sabato 7 marzo 2015

A Berlino

Gnassi è a Berlino. Non l'ho detto al mio amico il Nero, lui l'ha votato senza conoscerlo. Pensava fosse il più a "sinistra" del lenzuolo elettorale. Nel passato remoto, il simbolo per eccellenza lo trovavi anche al buio. Questa volta ci sarebbe voluta una luce particolare...da Lungomare. Però neanche io, iscritto da sempre alla corrente dei diffidenti, avrei pensato sarebbe finita in..associazione. Parlare d'improvvisazione è un gentile eufemismo. L'aeroporto apre a Pasqua per le pulizie, i voli sono un aspetto secondario. L'importante è dare aria alle piste. Il centro storico subirà la penalizzazione per discriminazione territoriale e cori razzisti. I parcheggi di Piazza Malatesta sono interdetti, se sosti, la macchina la vai a ritirare al centro recupero automobilisti. Il turismo è Notte Rosa o la Casa della Sposa. Cazzeggiamenti, progetti inesistenti, piste ciclabili. A proposito sarebbe utile sapere se la regione ha pagato quella sul lungomare, ritenuta (?) non a norma. Un sistema economico al lumicino. Quello che resta gira attorno al pubblico inteso come pensionati e dipendenti di varia natura. Per avere conferma che il mercato immobiliare, secondo le balle giornalistiche dilaganti, è in ripresa, parlate con l'unico mediatore rimasto. Lo trovate in Piazza Cavour che osserva la famosa finestra sindacale, in attesa di vedere finalmente la bandiera..bianca. E' noto che i prezzi migliori si spuntano attorno alla zona di via Lagomaggio, dove esiste la più grande fabbrica riminese: Ospedale degli Infermi. L'unica eccezione destinata a crescere è l'enclave del Borgo di San Giuliano. Cancellando i parcheggi della movida ed aumentando quelli del Ponte di Tiberio, lo spostamento diventerà una forte migrazione commerciale. Tuttavia la programmata "distruzione" del Centro Storico a favore del Borgo degli affetti, si scontra con l'impossibilità di trovare in quell'area strutture commerciali in grado di supplire alla sparizione dello storico mercato riminese. Alla fine godranno Aquarene e ..Befane. Potete anche pensare male, ci indovinate sicuramente. In generale, la sensazione è di una città priva della classe dirigente. Sembra che nel trapasso sia saltata una generazione. Passiamo dal vecchio stupido al giovane beota. E' rissuccesso uno scandalo enorme non solo di sapore ed odore bancario, ma coinvolgente una intera pletora di personaggi che, da sempre, pensano che la Carim sia la loro banca. I tre tabloid rimasti hanno come grande preoccupazione cosa fa e come viaggia la Tosi. Perchè non organizzate una intervista ad Aureli ed al termine gli porgete le scuse per il trattamento ricevuto? Oppure chiedete al vostro assistito perchè ha lasciato la difesa d'ufficio a Melucci. Non è la sua parte, arrivare a dire che il Pd con la ex Banca della Città non c'entra niente è come affermare che la Cartolina di Rimini è pronta.