mercoledì 5 marzo 2014
Le Strade di Rimini
Ho letto su fb il commento entusiasta di uno dei guardiani di Gnassi&Vitali nel Cuore di Rimini sulla proposta di usare l'autostrada come circonvallazione. Esemplare nel suo instancabile lavoro di informatore e sostenitore delle (poche) opere di regime. E' davvero difficile il presidio del deserto dei tartari riminese, devo ammettere che lo fa con estrema eleganza e competenza, degna di altri committenti. In queste settimane il Movimento sta giustamente contestando le spese di manutenzione sostenute in passato sul ponte di via Colletti. Ai numeri andrebbe aggiunto l'intervento sulle arcate, quando era noto che la causa del cedimento strutturale erano i piloni di sostegno.
Un procedere da azzeccagarbugli che viene da lontano. L'ho sempre criticato, cercando nel contempo il modo di uscire da queste impostazioni.
Non per caso alla fine ero diventato il nemico di tutti i potentati, politici ed economici: fiera, areoporto, palas, spiaggia, murri e novarese.
Tornando al ponte di via Coletti, la sua prospettata chiusura dimostra anche la fragile mobilità in questa città. Le soluzioni che raccontano come nuove, altro non sono che le previsioni contenute in quel documento chiamato Piano d'Indirizzo della Mobilità. E' facile per il simpatico cercarobe ritrovare sia lo sfondamento della via Tonale, ma anche le ultime analisi riferite alla mobilità attorno alla via Aldo Moro, con il terzo ponte, in prospettiva, adiacente al deviatore Ausa.
Un piano che nella mia testa e del proponente, l'allora assessore Baschetti, epurato, aveva due scopi. Fare quello che il Prg di Chicchi e Gambini non aveva compiuto e nel contempo sbarrare le porte alle invenzioni. Il mago di Ravaioli era l'assessore Arlotti, patron della circonvallazione elettorale di Corpolo.
Chiedersi come mai nessuno ricordi quel documento, non è tanto e solo ignoranza che sprigiona all'ingrosso, ma è la prova che preferiscono affermare che non c'è mai stata nessuna programmazione pur di concedere dei giusti meriti. Non parlo, almeno in questo articolo, della misera funzione d'accompagno da parte della stampa cittadina, annoia, mi consolo con i grandi numeri del Blog. In questo contesto non c'è solo il quadrante legato al Ponte definito Sfiga. Basta vedere come procedono, al di là degli accertamenti sulla correttezza degli adempimenti. Sono pronto a scommettere che....fra un pò arriverà una lettera portata da un messo giudiziario. Troppe cose non tornano: fretta, inviti ed adesioni. Prendiamo un altro caso che non è certo nuovo. Per la circonvallazione di S.Giustina è stato scelto un tracciato, pitturato in diretta in Consiglio, senza senso e logica, accompagnato da bugie perfino ridicole. La più assurda è sostenere la previsione urbanistica di Santarcangelo. Basta guardare l'originario Prg della città del bambino Federico per scoprire che l'alternativa all'attraversamento degli abitati di Santarcangelo e S.Giustina era inserita nel quadro della mobilità regionale. Logica vorrebbe che si chiamasse subito Melucci e Peri, magari con Ghost Piva, muniti di una colazione al sacco per non aggravare le spese di rappresentanza ed imporre, finalmente, un intervento di ..mobilità vera per la nostra Città. A tutte le province della regione hanno regalato nuove circonvallazioni. A noi portano via anche la promozione turistica. In compenso ci depredano anche le due eccellenze sanitarie. Quella inventata e disegnata in diretta in Consiglio è una ulteriore stronzata, costerà 15/20 milioni con il risultato di una statale che finisce in una zona artigianale. Senza contare il tema della Variante Urbanistica necessaria che interessa una decina di comparti, con centinaia di ricorsi. Se non ricordo male il tracciato si trova all'interno dell'alveo del Marecchia, come stabilito dal Ptcp. Una operazione strumentale per procrastinare il problema a quando non ci sarà più il Taglianatsri. Cosa diversa sarebbe stato un piccolo by-pass limitato alla frazione di S.Giustina, sapendo che non era la soluzione finale ma un mero compromesso in attesa di interventi strutturali. Ho preso in esame solo i casi contingenti, sono molti quelli che andrebbero approfonditi. Mi riservo di ritornarci, l'ultima battuta è per l'assessore provinciale Mirra. Ha scoperto, dopo il soppalco per Italo, che l'Autostrada sarebbe un utile strumento per la mobilità cittadina. Deve averci pensato a lungo in una stanza chiuso con Vitali. Caro Mirra prima di chiudere baracca e..burattini pensa quanto sarebbe stato utile se nella realizzazione della terza corsia fosse stato aggiunto un nuovo casello in via Varisco. L'onorevole cittadino Arlotti, ha "speso" nella manutenzione di Rimini e Corpolò, 400 milioni in dodici anni. Due piani delle fogne, sei vasche di prima e terza pioggia, un brufolo per il Porto, fortunatamente mai fatto. Ricordo lo stupore di tutti.. quando portò la famosa opera per Corpolò in commissione e come la apostrofai. Se si attaccava un uomo della Margherita si metteva a repentaglio l'alleanza di centro sinistra. Per non correre questi rischi hanno acquistato, con Fonzie, tutto il Partito.