massimo lugaresi
domenica 3 agosto 2025
Il Paesaggio di Milano
Su Dagospia ho letto la durisima sentenza (abbreviata) di Repubblica sul Paesaggio dominante Milano. La relativa Commissione aveva assunto, secondo il racconto del giornale piddino, a più non posso, condivisa da Dagospia, un potere esorbitante le sue competenze. Strapotere urbanistico che rende impossibile lo svolgimento nell'anonimato, con la semplice accondiscendenza dell'assessore. Se le cose sono quelle descritte, la retata diventa obbligatoria. C'è un altra versione attendibile. Il troppo rumore iniziale, per il nulla dopo qualche anno, con i personaggi però fuori da tutto. Nei dispositivi accusatori si legge che la Commissione Paesaggio era un "mercimonio della funzione pubblica". Accusa pesantissima, sempre da verificare, che travalica il penale ed entra prepotentemente nella politica ad altissimo livello. Estate horribilis per il Pd. Da qualche settimana c'è un tiro a segno, con casalinghi cecchini implacabili. Il Gip accoglie le richieste dei Pm. La pianificazione della città era finita in mano ad un ristretto gruppo di potere, generatore di meccanismi clientelari e conflitti d'interesse. Sembra abbiano trovato anche le maledette mazzette, mascherate da parcelle. Termino, non voglio partecipare al populismo da piazza. Rimane impossibile che quanto viene pubblicato, si potesse svolgere in intimità. Questa non passa, sempre sia vera. Siamo alle sentenze
giornalistiche leggibili nei giornali più accredati presso le procure. Il processo quando ci sarà riuscirà (forse) a chiarire certi aspetti scandalosi oggi pubblicati. Fosse vero quello che riporta il giornale siamo al commissariamento. Passerà tanta acqua (sporca) sotto i ponti del Naviglio.