli è un prezzo sballato nonostante i nuovi bolli previsti dalla finanziaria, ci dice dove andrà ad infilare questi 5,5 milioni? Farete una Rimini Holding2 come usava fare un tale con Holding Italiane da 1 a 22 circa 30 anni fa? Sempre che lei ne sia a conoscenza ovviamente.
Lo studio data luglio 2011 quindi non poteva sapere, anche se era immaginabile che le cose sarebbero peggiorate dal punto di vista della sostenibilità economica. Infatti si citano interessi del 4% annui quando sappiamo che sono diventati una chimera, ma sopratutto per il pareggio di esercizio dell'opera si cita il contributo che fu di 1,75euro a km, ma che la finanziaria appena approvata ha decurtato di ben il 75%.
Torniamo agli 8 milioni di debiti da passare ai comuni, finora queste cifre nei bilanci dei rispettivi comuni non si sono viste, va da se quindi che le nuove gabelle immaginate nella mente dei nostri amministratori non saranno utili a garantire i servizi, quelli verranno comunque tagliati, accompagnati da pianti di costernazione e conditi con invettive contro il governo centrale.
Una prova l'abbiamo avuta ieri sera con il taglio di 26mila euro ai servizi della "Casa delle Donne", mentre l'errante Masini di Aeradria non ha avuto problemi a trovare 1milione di euro nello stesso consiglio solo un paio di mesi fa.
Le nuove gabelle allo studio serviranno solo ed unicamente a coprire vecchi buchi sedimentati e mascherati.
Il TRC parte già fallimentare prima ancora di iniziare i lavori, in comune giace una richiesta di Referendum del M5S bloccata dalla nomina del comitato dei garanti che come al solito vogliono di emanazione politica (3 alla maggioranza e 2 all'opposizione) contrariamente a quanto previsto dal regolamento comunale che richiama alla competenza ed indipendenza.
A Riccione i cittadini hanno raccolto oltre 4mila firma (delle 2500 necessarie) per richiedere un referendum consultivo sull'opera, anche se sappiamo che la policanteria d'accatto già distingue fra firme di serie A (quelle raccolte da loro) e firme di serie B (quelle raccolte dagli altri) anche se sono di cittadini con gli
stessi identici diritti.
Ma le parole per questa amministrazione hanno perso il loro senso, basta pensare alla decantata trasparenza che obbligherebbe l'amministrazione a pubblicare i bilanci di "tutte" le partecipate.
Trovate sul sito del comune il bilancio del 2010 di Aeradria e tutti quelli dell'Agenzia della Mobilità, se ci riuscite comunicatecelo.