Il nome originario “Barafonda” (oggi più gentile: “San Giuliano Mare”) non lasciava presagire nulla di buono fin dalla nascita. Infatti la furia demolitrice della Giunta Gnassi e dei suoi Tecnici, dopo il Mercato, ha deciso di eliminare anche quei 500/600 metri di costa che appunto i riminesi chiamavano “Barafonda”, rivolgendovi le sue (poco) amichevoli attenzioni. Come? Semplice e come al solito! Con la “nuova viabilità”. Eliminato l’accesso da via Carlo Zavagli per i non residenti (non parliamo dei turisti...) arrivare al mare con le nuove “mini-rotonde” a sorpresa è un’impresa. Tanto difficile che non ci prova nessuno. Specie se arriva da nord. Come diceva l’albergatore Ricchi alla “Voce” i poveretti si trovano (se va bene...in Piazza Malatesta!). L’anno prossimo da Nud e Crud. Il curioso è che fino a poco tempo fa la “Barafonda” era un bacino di voti di sinistra. Sarà per questo che i Renziani dell’”ultima ora” hanno deciso di castigarla? Mah! A qualche maligno (ma molto maligno...) potrebbe anche venire in mente che proprio il signor Ricchi ispiratore dell’articolo della “Voce” è (era?) molto amico di Melucci Maurizio. Oltreché autorevole albergatore e animatore del locale “Comitato Turistico”. Proprio quel Melucci “bestia nera” (nel piccolo, anzi piccolissimo mondo Riminese dei “Renziani”). Resta il fatto che “Barafonda” o “San Giuliano Mare” che sia, ora è isolata e i superstiti lì a rodersi il fegato, o, come fa Ricchi, a lamentarsi sui giornali. Quantomeno sull’unico che gli da spazio. Cioè la “Voce”. Gli unici che possono trarre qualche motivo di consolazione sono gli ambulanti (a proposito: secondo gli “amorevoli” giornali locali, a fine mese: “Raus!”). Gnassi con la viabilità da nord ha dimostrato che non ce l’ha solo con loro e distribuisce il danno e la beffa anche ad altri. Leggi, oggi, “Barafonda”. Domani chissà?
La Redazione.