massimo lugaresi
sabato 31 maggio 2025
Le Fonti
Di Dagospia. Le Fonti informative della guerra in Ucraina, sono quelle dei giornali di Elkann. In particolare Repubblica, fornisce le notizie da riportare, agghindate con i soliti commenti pseudo-ironici. Il giornale devotissimo a Davos, non sa chi "bastonare" tra Trump e Putin. Due nemici alla pari. Putin sta giocando con il fuoco, dopo avere sconfitto sette tumori, inviati con i droni. Mentre Trump alza i toni con il Cremlino, colpevole di non accettare le sue offerte per chiudere la guerra in Ucraina, voluta dal predecessore democratico. Non sapendo (tutti) cosa fare, stanno "strologando" altre sanzioni, visto il successo. Il Tycoon ha lanciato frettolosamente segnali di pace, Putin gli sta insegnando le prime pagine della diplomazia bellica. Hanno pubblicato notizie contrastanti sull'esito e la condotta della guerra, voluta dagli americani. Per Trump sarebbe un successo, forse il primo di un inizio turbolento, soprattutto per la propaganda occidentale. Le condivisioni giornalistiche di Dagospia sono sempre legate ai democratici, anche quelli stranieri. Il WSJ, la Repubblica americana, definisce Trump "frustrato" dagli attacchi lanciati dalla Russia contro l'Ucraina, mentre i bombardamenti sono permessi solo al comico rivestito. Pensare al Vaticano come nido della pace, è sembrata a Mosca una offesa religiosa. La verità è che per la Ursula ed il suo entourage bellico, il dramma sarebbe la dichiarazione della sconfitta e la cancellazione dell'allargamento Nato. Questo è l'ostacolo per cessare il conflitto.
venerdì 30 maggio 2025
Divide Non Impera
massimo lugaresi
Il Corrierone
Il Corrierone ha già virato qualche grado a Destra. Rimane però il più obiettivo dei giornaloni, cammina e pubblica sempre sul filo delle due coalizioni. Conta la sede di Milano e la Lombardia come lettori. Ha perso, strada facendo, l'importanza quasi evangelica che indossava da anni. Rispetto alle gemelle di Elkann è una spanna sopra per credibilità e correttezza. Ha ancora soloni e scribani che si sentono benedetti dal signore delle righe, Massimo Franco è uno. La Meloni non è più in luna di miele con il paese, così sentenzia, rimane però dieci punti sopra l'ancora preferito, non è così? Genova è stata conquistata, senza rivali, mentre a Ravenna anche quelli con le sottane flirtano con il Pd. La migliore interpretazione democratica rimane il viaggio su strade di guerra contrapposte, facendo finta di niente. Non parlano (quasi) mai della segretaria, solo le poche volte che vincono, il merito lo consegnano a 3 cittadinanze. Concordo con Massimo Franco che indica nelle prossime regionali il banco di prova e testaggio delle speranze piddine. Anche a Conte, l'avvocato del popolo, l'assicurazione sulla vita, la rilascia il Pd.
massimo lugaresi
giovedì 29 maggio 2025
Campo Larghissimo
Nelle dispute locali ci sono risultati che, spesso, si distinguono da quello nazionale. La propaganda piddina, residente nel campo larghissimo, esulta per la vittoria genovese, come è lecito e doveroso, pur sapendo che richiama Pirro. Per vincere, un Sindaco deve avere visibiltà dettata dal lavoro o appartenenza politica, meno determinante. Il bella ciao della sinistra di solito funziona più che a destra, con autonome appendici. Conta anche il passato e le radici che ha creato nella società. A Genova ha rivinto la sinistra contro una destra impresentabile. Capita che si presentino "smanati". Genova farà primavera? Il campo larghissimo funziona alle amministrative e crea problemi a Meloni, così Mario Lavia esce (raggiante) su Linkiesta. Le alleanze della sinistra portano buoni risultati nel voto locale, dove le contraddizioni e le insufficienze della politica nazionale pesano meno. Le divisioni create dalle due guerre in atto, le spaccature presenti nel Partito Democratico, hanno influito meno e la scelta è caduta su un personaggio attraente. Una lezione difficile da usare in tutto lo stivale. In questo momento, per la sinistra, è l'unica boccata d'aria. Il Pd è nato per il potere, lo ha gestito con tutti, perfino con il più insidioso dei non partiti. Per loro l'unica speranza è nel locale governo. Decisiva nei risultati è la sempre più scarsa partecipazione al voto. I referendum saranno indicativi. Ogni boccata d'aria per i cantori piddini, serve per alzare testa e presunzione. Nella spartizione succede che i candidati devono soddisfare anche la Salis. Genova, soprattutto Genova, è però uno schiaffo alla destra. Si accontentano.
