martedì 7 maggio 2013

BiancoRosso

La tessera serviva a trovare il lavoro od a non perderlo, scriveva l'anonimo cronista riminese del Ventennio, su un quotidiano del periodo. E la tessera non è quella di Blockbuster ma evidentemente trattasi della tessera del Partito Nazionale Fascista: ma perchè adesso a Rimini pubblico impiego, cooperative, associazioni varie, scusate non è forse lo stesso? Il Partito ti apre tutte le porte, ti mette al riparo dalla crisi e ti garantisce una vita che può essere da ' tranquilla' a 'molto agiata servito e riverito fra velluti e ori'. Ti mette alla guida di una partecipata che nulla dovrebbe avere di partitico, sia fresco di laurea, sia che tu abbia la licenza media unita a 'un glorioso passato' sulla scena locale: avanti c' è posto, moltiplichiamo gli enti, moltiplichiamo le poltrone, il popolo bue paga! "Ah mia moglie tiene nu frate che da 15 anni sta disoccupato": ma che problema scusa c'è compagno? Fallo, fallo venir su lo mettiamo alla S....sa guidare, no!? Il consenso per il lavoro identico ai Fasci riminesi 70 anni fa. Nessuna distinzione tra sfera politica e sfera amministrativa, ieri assessore, domani dirigente, dopodomani dirigente +membro del cda di qualche partecipata, la faccia come il mulo. E' questo è gravissimo per 2 ordini di motivi almeno. Primo perchè oggi il lavoro è oro visti i tempi quindi la competizione dovrebbe essere leale e così non è, e questa sarebbe materia per la Procura. Secondo perchè a non premiare il merito poi gli effetti li paga la città e li vediamo tutti.
 Sgas Balestrieri- bar biancorosso rimini