lunedì 14 aprile 2014
Il Grande Bluff
Che Renzi sia un bluffatore non lo dice solo qualche pericoloso grillino, ma il casalingo Fassina. Assomiglia agli stravaganti previsionisti di Casa Cagnoni, quelli che vedevano milioni di persone affollare Conchiglia e Padiglioni, mentre oggi dobbiamo chiedere una moratoria ad Unicredit. Il Fassino femminile, ha affermato che al pari degli altri governi dell'inciucio, dopo la prima manovra enfatizzata come miracolosa, arriva la seconda inculata finanziaria che corregge la prima. Si chiama correttiva delle penetrazioni fiscali. Le previsioni di crescita sono inferiori a quelle greche inesistenti. Significa riuscire a creare più disoccupazione e debiti. Avrete notato che della legge elettorale, la scusa quirinalizia per formare un governo di scopo, non ne parla più nessuno. L'attenzione si è spostata sul giochetto delle 80 euro per le famiglie ben votanti. Siamo sempre alla mezza proposta, vale anche per il Senato e le Province Vitali. Devono prendere tempo e traguardare le prossime elezioni, perfino l'Espresso vede il MoVimento in grande ascesa, non sanno più che scandalo grillino inventarsi, il repertorio usato contro il Banana lo hanno già terminato. In tutte le previsioni non viene citato il dato più oscuro, vengono fatte sulla metà degli elettori, il pericolo viene da quelli che di solito non votano. Se decidono, magari in piccola parte, saranno dolori per il premier della Boschi. Vogliamo riepilogare alcune questioni che fino a qualche mese addietro facevano parte del bagaglio politico indispensabile: 1 Finanziamento alla stampa 2 Riduzione numero ed emolumenti per i parlamentari, riportando i dipendenti del parlamento nel quadro organizzativo pubblico. Un usciere prende 1500 euro, non 5.000. 3 Mettere nei consigli delle ex municipalizzate sindaci e consiglieri a costo zero.
4 Creare un osservatorio della spesa per politici ed ex. Sapere quanti sono, quanto prendono, quanto ci costano tra benefit e spese varie.
5 Vietare l'assunzione di porta borse sostituendoli con dipendenti pubblici che mantengono lo stesso stipendio. Studi e ricerche si fanno per tutta la PA, attraverso un coordinamento tra gli istituti già in essere. I convegni si fanno all'interno di questa organizzazione.
6 Dividere il sistema pensionistico in due unità: nella prima si pagano le pensioni in virtù di quanto realmente versato, la seconda in ragione di quanto riceve e deciso dallo Stato per perseguire logiche sociali.
7 Centro unico degli appalti e sub appalti 8 Stabilire appalti separati, tra raccolta e smaltimento rifiuti, al fine di evitare i monopoli attuali. In particolare per la raccolta, i lotti messi a bando, devono essere pensati nella logica contabile che più sono i partecipanti più il costo diminuisce. 9 Per tutti i servizi (es: gas, luce, telefonia, bancari, assicurativi), l'ente preposto nazionale costruisce insieme alle aziende pacchetti di offerta predeterminati sui quali decidere lo specifico sconto.
10 Individuare codici di spesa omogeneizzati per materia, valevoli per ogni tipo di pubblica amministrazione, al fine di conoscere i valori complessivi. Dieci piccoli segnali, finora abbiamo avuto cinque ore al giorno di Fonzie.