massimo lugaresi
mercoledì 28 maggio 2025
Niente di Nuovo
Le due guerre procedono a colpi mortali sulla pelle degli inermi cittadini, spesso bambini. Avere ucciso nove figli su dieci, porta Netan sul podio bellico della mortale precisione. Mentre TeleMeloni rispetta gli ordini ricevuti, assieme a (quasi) tutta la destra, eccetto il prode Salvini che la pensa diversamente. Girano strane voci sull'intenzione dell'implacabile Ducetta di privarsi dell'appoggio politico della Lega, in cambio della poca ma sicura Azione di Calenda. I miei blog di riferimento continuano, con visibile difficoltà, il ruolo di difensori della causa piddina, dividendosi le due correnti principali. La Elly, consigliata dall'inventore degli scioperi nel fine settimana, rimane nell'antagonismo puro, mescolato ai dogmi lgbt che fanno tanto chic. Una delle cause finora perorate dalla sinistra chiamata democratica, ora molto cristiana, era l'apertura dei porti italiani, in particolare quelli più vicini a LIbia e Tunisia. E' vero che non tutte le risorse usano i barchini su prenotazione, rimane il fatto che Lampedusa è il porto migliore per gli approdi. Il trasferimento in Albania è l'ultima pensata del nostro governo. Ce lo hanno imposto, ricattandoci per il nostro infinito debito. Come è buona e brava la Ursula, vero Giorgia? Dietro a questo scandalo c'era ed ancora esiste un partito che pensava al futuro fatto di milioni di risorse che, ottenuta la cittadinanza a tempo scaduto, avrebbero votato compatti la Schlein, nel frattempo scomparsa armocromaticamente.
massimo lugaresi
martedì 27 maggio 2025
Un Premio
Mario Lavia e Linkiesta meritano il Premio Davos. Per mesi, anni hanno pubblicato fervidi richiami all'obbedienza americana, rappresentata dal barcollante Biden. L'arrivo (temuto) di Donaldone e la sua Great America, con dazi ed isolazionismo, ha prodotto la perdita di un combattente la loro guerra. Però dobbiamo difenderci, da chi? I volenterosi venditori di armi, con allegato l'allargamento Nato, sono quasi tutti smentiti dai loro elettori. Draghi fa già parte dei bolliti, mentre la Meloni (dicono) è in lista d'attesa, se non avesse come avversaria una certa Schlein. Le invocazioni editoriali di Linkiesta da tempo sconfinano nel patetico ed incredibile. I nemici della pace sarebbero Putin e Trump, mentre lo stracotto Zelensky interpreta il ruolo del perfetto procuratore di guerra. Quanto durerà ancora questa messinscena in presenza di tante altre bugie? Trump con le minacce a destra e sinistra, aveva raccolto anche consensi, volendo la fine della guerra ed una pace accettabile da tutti. Lo si capisce anche leggendo le gemelle di Elkann. Sembra che lui finalmente ne azzecchi una: Conte, l'allenatore dei casi disperati. Torno velocemente alle suppliche di Linkiesta. I volenterosi, dopo avere ingaggiato anche la Ducetta, non la Schlein, devono trovare il modo di costringere il presidente americano ad alzare la pressione su Mosca, altrimenti sarà difficile sostenere l’Ucraina. Altra stupida messinscena per oscurare la battaglia persa in partenza. Zelensky deve alzare bandiera bianca ed iniziare i colloqui, se gode ancora un briciolo di condivisione. Putin ha capito che tergiversano in attesa di un vero riarmo a nostre spese. Ho letto, in uno dei tanti siti pagati che fanno propaganda e descrivono una guerra con morti e feriti solo da una parte, che la Ducetta penserebbe di privarsi della Lega Salvini con l'ingresso magari di qualche Azione obbediente. Intanto la TeleMeloni mostra il racconto di una pulizia etnica con i buoni che bombardano scuole piene di terroristi. Copione scandaloso,poco verosimile. Cosa fa il Pd?
