lunedì 3 giugno 2013

Tanto per Dire

Allora tanto per dire si parla tanto di soldi che il Comune tassa e tartassa per mantenere la pletora che poi ad ogni tornata elettorale sa chi votare e così per decenni, 70 anni, non c'è ricambio, alternanza come volete. Mi spiegate perchè mai in un paese che sprofonda in una crisi nerissima, in una città che si appresta ad affrontare una stagione turistica piena di incognite e il peggio vi dico verrà in autunno, si continua nel folle progetto di sputtanarci milioni e milioni che potrebbero dovrebbero servire per aiutare famiglie e imprese, turistiche e non, per un anacronistico inutile teatro ottocentesco aggiungo neppure tanto bello?? Cito. " Non importa se l'idea del teatro arriva ormai in ritardo... non importa se la sua costruzione assorbe ingenti risorse pubbiche... non importa se in nome del teatro si trascurano le sorti produttive della città...: il teatro è prioritario e basta": così un commentatore contemporaneo sulla costruzione del Galli giudicato anche espressione della "borghesia restauratrice", quindi già dubbi sulla costruzione e noi lo ri-costruiamo? Allora ma chi cavolo lo vuole a Rimini un teatro all'italiana espressione di una società che non esiste più perchè dobbiamo dissanguarci per una struttura fuori dal tempo non è meglio investire e un domani se si esce da 'sta crisi se ne riparla! 
Saluti,
Delfo Politto