venerdì 4 maggio 2012

Delio Rossi

Gentile Redazione, 
questa mattina apro la mia versione on-line dei quotidiani riminesi e cosa leggo?! Il sindaco Gnassi che dichiara “Basta con questi giocatori viziati, io sto con Delio Rossi”! Ma siamo su scherzi a parte o cosa?! Già il fatto che un sindaco intervenga su materie non amministrative come un qualsiasi opinionista di talk-show è imbarazzante, ma che rilasci dichiarazioni simili è francamente gravissimo. Non voglio nemmeno entrare nel merito di quanto siano viziati, divi e strapagati i calciatori, qui il tema è un altro! Abbiamo lasciato Gnassi qualche giorno fa sul palco del 25 aprile mentre inveiva contro il pericolo dei fascismi moderni e lo ritroviamo oggi che inneggia a metodi da picchiatore del ventennio. Il primo cittadino che, per far fronte alla maleducazione di un calciatore, ammette la risposta con pugni in faccia. Insegnamo questo ai nostri ragazzi? Insegnamo a rispondere con la violenza alle provocazioni? Quindi, secondo Gnassi sarebbero questi i metodi educativi validi per un genitore alle prese con un figlio un po’scapestrato: due cazzotti in faccia, così impara! Credo che Gnassi debba chiedere scusa per queste sue folli dichiarazioni: scusa a tutti coloro che credono nella non violenza, a tutti coloro che educano i figli con pazienza e sacrifici, a tutti coloro che dedicano la loro vita all’ insegnamento, all’educazione dei minori, a tutti coloro che sono stati vittime di violenza, oggi, come negli anni bui del regime. È gravissimo che chi sta al potere legittimi simili comportamenti, perché prima o poi sarà tentato di utilizzarli contro chi, a suo avviso, pecca di insolenza o magari di “lesa maestà”!
Lorenzo Corsini