lunedì 26 maggio 2025
Ogni Giorno
Linkiesta esce allo scoperto. Il blog osservante il vangelo di Davos, plaude il lavoro incessante del Presidente Mattarella. Stop e correzioni fanno parte delle legittime osservazioni che la nostra costituzione concede all'inquilino del Quirinale. Spesso sembrano piccole punture per qualche titolo giornalistico (La Stampa) ed un avviso ai naviganti di destra. Negli ultimi tempi questo comportamento sembra infittirsi. Lo stop amministrativo al Ponte di Salvini, ha le sembianze di un avviso, magari dovuto. Non penso ci sia qualcuno che voglia accendere una miccia pericolosa per tutte le istituzioni. Il rapporto con la Ducetta ha sempre espresso reciproca fiducia. Linkiesta ha preso il "richiamo" al balzo, aggiungendo, le solite presuntuose affermazioni: gli infanti al governo non saranno mai dei Draghi, mentre la Ducetta è abilissima nel fingere un grande amore, mai esistito.
Mattarella deve quindi intervenire ogni giorno per richiamare all’ordine il governo. Il Presidente della Repubblica ha imposto una modifica al testo del decreto Infrastrutture, togliendo una norma voluta da Salvini. Anche sulla sicurezza nazionale, nel rispetto dei ruoli, il Capo dello Stato dimostra di essere l’unico adulto della politica italiana ed ormai ogni giorno interviene direttamente o indirettamente su questioni che riguardano l’azione del governo. È un rapporto delicato, quello tra Quirinale e Palazzo Chigi, sempre all’insegna della correttezza e del rispetto dei ruoli. E'impossibile che Sergio Mattarella presti il fianco a rilievi sulla sua condotta. Ma da qualche tempo il Capo dello Stato esterna, richiama, ricorda, soprattutto sulla politica estera, mostrandosi più vicino ai volenterosi che si vogliono difendere..da chi? Ha ribadito che l'autonomia strategica è indispensabile. Nessuno però chiede quale sia il rapporto con la Elly.
massimo lugaresi
domenica 25 maggio 2025
Aspettavo
Da qualche tempo la posizione del Presidente Mattarella sembra conflittuale all'attuale maggioranza. I tre partiti, con il più Moderato di Tajani, sono in disaccordo con la sua visione politica. Finora la convivenza è stata corretta. Negli ultimi tempi a causa delle due guerre, mortali e divisive, si è aperto un varco, sempre più largo. Mattarella sta compiendo un lavoro certosino di riparazione delle assenze democratiche, corregge sapientemente, mai forzando i temi. La foto con il bollito Mario Draghi, suo inutile contendente, mostra la predilezione di entrambi per Davos. Non conviene a nessuno aprire un conflitto interno, rimane però l'impressione che il Presidente abbia alzato tiro e precisione, rimanendo in sintonia europea con la Ursula. L'opposizione in parlamento continua a fornire esibizioni penose e ripetute, al comando di Landini. Il ditino nervoso della Schlein è l'unica arma a disposizione? Un amichevole avviso a Linkiesta: Mattarella riempie solo il vuoto lasciato dalla segretaria. Se è permesso affermarlo: lui e la Meloni sono in silenziosa gara.
massimo lugaresi
sabato 24 maggio 2025
Polizza Vita
Del governo. Difficile trovare altre debolezze della segretaria del Pd, fino al prossimo congresso. Credo sia stata una operazione fortemente voluta dall'entourage di Romano Prodi. Tre cittadinanze e poi niente. Dopo l'esito referendario ci sarà la conta. Ha provocato anche la rinascita dei cinque stelle, a discapito della stessa fonte elettorale. Rimangono giornali e reti televisive sempre più in affanno. L'esito referendario e le regioni che andranno al voto segneranno la fine dell'ennesimo miscuglio correntizio. Non c'è più la colla del potere, mentre i nemici si sono notevolmente rafforzati con una premier di stampo popolare. La minoranza (?) dem è frantumata, Bonaccini non è mai stato un leader, solo un buon funzionario e non può essere il ditino agitato che guida la sinistra. Tutto, eccetto le guerre, gira a favore della destra. L'arrivo di Trump ha regalato una spalla potente anche se refrattaria ad interventi pesanti nell'occidente frantumato. Lo scenario ucraino sembra finalmente chiarito, mentre la falsa propaganda si affanna a dimostrare ancora il contrario. L'uso e la presenza di Zelensky sono diventati un peso. Il comico ha terminato il lavoro imposto. Lunga vita ad Elly Schlein, la migliore polizza vita della Ducetta.
