lunedì 11 maggio 2015

Un Reboot riuscito



Sabato pomeriggio sono andato nella saletta della Cineteca alla Biblioteca per assistere, tra il numerosissimo pubblico all'iniziativa del M5S avente come splendido titolo Reboot Rimini. Come in tutte le cose "serie" l'amministrazione era (quasi) assente, però c'era il nostro candidabile Della Motta. E' la seconda volta che incontro l'assessore Pulini sempre nell'ambito di iniziative non targate Gnassi, quindi catalogabili tra le cose accettabili e culturalmente intelligenti. Una avvilente differenza tra le Molo Parade, Feste dello Sballo, Civivo, Fila Dritto ed il pensare alla tua città urbanisticamente, tentando di correggere errori ed impostazioni vecchie, sbagliate nel tempo od introdurre qualche innovazione che non sia una Ruota. Sarebbe il lavoro principale di un Sindaco. Non l'ha organizzata e ha fatto male, ma almeno presenzia con il tuo staff ideologico da rotonda. Hanno mandato nella piccola arena un assessore che appare come persona preparata ma in ..pittura ed arti figurative. Con il gnassismo, se mi posso permettere, ma lo dico lo stesso: non c'entra niente, fortunatamente. Sono altri quelli del Cuore di Gnassi. Una pezza per coprire il buco del niente prodotto in quattro anni. Però dove hanno messo mani e..lettere è successo di peggio. Le piste del Fellini sono da sballo. Il relatore principale, Ettore Maria Mazzola, docente in una Università romana e con un curriculum impressionante in urbanistica sostenibile e non solo, iscritto da sempre, all'Italia Nostra, ha elencato gli errori che dal dopoguerra sono stati commessi a Rimini. La nostra fortuna è che hanno visitato solo una parte per quanto strategica della città, non accompagnati da Ermeti o dalle nostre scienze del ramo. La Città aveva avuto la "fortuna" di essere quasi distrutta quindi con la possibilità di essere ricostruita come Barcellona. Non ha detto così, ma da turista romano con una equipe di internazionali colleghi, in pochi giorni ha "rivoltato" come un calzetto bucato i grandi problemi che ci assillano. Abbiamo due "penetrazioni" al mare che fanno schifo. Vero, però tante rotonde. La "ricucitura ed il ricompattamento" tra Centro Storico e Marina deve avvenire attraverso l'Area della Stazione non perchè ci abita Battistel, anche lui già candidato, ma perchè è l'unico modo possibile ed anche originale. I negozi, nel futuro sotto passaggio della Stazione, sono un bisou. Il Mercato e credo anche i relativi ambulanti vengono trasferiti come perfetti nomadi del commercio nel piazzale a mare della Stazione. Il Ceis finalmente si sposta nel piazzale Gramsci e l'Anfiteatro viene recuperato. L'area della Stazione di Rimini avrebbe delle potenzialità enormi, oggi disattese. Il concetto di una corretta ricucitura non è mai stato pensato seriamente, troppo presi dal sacro furore turistico. Occorre aggiungere che l'ultimo Piano Regolatore risale al 94, pur avendo in dotazione assessori strutturali, strategici e da lungomare. Da almeno 30 anni non si organizzava un confronto urgente, indispensabile su questi temi, una volta appassionanti. A Rimini non esiste solo il Lungomare dei desideri, ci sono periferie ormai delle banlieues, complessi decadenti ed una città morente economicamente. Però si balla anche sulle piste..deserte. Il nostro Titanic. Sono contento di averli votati. 

P.S.
Adesso però raccontate la verità sull'indotto dei..Bersaglieri