lunedì 4 marzo 2013
Oncologo
Siamo arrivati all'Istituto Europeo di Oncologia di Umberto Veronesi. Il Professore, tra un tumore e l'altro, ha trovato tempo e voglia di proporre un dialogo tra democratici e movimento 5 stelle. Molto per deferenza verso un vero personaggio, impareggiabile nelle pubbliche relazioni ed un pò per scaramanzia, l'abbiamo presa sul serio. Ha emesso una confortante diagnosi, lasciando qualche speranza di sopravvivenza piddina. Tra Grillo e Bersani non c'è incompatibilità, nel caso di trapianto politico, adesso non si capiscono. I cittadini vogliono una democrazia partecipativa. Siamo arrivati ai certificati di sana e robusta costituzione con compatibilità. Non sarebbe più corretto Professore, ribaltare il concetto ed auscultare se il partito di Bersani è compatibile con il MoVimento? Ci permettiamo, con un misero master in aspirina, di essere leggermente annoiati dei tanti senatori e deputati a vita, che non solo impartiscono lezioni e ricette ma arrivano al governo del Paese e lo distruggono come cellule tumorali. La posizione di Bersani non appartiene alla politica della rappresentatività ma della vecchia impresentabile faccia del paese con l'aggravante che da quel versante gli operai ed i lavoratori si aspetterebbero di meglio.Tra i due obiettivi, Professore, esistono le stesse differenze che lei riscontra quotidianamente tra il benigno e maligno. Siamo convinti con Lei di tante cose e che il Web non rappresenti la panacea di tutti i mali rappresentativi, meglio delle primarie democrat ci vuole poco. Per quanto riguarda l'adesione ai referendum citata sempre da Lei, concordiamo, se non fosse che da quello del finanziamento dei partiti, alla responsabilità dei giudici, fino ad arrivare alla burla sull'acqua pubblica, non sembrano essere dei protocolli comportamentali da richiamare. La nostra stima per il suo lavoro rimane immutata.