massimo lugaresi
venerdì 23 maggio 2025
Bugie, Bugie, Soltando Bugie
Compilare Dagospia, blog della propaganda perdente, è facile, ma rende la lettura, non la visione, inutile. Sceglie sempre un articolo dei vangeli democratici, pagati da Elkann. L'ouverture è compito della IA di casa e contiene (sempre) qualche epiteto o insulto villano, normalmente verso la Meloni o Salvini. Sono i due nemici che hanno spodestato i piddini amorosi con l pletora usata per governare. L'ultima conferma l'ho avuta leggendo/guardando il blog di Dagostino. La sua Roma però esprime un calcio convincente e lotta per la Champion con la mia Juve. Un gigante come Mancini che rotola come fosse Conceicao Figlio, è scandaloso. Nelle trattative sull'Ucraina, la Ursula è assente e per complicare le voci pacifiste pretende nuove sanzioni contro Putin. Assurdità scandalose. Dagospia raccoglie i rifiuti della propagnda e li abbellisce (?) di solito con un paio di chiappe. Inutile girarci attorno: la pace la trovi se Trump e Putin si accordano. Nonostante l'orientamento contrario dell'elite europea. La Meloni invece invoca il Papa. Diversivo interessante. Mentre su Gaza si scatena l'inferno di Netan, personaggio ormai fuori da tutto.
massimo lugaresi
giovedì 22 maggio 2025
La Dura Verità
I devoti pagati dalla corrente (bellica) di Davos non possono ammettere che la Russia di Putin abbia nelle mani il futuro dell'Ucraina, dopo avere dilapidato i miliardi dell'Occidente. Allora ecco che Linkiesta usa la "circonvenzione" della verità. Putin prenderebbe in giro Trump, molto più difficile con Biden. Il dittatore del Cremlino, intorta ancora una volta Donaldone. Si è ribaltata anche la guerra voluta, cercata, sovvenzionata dall'Occidente. Dovevano annientare la Russia a suon di sanzioni ed hanno provocato la più grande crisi del dopoguerra. Papa Leone (ingaggiato?), Zelensky ed i volenterosi, senza Ducetta, sarebbero in attesa della fine del valzer. Non possono ammettere di avere perso la loro guerra. Sembrano Marotta&Inzaghi. Ci sono solo due persone che possono trattare e concludere. Entrambe non presenti a Davos ad ascoltare i richiami di Draghi. Intanto Putin, secondo una Linkiesta sempre più adirata, sarebbe un criminale di guerra, Netan invece è il caro "aggiustatore" della Palestina, sterminando e spostando milioni di persone. Si capisce che la posizione assunta per compiacere il sistema politico e bellico imperante, è diventata insostenibile. Puoi affrontare, nelle piazze, pattuglie di antagonisti, ma stai perdendo intere nazioni. Il mondo rovesciato ti sconfiggerà.
massimo lugaresi
mercoledì 21 maggio 2025
Per Comodità
Continuo, per comodità, ad usare i due blog, uno testimone delle nudità attraenti e, nello stesso tempo, custode, come l'altro, della (loro) democrazia in tutto il mondo, Italia compresa. La lunghissima telefonata, (due ore) tra Putin e Trump, appartiene al novero delle notizie da celare, sminuire, abbreviare e cambiare gli esiti. Un altro colpo agli europei, belligeranti di professione, che sperano di allungare la tragedia ucraina e la presenza del comico. Non si parla di elezioni, la guerra deve durare anche per quello. Secondo la Cnn, megafono newyorkese del partito democratico, la telefonata pacifica, quasi amorosa, tra i due (unici) personaggi in grado di cessare fuoco e tragedie, sarebbe l'ennesima (?) dimostrazione del curioso ascendente che il leader del Cremlino esercita verso il Tycoon. Sembra la storiella pubblicata, tra il maschione francese ed il personal trainer. Il ruvido, imprevedibile Trump che ha mandato a fan.. mezzo mondo, si sarebbe innamorato dell'uomo forte? Non è pretendere troppo dalla ingenuità degli avversari? La Cnn, la codifica come una vittoria totale di Putin, allegerito da (almeno) sette tumori. Come era bello quando c'era Biden.
