Gent.mo Assessore Fabio Galli
Mi consenta questa intrusione nel suo profilo privato, ma pur sempre di un amministratore pubblico.
Mi dispiace non poter commentare pubblicamente, quindi apertamente e sottostare alle eventuali critiche dei suoi contatti, la sua nota in merito alla pubblicità del bimbo piangente svedese. Ma spero lei la possa pubblicare integralmente.
Mi consenta di informarla che lei ha preso fischi per fiaschi.
Il bimbo NON dice che, come lei fa notare nella sua citazione: "La campagna promozionale del Liseberg Amusement Park di Goteborg, tramite delle immagini, mostra un bimbo che piange con un messaggio nel quale la responsabilità delle lacrime è addossata ad una estate passata in Italia."
Il messaggio dice, invece, che il bimbo avrebbe preferito che i genitori NON avessero prenotato un viaggio in italia (o altrove) perché preferiva (preferirebbe) passarlo al Liseberg di Göteborg...
Mi lasci esprimere il mio modesto pensiero da operatore turistico e profondo conoscitore della cultura svedese: non serve anche trovandosi in periodi di crisi nera, frutto peraltro di strategie sbagliate e insulse politiche decennali, discolparsi per i risultati che la nostra amata riviera stá presentando. Rendiamoci conto che i problemi sono altri, non basta una semplice e peraltro geniale (dal punto di vista comunicativo) campagna pubblicitaria per allontanare gli svedesi dalla costa.
In primis Avete dissipato un bonus pazzesco semplicemente eliminando il volo Skavsta-Rimini, volo che durante i 4-5 anni di sua esistenza ha non solo performato bene ma ha anche fatto si che il brand Rimini, mi consenta l'eufemismo, semplicemente sputtanato nel mercato dei tour operator internazionali (se vorrà approfondiró volentieri con lei l'argomento, materia di miei recenti studi) sia stato rispolverato e ha consentito ad alcuni operatori a riprogrammare la riviera romagnola per FIT e gruppi fuori stagione. Inutile che sia io a ricordarle come in questi casi é la continuità che fá la destinazione. Avete promosso la riviera in fiere a Stockholm e Helsinki, ma poi senza voli come ce li portiamo i turisti a Rimini??
Se invece di cercare il problema altrove faceste un pó di esame di coscienza e riconosceste i vostri sbagli forse a quest'ora saremmo in gradi di mettere in campo nuove strategie e investire su ció che serve a farci ripartire.
Cordialmente,
Luca Neri