martedì 1 giugno 2010

Freccia Rossa

Con riferimento a quanto dichiarato dal Consigliere Giancarlo D’Anna della Regione Marche nell’articolo “Un treno Freccia Rossa per l’Adriatica” pubblicato dalla Voce di Rmini il 20.05.2010e successivo del 28.05.2010, noi del Comitato “Rimini Città Unita” e “No a questo TRC” di Riccione siamo a testimoniare la nostra piena concordia su quanto denunciato, ben sapendo quanto sarebbe importante, per il turismo e per lo sviluppo le Regioni Adriatiche, poter avere dei collegamenti ferroviari Alta Velocità con il Nord Ovest e Nord Est.  Purtroppo ci hanno fatto perdere il trenoCi riferiamo al progetto Europeo “Corridoio Adriatico” (delibera del Consiglio Regionale Emilia-Romagna n.270 del 3.4.1996 pubblicato sul B.U.R. n. 87 del 25.7.1996) dal quale risulta che proprio la Regione Marche ha ricevuto dalla Commissione Europea il contributo di 1 milione di ECU (al 50% del totale) per tutte le attività connesse alla predisposizione dello studio di fattibilità. Il progetto europeorelativo anche al trasporto ferroviario, prevedeva la realizzazione di una linea AV da Alborg fino alle Regioni adriatiche: Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Da sottolineare che a pag. 4 della delibera citatarilevato che l’attuale sede ferroviaria è a ridosso della linea di costa, impedendo un’ulteriore espansione, si legge: “..Questo impone la necessità di arretrare alcuni tratti dell’attuale linea ferroviaria con indubbi vantaggi socio-economici-ambientali”La scadenza per la presentazione dello studio di fattibilità era il 2010Presidente della Regione Emilia Romagna era Pier Luigi BersaniPresidente della Regione Marche era Vito D’AmbrosioDi questo progetto non si è saputo più niente! Purtroppo non siamo neppure a conoscenza delle risultanze dello studio di fattibilità prodotto dal “Coordinamento delle Regioni adriatiche (insediato presso la Regione Marche). Dalle ricerche effettuate e informazioni ricevute, sembra che il progetto non abbia incontrato i favori della Regione Emilia-Romagna (solo?) per “non generare ulteriori e più importanti motivazioni per avvalorare la creazione della Regione Romagna”, che Bologna e tutti i suoi Presidenti di Regione, da allora ad oggi, non vogliono. E’ questo il vero motivo per cui è stato bocciato il Corridoio Adriatico (relativo al traffico Ferroviario)Se così, è stato molto grave aver perso la possibilità di spostare a monte alcune tratte della ferrovia Rimini-Bari con finanziamenti Europei, spostamento importantissimo per tutte le città della costa romagnola ed adriatica in generaleIn tal modo si è sprecata anche l’opportunità di creare una linea AV che, oltre a collegare velocemente le regioni Marche, Abruzzo, Molise e Puglia (con gli evidenti benefici turistici e commerciali) avrebbe potuto essere utilizzata come linea alternativa alla Bologna-Firenze-Roma nei casi di necessità o di incidentiEra il 1996. Capo del Governo era Romano Prodi con Pier Luigi Bersani Ministro dell’Industria, Commercio e Artigianato con delega al Turismo. Se lo studio di fattibilità (per il quale sono stati spesi 2 milioni di Ecu) avesse incontrato il favore di “menti libere” forse oggi, 14 anni dopo, avremmo un progetto AV per l’Adriatica (se non già i cantieri aperti) con creazione di molti posti di lavoro ed una buona prospettiva di sviluppo per il turismo ed il commercio di tutte le Regioni della costa Adriatica. Sappiamo però che la “politica” dipende in maniera diretta dalla “lungimiranza” dei politicanti che la praticano e che tutti i cittadini sono costretti a subire le conseguenze delle loro scelte, ma abbiamo forti dubbi che i Presidenti delle Regioni che hanno bocciato il “Corridoio Adriatico”, abbiano agito nell’interesse dello sviluppo delle nostre Regioni e dei cittadini che li hanno eletti.

Comitati riuniti “Rimini Città Unita” e “No a questo TRC di Riccione, No a Questa Giunta.

Rimini, 1 giugno 2010