lugaresi massimo
martedì 20 maggio 2025
Sbaglia Sempre
Anche il Papa (nuovo) è già un rivale della Ducetta, senza prove? Lo afferma la propaganda bellicista di ReArm, fedeli e devoti a Davos. La corrente armata è condotta da due premier bolliti e un inglese brexit, pentito. In Italia è minoritaria, ma può provocare la caduta del governo. La fedeltà giornalistica di Linkiesta è fuori discussione, ma l'impressione ricavata è quella di avere ridotto i lettori ed aumentato i nemici. L'altra guerra voluta da Netan e foraggiata dall'America di Biden, continua la strage etnica, con la relativa e forzata migrazione. Donaldone critica, ma non si muove. Per Fratelli d'Italia la cosa assume antichi aspetti, ma il silenzio non paga. La Meloni non condivide la versione Ursula, pericolosa per la sua larga maggioranza. Ha scelto la strada più intelligente. Mollare i venditori di armi per trovare un rifugio all'ombra di Trump. Il peso americano è ancora forte e decisivo. I volenterosi sono solo inquietanti macchiette che usano un altro bollito.
massimo lugaresi
lunedì 19 maggio 2025
Il Paradosso
Il paradosso Meloni: secondo (sempre) la Repubblica di Elkann, la fiducia nel governo tocca il punto più basso, mentre il gradimento di Fratelli d'Italia vola al 30%. Il gradimento dei leader vede la Ducetta trionfante e dietro (molto) il grillino Conte. Il ditino della Schelin, non pervenuto. Previsione valida, come il prossimo scudetto alla Juve, Dagospia prende lo spunto per rovesciare sul governo la solita bordata che non si avvera, costretto poi a pronunciare l'evidente verità. Tutto è merito di una opposizione ridicola, non solo. Allora la Meloni non è la Ducetta e addirittura Nana Malefica? L'opposizione è guidata dal neo grillino che nell'ultima sterzata della sua variegata attività, si trova mano nella mano con i peggiori nemici di..Grillo. Questo governo è destinato a durare, sembrano sopiti anche gli scontri con una parte della magistratura. Rimangono i coraggiosi nel mandare gli altri in guerra. L'aspetto confortante è l'uscita, sempre più numerosa di verità, su questo conflitto. Ci vorrà del tempo per conoscere tutto. Rimane la scandalosa situazione a Gaza. Per trovare un brandello di pace devi cancellare la Palestina, deportando milioni di persone? Lodevole l'uscita del Papa che si candida come prossimo ospitante le trattative.
massimo lugaresi
domenica 18 maggio 2025
Europa Assente
Gli strani incontri per la pace in Ucraina hanno mostrato ancora una volta l'assenza dell'Europa, nei tavoli che contano. Il risultato della pazzesca condivisione e dei miliardi di aiuto ad un comico rivestito ed istruito appositamente, diventano talmente visibili che le Ursule stanno rintanate. Assitiamo al capovolgimento della dottrina finora imposta. I premier coraggiosi, più o meno bolliti, girano costantemente, ma ne Trump tantomeno Putin se li ca... . In Turchia è andato in scena l'incontro di quelli che contano meno. La guerra finisce solo quando Putin e Trump trovano un accordo che vada bene a Putin. Le sanzioni colpiscono l'occidente servile. Linkiesta soffre maledettamente questo oscuro periodo per i primatisti della verità. Allora arrivano i "colpi" per la Ducetta, colpevole di non essere iscritta tra i coraggiosi belligeranti. Macron interpreta il finto maschiaccio, bisognoso di additivo, mentre il gemello coraggioso e tugnino sembra volere il ritorno al funesto passato.Troppi cambiamenti in poco tempo, occcore il tempo per digerirli. Il Pd, intanto, è sceso nella situazione ibrida, fermo senza fare rumore, si scatena solo in Partlamento, attorniato dagli impropabili alleati. Partito da sciogliere, prima che si dissolva.
