“Il cielo notturno era imbiancato dalle masse dei corvi… sono corvi forestieri… quest’anno sono arrivati prima” Joseph Roth “La marcia di Radetzki”. Ha suscitato qualche scalpore l’articolo di ieri mattina intitolato “La pelle di Blatter” . Soprattutto per l’affermazione finale secondo cui: “la Russia, a ovest, ha solo nemici”. Per evitare equivoci e fraintendimenti facciamo una genesi di questa affermazione che fu fatta, pari pari, dall’ormai noto “Cancelliere” nel 2008 dopo la Guerra della Georgia contro l’Ossezia . Fu poi ripetuta dopo l’inizio della guerra in Siria Con singolare preveggenza (scriveva allora su “Rimini Politica” i cui archivi sono ancora consultabili on line) ipotizzò, con una buona dose di esattezza, quello che oggi possiamo constatare:
1) la conclamata dottrina strategica degli Stati Uniti (cfr. Stratfor) non tollerava allora, nè tanto meno tollera ora, che possa sussistere uno stato che non sia ad un certo livello di vassallaggio rispetto all’Impero. Men che meno può permetterlo quando questo stato per dimensioni, cultura, tecnologie, ricchezze naturali ecce cc… può rappresentare, se non un’alternativa all’assoluto dominio Usa, una realtà autonoma. E’ il caso Russo.
2) ai tempi non era ancora chiaro, (salvo forse che al Cancelliere) ma lo è diventato ora, come l’Unione Europea, lungi dal rappresentare alcunchè di originale, non sia altro che il “nocciolo più o meno duro” dei vassalli dell’Impero Angloamericano (lo chiamiamo così perché i veri “decisori” sono i top finanzieri molto ben distribuiti fra Londra e Washington). Tanto è vero che negli ultimi due anni, pur pensate negli Stati Uniti, le azioni più eclatanti (in particolare il Golpe di Kiev del febbraio 2014) hanno il marchio europeo. La sottoscrizione dal TTIPP ha “ufficializzato” per così dire lo status servile dell’Europa.
3) in questo quadro non ha alcun senso pensare che vi possa essere spazio per una qualsivoglia collaborazione alla pari non tanto con gli USA (COSA ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILE) ma anche con l’Unione Europea formata per di più ormai da una “cintura” di stati arci nemici di Mosca che va dal Mal Baltico al Mar Nero. Tra l’altro tutti questi stati hanno grosse rivendicazioni territoriali nei confronti della Federazione Russa. Ad esempio la Finlandia sulla penisola di Kola, l’Ucraina su città come Orel o Rostov, per proseguire poi (a livelli ancora più apparentemente incredibili) con la Polonia che storicamente rivendica la sovranità sulla stessa città di Mosca. Sembra strano ma è così. In fondo i polacchi, all’inizio del ‘600, occuparono Mosca per non poco tempo….
4) In questa situazione quello che l’articolista ha voluto dire e che, per Mosca, pensare ad una qualsiasi collaborazione con l’Ovest appare piuttosto ingenuo e masochistico(anche , magari, quando si parla di calcio). Di qui la frase, forse politicamente non corretta, ma, a nostro avviso esatta, sintetizzata in : “a Ovest solo nemici”. D’altra parte quella che, all’epoca, fu un’intuizione del Cancelliere trova conferma proprio nei fatti delle ultime settimane. Vediamoli: scevri da paraocchi e simpatia. I fatti così come sono, nudi e crudi.
1) la Ue ha deciso di firmare il TTIP con gli USA formalizzando, per così dire, il rapporto di vassallaggio rispetto all’Impero Americano.
2) Kiev ormai ha dichiarato più volte di non voler concedere alcuna autonomia ai russofoni seppellendo così gli accordi di Minsk per sempre e comunque. Ora parte all’attacco e non certo da sola.
3) agli ultimi incontri di pochi giorni fa il rappresentante russo si è alzato ed ha abbandonato le trattative perchè anche la Ue non vuole più rispettare gli accordi di Minsk !!! Quindi Kiev attaccando agisce su specifico mandato UE che riceve l’input da Washington. Anche i russi hanno dovuto rassegnarsi.
Quindi è chiaro che alla Ue non interessa più dare nemmeno l’immagine di una parvenza di collaborazione con la Russia vi può essere solo conflitto: a breve sicuramente sapremo anche il “dove”. Forse in Transnistria – forse a Kaliningrad.
Ma i fatti sono questi e giustificano in pieno l’antica affermazione del Cancelliere.
Perciò, piaccia o no, la “strategia Usa – Stratfor”, alla lunga, sta dando, o almeno così sembra, i suoi primi, importanti risultati, infatti:
1) è stato eliminato qualunque progetto di gasdotto dalla Russia all'Europa e quindi, quando verrà chiuso quello ucraino la Ue dovrà comprare lo “shale”, il gas americano.
2) sono ridotti al minimo i rapporti economici tra Ue e Russia al punto da spingere gli imprenditori europei superstiti ad investire negli USA. Cosa che li rende ancora più ricattabili in futuro.
3) in questo contesto le affermazioni del nostro ministro degli Esteri Gentiloni (fatte ieri a Mosca)appaiono delle vere a proprie prese per i fondelli. Prima i Russi se ne renderanno conto, meglio sarà per loro.
Quindi se alla Ue non sembra interessare più il rapporto con la Russia, o almeno è costretta a subire questa scelta dell’Impero, adesso si autorizza Kiev a riprendere i combattimenti nel Donbass contro i russofoni dando ovviamente la colpa ai medesimi con la compiacenza dei molto distratti osservatori dell'OSCE.
Perchè ?
Perchè così si avrà un motivo "valido" per rinnovare le sanzioni che, coincidenza, ... scadono il 10 giugno... Infatti oggi è stato anticipato che saranno rinnovate e (forse) inasprite. Guarda caso.
Quindi, volenti o nolenti, dobbiamo dare atto che l’Impero anglosassone è riuscito a spaccare in due l'Europa per chissà quanto tempo. Recidendo ogni significativo rapporto con Mosca e nell’ipotesi migliore (per gli Usa) scatenando una guerra.
Dopo il regalo dell'ISIS gli Usa hanno regalato anche una nuova cortina di ferro al vecchio continente che peraltro se lo merita e la desiderava. Ora però occorre combattere… infatti non sarà male ricordare le conclusioni del Cancelliere nel 2012 e cioè che, in breve, la Russia sarebbe stata costretta a combattere, non per ipotetiche “sfere di influenza”, ma per la propria stessa sopravvivenza non essendo la sua sola esistenza compatibile con l’Impero che di essa è l’esatto contraltare e con essa non può, né vuole convivere se non, ovviamente, estendendo anche ad essa quel rapporto di “vassallaggio” con il quale riuscito in pochi anni a sottomettere gran parte del mondo. Europa in primis. Ma, salvo il periodo Jeltsin, la Russia non è mai stata vassalla a meno di risalire ai Mongoli e al “Periodo dei Torbidi”. Quindi ...
Behemot