domenica 6 luglio 2014
Le Verità di Melucci
Maurizio Melucci, attuale assessore regionale al turismo, in attesa di Gnassi, può avere (li ha) tanti difetti, ma gli va riconosciuto di essere stato l'uomo che ha fermato quel bidone normativo che avrebbe concesso in proprietà ai bagnini il tratto d'arenile dove risiedono le cabine..abusive. Con un naturale inganno per cui chi deteneva l'area delle cabine si aggiudicava anche il bando per il resto della spiaggia. Devo ammettere che i bagnini sono dotati del migliore consulente demaniale. L'esatto contrario del Comune. Non ne indovinano una. Questo è il passato. Se mandano via Alfano dal governo, cosa che Renzi doveva fare ieri, devono trovare un altro punto di riferimento, posso consigliare Affronte, in Europa. Abbiamo letto di un Melucci sempre più spazientito, io che lo conosco od almeno ricordo, capisco bene che si trova al cospetto di una banda di dilettanti e taglianastri festaioli, alcuni vestiti da ciclista. Le ipotesi di un taroccamento della Bolkestein sono il solito miraggio elettorale che si spegne come arrivano a Bruxelles. Maurizio, racconta ai giornali la verità: la gara europea, se affidiamo la spiaggia agli enti territoriali, anche sul piano della redditività diventa una grande opportunità. Non può e non deve essere compilata una ricetta unica per ottomila chilometri di costa. Da buon politico puoi indorare questa tesi affermando che oggi lo Stato ricava pochissimo dalle concessioni, mentre con questa soluzione gli enti locali avrebbero un giusto ristoro, valido magari per completare la separazione delle reti. Facendo un doveroso bando, anche per quello, magari stile campi da calcio. Si andrebbe a ripercorrere la strada del federalismo, abbandonata come tante, troppe riforme indispensabili. Una impostazione nazionale è il paravento dietro il quale i potentissimi signori della sabbia, hanno cercato e cercano di nascondere privilegi che vengono tollerati perchè misconosciuti. Non mi stupisco..più del silenzio a 5 Stelle. Quando li chiama Renzi allora rispondono, ma non ho mai capito perchè non abbiano imbracciato questa santissima rivoluzione. Non è difficile da capire è un pò come l'acqua..pubblica. Il concetto è simile, sono due beni strategici che non possiamo svendere o regalare. Certo i delfini sono un'altra cosa. Dopo la presa di posizione a Cesenatico che è costata a Melucci una fuga per la salvezza dalla sala gremita di..bagnini, abbiamo notato con piacere che il Pd a livello nazionale si è fatto più attento e guardingo, non a caso gli alfanoidi stanno ben masati, non fanno più gli sboroni di governo. Per rendere più chiaro il concetto faccio due casi: In Liguria dove spesso la spiaggia si configura con uno scoglio o poco più, è chiaro che c'è poco da inventare. In quel caso il comune di riferimento sarà più propenso a fare cassa, sapendo bene che al cliente, un ombrellone costa come affittare una casa. Nel ferrarese dove la spiaggia è larga anche 3/400 mt, ma i clienti sono pochi, l'interesse collettivo è attirare con strutture di livello, meglio se altamente specializzate.
Va poi ricordato che la Bolkestein deve essere applicata anche nei porti, dove tutto è più complicato, la qualità dei servizi fa la differenza, le maestranze sono importanti e tanto altro ancora. Quindi pensare ad una legge nazionale per una risposta univoca è una cretinata. In questo teorico calderone nazionale entrerebbero anche tutti i vari sodalizi: da quelli sportivi, sociali, circoli nautici ecc. Caro Melucci hai la sfiga di conoscere il tema del quale stiamo discutendo..da anni, ti devi assumere il dovere di rispondere anche per i Morolli, quelli che pensano di fare turismo distribuendo medagliette e botti, non di Scarpato. L'unico, a Rimini, al quale è stato imposto un..bando. Per protesta ho girato le spalle ai.. fuochi.