Il Cancelliere: chi comanda e comanderà in Italia.
Da un po’ di tempo sentivamo il Cancelliere solo, o quasi, per telefono. Da lì ci dava le sue “dritte”. Questo per due motivi: il primo è che lui ritiene (e ormai lo dice da anni) la situazione dell’Europa e dell’Italia irrimediabile, il secondo è che il suo fedele commentatore e amico Woland, secondo lui è più che sufficiente per dare un quadro esatto della situazione. Tuttavia oggi ci ha scritto e lo ha fatto su un argomento un po’ inaspettato: il nostro articolo su Genny ‘a carogna, il capo tifoso napoletano che ha dato il permesso di disputare, bontà sua…, la finale di Coppa Italia. Vediamo cosa ci dice il Cancelliere. “ Caro Lugaresi ho apprezzato molto il tuo breve e divertente articolo su “Genny ‘a carogna”, il capo tifoso che ha dimostrato chi comanda in Italia. Tuttavia vorrei che tu riflettessi un po’ su questo fenomeno delle tifoserie organizzate che, ormai da anni, dettano legge dentro e fuori dagli stadi di calcio, ma fra un po’, ne sono sicuro, le vedremo anche fuori. Esperienze storiche attuali e recenti ce lo dimostrano. In Ucraina, per rimanere nell’attualità, il cosiddetto Maidan ha avuto come forza d’urto gli ultras della Dinamo Kiev. All’interno di queste formazioni e di altre simili (ad esempio tra i tifosi del Dnepr) il Pravy Sektor, oggi diventato “Guardia Nazionale”, recluta buona parte dei suoi combattenti. E, almeno negli scontri di piazza, si tratta di combattenti temibili soprattutto quando la polizia è impotente o complice. Venendo poi a un passato recente solo la scarsa memoria può far dimenticare che le prime falangi che distrussero la federazione jugoslava furono reclutate nella temibile tifoseria della Dinamo Zagabria. Questo avvenne poco più di vent’anni fa e tutti ormai se lo sono dimenticato tranne probabilmente i parenti delle centinaia di migliaia di vittime di quella guerra. Guerra che peraltro, in forme diverse, continua ancora e forse riesploderà. Non sto a ricordarti perché farei la figura del saccente (ma mi importa poco...) quanto le schiere di gladiatori contarono nelle guerre civili al crepuscolo della Repubblica romana. Quelle guerre civili durarono più di cinquant’anni. Sono passati duemila anni dirai ma il fenomeno resta quello. Vi è poi la mia convinzione che fra qualche tempo queste schiere di combattenti di strada diventeranno importantissime anche in Italia. Esse sono infatti regolarmente pagate in un paese dove vi sono più disoccupati che occupati, e lo sono anche bene. Lo sono dalla criminalità organizzata, ma spesso, dietro di essa, vi sono gruppi politici che hanno l’interesse preminente a che la situazione di questo paese non cambi. Pensa solo cosa succederebbe se le regioni del Nord, e in questo senso penso al Triveneto, dichiarassero la secessione. Cosa altamente probabile, trattandosi delle zone più sviluppate del paese che, oggi, sono state distrutte dalla concomitanza delle azioni dell’Eurocrazia e dello Stato italiano. Qualcosa di simile potrebbe avvenire anche in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, anche se qui la forza clientelare del PD riesce a mantenere un certo controllo. Quanto questo basterà però, ce lo diranno le prossime elezioni europee. In ogni caso la situazione del Veneto così come quello della Catalogna e di altre aree europee è straordinariamente simile a quella del Sud est ucraino. E per questo sono convinto che un giorno, nemmeno tanto lontano, vedremo anche i nostri moderni gladiatori percorrere e comandare nelle nostre strade. Forse alla loro testa ci sarà Genny ‘a carogna o forse qualcun altro. Poco importa, ma bisogna ricordarsi che quando le strutture di potere perdono legittimità e presa sui sudditi usano tutti i mezzi per conservare il potere. E come a Kiev, Zagabria, Roma, si appoggeranno agli oligarchi del momento che pagheranno le bande di mercenari che detteranno legge a popoli che hanno completamente dimenticato le proprie tradizioni e la propria cultura.
Il Cancelliere.
P.S. Come sempre il Cancelliere ci lascia a bocca aperta. L’unica cosa che ci sentiamo di dirgli è che in Italia non esistono squadre importanti che si chiamano Dinamo. Per il resto, pur sapendo che non l’ha mai fatto, possiamo sperare che si sbagli.