
La scelta tra il passato certo di Melucci ed un futuro precario con Gnassi, in funzione dello scontro in maggioranza, riecheggia la famosa sfiga culinaria tra padella e brace. E' una finta discussione su due ipotesi: la prima è rappresentata dai disastrosi dodici anni sui quali è possibile tracciare un giudizio ormai definitivo, l'altra non esiste, è una effimera festa che sembra aleggiare sulla Città. I due maggiori partiti di governo riflettono la situazione locale, il pidielle è allo sfascio, non riesce a liberarsi dalla presenza del Cavaliere che ancora ha un grosso peso anche personale e nello stesso tempo avverte l'impossibilità di creare qualcosa di nuovo. Bersani è prigioniero del vorrei ma non posso, Tonino gli ha strappato in faccia la foto di Vasto, le primarie indette sono un altro sacrificio democrat, non vincerà Pigi. A Rimini piazzano un ragazzo senza esperienza contornato da una pattuglia supportata solo dall'anagrafe, pensando di vincere la giovanilistica battaglia contro il vecchio che continua a comandare più di prima, affondando l'emblema Gnassi. Lo spazio ai giovani in passato avveniva attraverso esperienze che maturavano dalle sezioni ai quartieri, in associazioni e sindacato per arrivare, dopo esami che per qualcuno non finivano mai, nei consigli. La discriminante oggi è quella amicale, vale nel partito come nella giunta, non c'è bisogno d'aggiungere che i risultati si vedono. Non c'interessa riesumare i cadaveri del passato, chi ha capito la situazione è Grillo, ha pensato giustamente che il sistema partito non è emendabile ed ha inventato un non partito. La marea di attacchi che arrivano, tutti sinistrorsi, depone a favore della scelta, la paura avanza, usano anche gli hacker anonimi enfatizzati dalla Repubblica per contrastare il blog vincente, segnale che la battaglia diventa decisiva. E' indubbio che a Rimini se chiude l'esperienza deludente del Giovane il prossimo inquilino di Palazzo Garampi sarà un figlio del Movimento 5 Stelle. Noi conosciamo, come nessun segugio, le piste democrat, sappiamo che la parte più attenta si rende benissimo conto della situazione, avete fatto caso che i Grandi non parlano più, ne cito uno che per importanza e capacità è sicuramente tale: Bugli Cna Salvatore. Ha accettato o subito l'indicazione Gnassi, non era, non poteva essere consenziente, il distacco tra i due è abissale, si è adeguato, pensando come Melucci che tanto non durava e adesso caro Tore come la mettiamo con i grattacieli cancellati, ma un pò tuoi? O con i grandi progetti sul Lungomare? Abbiamo sostenuto in tempi abbondantemente sospetti che la Camera di Compensazione era rappresentata dal Cda della Fiera, molto più che dal Consiglio Comunale, è sparita anche quella insolita istituzione, i due contenitori, costati e non pagati, oltre 500 milioni, producono energia, musica e meeting. Occorre partire dalle fondamenta, ricostruire il meccanismo ed i luoghi del confronto, cancellare l'attuale rappresentazione sindacale e sostituirla con una nuova territoriale, a cosa servono associazioni condominiali come quelle esistenti? Lo scandalo sull'arenile non ha ancora raggiunto l'apice, abbiamo letto un'informativa dei vigili urbani che classificava i palloni e la sede del circolo nautico viserbese tra le prede del loro lavoro. Scherziamo? Il resto della spiaggia e della Città lo avete dimenticato? Quando inizia un accertamento a tappeto? Il tema del rispetto delle regole e del tutti uguali al cospetto delle leggi anche demaniali è dirimente, non vogliamo tediare od impaurire gli amici grillini troppe volte chiamati in campo, certo il lavoro che vi attende è immane, ma non vediamo nessun altro possibile salvatore della nostra città, quelli che sono stati indicati da Melucci si sono rivelati sbagliati dopo poco, Uno da subito.