lunedì 2 settembre 2013
Archistar di Grillo
Renzo Piano, il senatore a vita è amico di Grillo. Sono in corso le pratiche per la restituzione della ambita carica che viene regalata come a Rimini i Sigismondi d'oro. A Tutti. Ha fatto gite in barca, feste in villa, si sono perfino parlati decine di volte. Personalmente il semplice fatto che non abbia mai operato nella nostra Città è sufficiente per l'ambito premio, altri come Fuksas dovrebbero rimborsarci per il Mareo. Dal Centre Pompidou all’aeroporto di Osaka passando per il grattacielo del New York Times, i biglietti da visita di Renzo Piano sono disseminati in tutto il mondo come i viaggi di Gnassi, però essere compagno di bisbocce con Beppe è un reato gravissimo. L'anno scorso Grillo tentò di lanciarlo nell'orbita Quirinale, anche li il bando era già scritto con il nome del vincitore. Quello che non viene perdonato all'Archistar è di avere implorato l'amico di dare una mano al Pd. Una cosa che anche noi senza ambire a premi particolari se non le incazzature dei locali cocali, pensiamo da tempo. Certo che se si presentano così perfino l'ultima assunta al concorso dei precari lanciato dal MoVimento capisce che non vi sono speranze di un contatto salvifico tra due forze destinate a collaborare. Amico di Grillo da 30 anni questo si legge nelle motivazioni di N.....Sembrano sufficienti. Molto più di quelle del trombato Barbapapà. Il presidente della Repubblica ha nominato quattro senatori a vita e tra questi non c'è il Fondatore del quotidiano che si chiama, appunto, Repubblica, autore di una spassosa intervista allo specchio. Mesi e mesi di sforzi, di novantagradismo al limite dell'umana dignità non sono bastati a Scalfari per vedersi assegnato l'agognato scranno. L'Innominabile gli ha preferito un altro direttore di tromboni e violini. Aveva tutto per essere nominato senatore per la vita che resta. Non credo sia per il regalo finanziario che una nomina come quella ti concede, ma è stato il direttore che ha litigato con i suoi stessi giornalisti per imporre il primo e secondo inciucio, che ha rottamato una antica linea editoriale contro il Caimano per favorire le..larghe intese. Ebbene un riconoscimento lo meritava. Direttore del giornale dell'inciucio. Il Fatto lanciò un appello a sostegno dei giudici di Palermo e, onta massima, lo firmarono persino alcuni illustri collaboratori del giornale di Scalfari: Barbara Spinelli, Stefano Rodotà, Franco Cordero e Gustavo Zagrebelsky. Un ammutinamento, Barbapapà era indignato, aveva partecipato alla Festa dell'altra Repubblica il 2 giugno, con N...quasi due secoli della nostra storia che assistevano alla parata. Al giornale che non ha mai indovinato un candidato per la sinistra, diciamo pure che porta anche sfiga quando ne inventa uno, pensiamo al povero Renzi, l'unico rimasto ma sempre meno spendibile, pubblicare alla domenica le riflessioni di un ottuagenario comporta sempre un calo..delle vendite