Nonostante i ripetuti richiami dell’Unione Europea, il Governo continua a sostenere i
privilegi del comparto balneare, continuando a legittimare un regime di privatizzazione di
fatto delle spiagge, dove le concessioni si sono tramandate di padre in figlio, praticamente
da sempre. La Bolkestein non è la soluzione perfetta, perché non mette in discussione
l’approccio prevalente in materia di demanio marittimo: quello secondo cui il mare e le
spiagge sarebbero risorse economiche da sfruttare e non da condividere con tutta la
comunità. Si permette ancora oggi, la cementificazione delle coste e delle stesse spiagge,
mettendo in serio pericolo l'esistenza degli arenili in una porzione sempre crescente del
litorale italiano.
Abbiamo il dovere di diffondere una nuova concezione, in cui torni al centro il
rapporto tra l’essere umano e la Natura, e in primo luogo con il suo elemento più nobile ed
evocativo: il mare. Per questo il prossimo 17 Giugno scenderemo per le strade di 13 località
balneari italiane (Genova, La Spezia, Rimini, Viareggio (LU), Pisa, Roma, Gaeta (LT),
Pozzuoli (NA), Napoli, Salerno, Agropoli (SA), Castellaneta (TA), Agrigento, per chiedere:
che in ogni Comune sia destinata alla libera fruizione la maggior parte delle spiagge; che le
concessioni, laddove necessario, siano rilasciate con bandi pubblici trasparenti ed imparziali,
preferibilmente a cooperative di lavoratori o enti senza scopo di lucro; che le associazioni a
tutela della natura e dei bagnanti siano consultate nei processi decisionali in materia di
demanio marittimo; che sulle spiagge si possano costruire solo strutture necessarie alla
balneazione, di facile rimozione e realizzate in materiale ecocompatibile; una particolare
attenzione alla tutela dei lavoratori del comparto che devono obbligatoriamente essere
assunti con contratti stipulati nel pieno rispetto del CCNL.
Recapiti:
Roberto Biagini, Presidente Coordinamento Nazionale Mare Libero 3351318399
mail: info@marelibero.eu