lunedì 7 luglio 2014

Comitato Urgenze Cittadine

Possono fare parte senza distinzione di razza, ideologia, sesso, provenienza e attività, tutti coloro che vedono a Rimini una emergenza che si sta trasformando in catastrofe economica, sociale, legale e sanitaria. Per l'accettazione della domanda d'iscrizione, seguendo il costume imperante, ogni distinzione o contestazione a questo vangelo d'opposizione comporterà l'espulsione immediata. Solo rimanendo ed agendo uniti si può abbattere questo sistema, che seppure in termini moderni e perfino festaioli è diventato un regime. Agisce, come tutti i regimi, in primo luogo per garantire se stesso ed i tanti che ne traggono profitto. Gli indicatori ormai si rifiutano perfino di tarare la Città per proiettarla sempre agli ultimi posti. Le puttane però ci permettono una rapida risalita. Lo sballo sindacale ci posiziona ai vertici alcolici della nazione. In veneto sono gelosi. Occupazione, lavoro nero, delinquenza, mobilità, incidenti, servizi, tasse, evasione, urbanistica. Abbiamo decine di casi di mancato rispetto della legge: dai grandi appalti assegnati e mai realizzati, ai grandi appalti in corso di realizzazione, senza bando di assegnazione. Nessuno eccepisce. Abbiamo un alto rischio sociale, senza la minima azione di controllo preventivo. Le poche azioni di contrasto vengono svolte come le grandi feste, molta propaganda e zero risultati. I pochi abusivi rimasti in Italia si sono concentrati a Rimini, il tam tam dei cellulari ultra moderni ed una organizzazione infinitamente migliore di quella dei presunti controllori, li rende invincibili...a Rimini. La delinquenza è tanto comune da fare parte dell'arredo cittadino. Il rischio sanitario scoppia con sintomi quasi epidemici, non si sente una risposta, sale dalla sanità ad una immigrazione senza sosta. Il semestre renziano è iniziato con tonnellate di sbarchi, eravamo stati facili profeti marinari, prevedendo che l'operazione Mare Nostrum avrebbe incentivato gli scafisti. L'europa della Merkel ci ha detto che è roba nostra. Il sistema oliato dei furbetti vince senza nemmeno difendersi. Cinquecentomila euro valgono quattro mesi condonati. I sindaci che erano diventati l'anello indispensabile per il sistema della corruzione sono stati resi "immuni" dalle manette, nei rari casi di accertamento. La lotta la dobbiamo trasferire sul terreno locale. Quì manifestano le loro debolezze. Tutti i consiglieri che avversano davvero l'attuale amministrazione comunale, non interpreti di liasion trasversali, devono coordinarsi, in stretta relazione con il comitato di emergenza cittadina. Giocare diversamente, è solo finta opposizione, lasciatela a Pazzaglia, smettendo di fare le interrogazioni sulle..lampadine per due preferenze nelle prossime elezioni. Al massimo diventate capogruppo nel..Pd