massimo lugaresi
sabato 17 maggio 2025
Troppo Trump
Terminato il clamore della elezione di Papa Leone, sono inziate le indagini, senza prove, della sua inclinazione politica. Per il momento tutte le intelligences sono rimaste al buio. Il Pontefice sembra uno smaliziato protagonista del delicato ruolo di rappresentante, ancora, di un abbondante miliardo di fedeli. Lo Stato Vaticano è diventato il viaggio e sogno della vita, per milioni di persone. Dagospia non ha ricevuto particolari novità sulla vita e costumi dell'ex Cardinale Prevost. Hanno intervistato anche le parentele di terzo grado. Ancora siano nella normalità, così come l'atteggiamento e le richieste del nuovo Papa. Soprattutto la Pace sembra la voce e preghiera più incoraggiante. Sono stati fatti più passi in avanti, verso una pacificazione dall'elezione di Trump che nei quattro dannosi anni con Biden&Badanti, intenti a provocare ed alimentare guerre. Il Presidente americano, sempre "sopra le righe" mostra un assoluto rigetto per il rispetto delle normali regole diplomatiche. Lancia i dazi per rigettarli in cambio di miliardi in progetti e lavori per la sua Great America. Una modalità un pò rozza, ma fruttifera per il suo paese. E' finito il tempo degli Stati Uniti padroni del mondo. Potenza temibile ma destinata ad un ritiro nei confini e cercare di ripianare un bilancio con debito stratosferico. La Siria da pericoloso covo è diventata un fruttifero partner, le trattative dirette con Hamas per la liberazione degli ostaggi, gli aiuti umanitari a Gaza, mostrano l'altro volto del presidente americano. I dazi erano un diverso modo di fare una (sempre) pesante politica?
massimo lugaresi
venerdì 16 maggio 2025
I Mantenuti
La quotidiana lettura di LInkiesta, illumina la situazione tragicomica del Pd. L'ultimo articolo sui 5 Stelle, definisce Conte l'Avvocato del Diavolo che (ovviamente) sarebbe Putin. Per la corrente piddina Davos&Draghi, il Movimento 5 Stelle è solo un necessario ed utile contenitore di voti, per non sparire. Commette però il mortale peccato di essere un devoto partigiano della pace, quella che gli Armatori della Guerra e loro clienti, non vogliono. Significa ammettere un'altra sconfitta. Putin e Trump sono sulla stessa linea di condotta. In Turchia mandano le seconde rappresentanze, con il bollito (non solo) Zelensky. Mario Lavia, autorevole megafono della potente corrente Davos, definisce grottesco il comportamento dell'ex segretario di Grillo. A proposito, sono sparite le tracce dell'ideatore (non solo) dei 5 Stelle. Nessuno ne parla più. I giornaloni di Elkann, Nato e Ursula, sono troppo impegnati a trovare insulti e bugie per gli avversari. Hanno però bonificato Putin da (almeno) una decina di tumori. Devono giustificare la sconfitta ucraina e la mattanza di Netan. La scandalosa interpretazione del premier israeliano è "imbarazzante" per tutti i sostenitori. La Schlein viene (giustamente) descritta come docile e fedele accompagnatrice politica e sindacale dei due soggetti che la guidano nei week end antagonisti. Per i fedeli osservanti il vangelo che ogni anno esce dalla cittadina svizzera, il Capo dei 5 stelle, guida contromano rispetto all'Europa (?) e perfino Trump. Il Pd, che vorrebbe guidare la sinistra e governare con lui, dovrebbe pretendere un minimo di decenza, almeno sui temi più importanti. Come si può giustificare il perdurare di una divaricazione su ogni tema politico e sociale?
massimo lugaresi
giovedì 15 maggio 2025
Due Partiti in Uno
La propaganda piddina, cara a Zelensky ed amica di Netan, non potendo colmare la distanza abissale tra le (almeno) due correnti di pensiero ed azione esistenti ed operanti nel Pd, si rivolge con epiteti calunniosi e critiche ridicole, alla Ducetta. Lei è il vero nemico e con la sua inesauribile attività, svolge il lavoro che la 3 cittadinanze, regalata da Prodi, non è in grado di compiere. Mostra solo un genere ibrido, ma armocromatico. Il festival arcobaleno è terminato. Calenda fa le prove d'ingresso in Forza Italia, battendo sul tempo degli sconfitti, Matteo Renzi. Linkiesta, il blog che uso al contrario, si è ancor più avvelenato, entrando a far parte del battaglione (?) ReArmista. Usano ancora Zelensky, cotto ed inutile, come i due francotugnini. La guerra la conduce Putin, non li considera suoi interlocutori e soprattutto non si fida di semplici controfigure L'Europa è sparita, frantumata ed animata da visioni diverse. La Ursula ha perso potere, non credibilità, mai avuta. Trump terminata la strategia (?) delle minacce con i dazi, raccoglie ripensamenti e tanti accordi miliardari. Mentre Zelensky, prega il Papa di andare a visitarlo, mentre concorda una strategia con Macron, Merz, Starmer e pure con Trump, Roma è assente ingiustificata. Questa è l'ultima offesa di Linkiesta. La Meloni sarebbe assente dal ReArm e dal recinto di Davos. Questa è anche la posizione ufficiale di una componente del Pd. Il gioco su due tavoli e due partiti in uno, continua.
