Mettere in discussione il sistema turistico regionale ed atterrare sul Paganello, sembra l'esempio più evidente del Gnassismo e come sia facile per Melucci giocare al gatto con il topolino. La chiudiamo quì, non sembra la carta migliore che Rimini possa vantare per un suo rilancio turistico, usando lo comica differenza tra Fiat e Ferrari, pari a quella tra Marchionne e Monty, pare che Rimini sia la Rossa sempre ferma in officina, che non muta cambiando due fendinebbia come facevano i tamarri negli anni 70, neppure verniciandola di rosa come fanno i nuovi, serve ben altro in termini organizzativi e strutturali. Il dramma è rappresentato da un Sindaco che è solo la punta dello scoglio di una Città lasciata nelle mani di dilettanti alla Corrado, sbagliano anche quando hanno ragione nei rapporti con la Regione.
tomjerry.it