giovedì 2 maggio 2013
Un Bancario Tintinnio
Il generale della Gdf Enrico Cecchi, ahinoi in pensione, in qualità di socio della Carim, ha emesso un fondativo rumore di manette bancarie con la richiesta di una azione di responsabilità nei confronti del cda e management della ex banca della città. Più sommessamente, anche l'amico avvocato Cecconi in rappresentanza dei poveri piccoli azionisti, ha chiesto analogo intervento. Il curiale, ma sempre avvocato Pasquinelli, ha rigettato tale ipotesi ritenendola contraria agli interessi della Fondazione che presiede a tempi alterni con Aureli. Si è concluso con un nulla di fatto il match all'interno dell'assemblea degli azionisti. I toni sono stati durissimi, senza la presenza di Grillo, al quale qualcuno deve avere consigliato, da buon genovese, di stare alla larga dal parco buoi degli azionisti riminesi. E' stata evocata anche l'ultima impresa bancaria, la concessione di dieci milioni non più esigibili ad Aeradria come ultimo peccato capitale. Non siamo per la giustizia sommaria, ma per quella giusta. Almeno un pacco di dimissioni sarebbero un atto di contrizione accettabile, per gli anelli ai polsi si vedrà a chi tocca.