mercoledì 28 gennaio 2015

Un pensiero pieno di sabbia

Ho letto in una mail del fortunato Affronte che in una commissione delle cose perdute in Europa, si sta discutendo la proposta della Federbalneari, l'associazione che raggruppa tutte le Oasi d'Italia. Per meglio dire il massimo del lobbismo demaniale che la categoria dei bagnini abbia espresso. Inutile che ricordi il giro delle sette chiese che hanno compiuto. Errani ed il potente Pd emiliano-romagnolo sono stati per un breve lasso di tempo gli interlocutori privilegiati, fino alla famosa "cacciata " di Melucci da Cesenatico. Mussoni era tra gli adoranti riminesi di Veltroni e dell'Us Pò Fè, sperando fosse rivolto alle loro spiagge. Pensava che avrebbero potuto continuare a regnare sulla sabbia a 3 euro al mq e venderla a 10 mila. Devo ammettere che il Pd, dopo un breve periodo di smarrimento erraniano, adesso sembra il partito più refrattario alle loro richieste, forse perchè governa da sempre e conosce (da sempre) lo stato dell'arte. Alfano è il loro delfino preferito, lo si capisce dall'aspetto. La Lega ha sempre avuto un rappresentante della categoria nelle fila. Con la scusa che è contro l'Europa, tratta i bagnini come le quote latte. Ma la sorpresa (amara) è l'amato M5S. E' bastato un fratello di un bagnino ed un bagnino vero e quella fetuccia di Affronte per ribaltare il tavolo dell'acqua..pubblica. Un MoVimento nato e forgiato attorno alla difesa, perfino minacciosa, di un bene pubblico come l'acqua si è sciolto al cospetto della "tipicità" dei bagnini. Non c'è da avanzare nessun sospetto, è troppo facile carpire la loro dose di buona fede, sono furbi solo nel momento delle parlamentarie. Per i bagnini l'aggiramento è stato un gioco da bambini. La proposta arrivata in Europa fatta dagli esperti "pagati" prevede uno slittamento dei Bandi che varia dai 5 ai 30 anni parametrato (non ridete) sugli investimenti effettuati. Se proprio vogliono fare i Bandi si possono sbizzarrire su mille chilometri di rocce e paludi ancora liberi dai..bagnini. Parliamo di Rimini lasciando stare il Twiga di Briatore. Eccetto S.Giuliano, le nostre 250 zone ed i 40 chioschisti, dal dopoguerra hanno la stessa espressione estetica. Però imbiancata e pulita tutti gli anni. A meno che uno non consideri le piante, i giochi o le docce come innovazione, perfino abusiva. Ci sarebbe anche la mancanza dei titoli edilizi. Compito che lasciamo a Biagini quando risponde alla..Giuliana Moretti. Ha preso il posto del familiare Astolfi. Anche in questo caso la magistratura aveva minacciato sfracelli che non abbiamo visto, eccetto il tendone del mio Circolo Nautico che ho..demolito io. Andiamo avanti altrimenti ci perdiamo nei misteri riminesi. Abbiamo un esempio di spiaggia corretta e legittima. S.Giuliano è un Comparto di Piano Spiaggia quasi interamente realizzato. Mancano le opere a monte, una urbanizzazione che potrebbe prevedere piscine, campi sportivi o arredi da farla sembrare nei Caraibi della Barafonda. Quattro bar sono forse eccessivi, mancando il doveroso rapporto albergo-spiaggia, ma la situazione non può che migliorare. Provate a trasferire quell'esempio, magari impreziosito, su tutta la nostra riviera per vedere se Rimini non si rilancia. Facciamo contenta anche la Rinaldis che da sette anni fa lo stesso drammatico e comico appello. I concessionari non potranno più sub-affittare il bar a 50.000 euro all'anno. Direbbe Renzi, ce ne faremo una ragione. Poi una doverosa ripassatina alla darsena. Dall'immensa piazza vuota ad una struttura aperta a tutti, lasciando il passaggio riservato solo per banchine e pontili. Come incentivo si aprono 4/5 attività, ma deve finire l'assurdo di una bella struttura che è un parcheggio per barche. Un Sistema Rimini dal Grand Hotel al Marecchia con due/tre attraversamenti, vale tre Viali Ceccarini, senza ghiaccio. Tutte le sere una Festa. Te le devo dire tutte io le cose...Gnassi