lunedì 1 aprile 2013
Grillino Sergio
Gambini Sergio un passato comunista di tutto rispetto, partito dalle naturali sponde del Manifesto è approdato a... Mario Ferri. Si potrebbe dire che invecchiando (bene) si può migliorare ed emendare un passato da movimentista della Cappelletta. Ha percorso tutto il cursus honorum: segretario comunale, federale, assessore, parlamentare, pochi possono sommare tanta grazia previdenziale ricevuta, su quella donata si potrebbe discutere. Era stato ingiustamente messo da parte dopo la vittoria dell'odiato Melucci, però pensando ai discepoli allevati, Sergio ci stava benissimo anche coreograficamente. Da un pò, usando la fredda intelligenza del Dott. Ferri, si è trasformato in un saltuario critico delle amministrazioni succedute. Su Ravaioli aveva espresso più volte opinioni perfino condivisibili, ma il suo vero bersaglio era sempre Melucci. Si conoscevano troppo bene, l'inimicizia era profondamente ricambiata da Maurizio, al quale nessuno ha mai regalato niente nel Partito, mentre...a Sergio, sono state costruite le autostrade del potere. Un lungo preambolo che interesserà tre persone, per commentare l'ultima intervista ai quattro giornali unificati, in occasione della Pasqua senza ruota. Gambini, lo abbiamo ricordato più volte è colpevole quasi come Chicchi della redazione del Prg 99, quello sul quale il discepolo Andrea vuole esercitare un eunuchismo urbanistico. Gli vuole recidere almeno il 40% delle palle immobiliari, con una delibera di consiglio che consiglio ardentemente di non votare. Non solo perchè è stupida, non sarebbe niente e non la prima volta, ma pericolosa. Taglia, dopo 88 varianti, i diritti acquisiti. E' vero che a Rimini ci sono tre cantieri aperti compresi Trc e Terza Corsia, quando viene rilasciato un permesso di costruire in Via Rosaspina fanno la ola, in questo momento puoi fare quello che vuoi, non sposti la crisi di un centimetro. Rimane un atto politicamente inutile ed arrogante. Con la legge, anche in realtà permissive, non è lecito scherzare. Il Grillo Sergio dopo il risultato elettorale si è sbilanciato al punto di affermare che a noi servono le Fogne non il Metrò di Fabi e Dalprato. Complimenti a Mario Ferri, sei riuscito in una impresa disperata.