Gentile Redazione,
questa mattina apro la mia versione on-line dei quotidiani riminesi e cosa
leggo?! Il sindaco Gnassi che dichiara “Basta con questi giocatori viziati, io
sto con Delio Rossi”! Ma siamo su scherzi a parte o cosa?! Già il fatto che un
sindaco intervenga su materie non amministrative come un qualsiasi opinionista
di talk-show è imbarazzante, ma che rilasci dichiarazioni simili è francamente
gravissimo. Non voglio nemmeno entrare nel merito di quanto siano viziati, divi
e strapagati i calciatori, qui il tema è un altro!
Abbiamo lasciato Gnassi qualche giorno fa sul palco del 25 aprile mentre
inveiva contro il pericolo dei fascismi moderni e lo ritroviamo oggi che
inneggia a metodi da picchiatore del ventennio. Il primo cittadino che, per far
fronte alla maleducazione di un calciatore, ammette la risposta con pugni in
faccia.
Insegnamo questo ai nostri ragazzi? Insegnamo a rispondere con la violenza
alle provocazioni?
Quindi, secondo Gnassi sarebbero questi i metodi educativi validi per un
genitore alle prese con un figlio un po’scapestrato: due cazzotti in faccia,
così impara!
Credo che Gnassi debba chiedere scusa per queste sue folli dichiarazioni:
scusa a tutti coloro che credono nella non violenza, a tutti coloro che educano
i figli con pazienza e sacrifici, a tutti coloro che dedicano la loro vita all’
insegnamento, all’educazione dei minori, a tutti coloro che sono stati vittime
di violenza, oggi, come negli anni bui del regime. È gravissimo che chi sta al
potere legittimi simili comportamenti, perché prima o poi sarà tentato di
utilizzarli contro chi, a suo avviso, pecca di insolenza o magari di “lesa
maestà”!
Lorenzo Corsini