massimo lugaresi
mercoledì 14 maggio 2025
I ReArmatori del Pd
Vengono chiamati, affettuosamente, riformisti, termine vago che può essere indossato anche dai desiderosi di una guerra mondiale e nucleare. E' la componente del Pd che sembra, fortunatamente, in squallida minoranza e si oppone alla Schlein, a sua volta segretaria particolare di Conte o Landini, secondo la natura ed il giorno della protesta. Rapido ritratto dell'attuale Partito Democratico. I giornaloni continuano a regalare previsioni che le prossime elezioni smentiranno. Le due guerre hanno segnato un solco nella sinistra, difficilmente colmabile. Quartapelle, Picierno, Gori possono guidare una parvenza moderna e riformista ma solitaria, con qualche traccia radical chic e le gemelle informative di Elkann. Ha bombardato anche la Juve. Linkiesta è ormai tenera icona degli sconfitti, in una guerra che non doveva iniziare. Qualcosa si muove, dalle parti dei riformisti del Partito democratico, il partito ombra, o meglio nell’ombra, interno al Pd, che avrebbe la potenzialità (?) di essere maggioranza, ma sta ancora elaborando il lutto della sconfitta, alle ormai lontane primarie di popolo (anche grillino), e non di iscritti, che hanno incoronato nel 2023 Elly Schlein. Lia Quartapelle, il 15 maggio con Pina Picierno, Giorgio Gori, Pier Maran e Simona Malpezzi avviano un Circolo, aperto a tutto il mondo non bipopulista, intitolato a Giacomo Matteotti.
Se la cosa prende piede, è la fine anche formale della leadership di Stefano Bonaccini. Siamo al termine di una colossale presa per i fondelli che ha continuato ad operare, dopo Renzi, il padre della miscelatura piddina. Non indicono un congresso per la semplice e furbesca ragione che vedrebbe dimezzare i componenti, con la nascita di almeno due formazioni. Le guerre hanno fatto danni incalcolabili e necessarie verità.
massimo lugaresi
martedì 13 maggio 2025
La Città Contro
Bello l'articolo di Maurizio Melucci su Chiamami Città. Occasione per riflettere su alcune distrazioni dovute, forse alla mancanza di una programmazione urbanistica sensata e condivisa. Siamo passati dalle sbornie da lungomare, alle rapide incursioni edilizie. I costi della continua manutenzione del faraonico progetto, dovrebbero indurre a riflettere per tornare alla realtà sostenibile. La lunga esperienza amministrativa di Maurizio Melucci lo ha spinto ad una particolare attenzione verso le (improvvise) apparizioni di eventi edilizi, avvenute mentre il diniego vigeva per tutti ..gli altri. Il titolo del suo articolo è l’urbanistica e gli interessi dei privati, da Milano a Rimini, città cara eppure povera. Segnali politici, senza precisi indirizzi. Traggo le riflessioni più importanti: Il Comune di Rimini ha avviato il percorso per giungere all’approvazione del nuovo strumento urbanistico (PUG). Fino ad allora non sarà possibile intervenire sulle politiche territoriali se non con accordi di programma. Nel frattempo, nella città si continua a costruire, su singoli lotti, con un carico urbanistico mai visto nella storia di Rimini. Scompaiono villette a uno o due piani, con relativo giardino e garage per fare posto a palazzi di quattro\cinque piani in assenza di standard di qualità reali. Inesistente il verde, inadeguati i parcheggi privati (un posto auto per appartamento). Inesistenti i parcheggi pubblici, il più delle volte vengono infatti monetizzati. E' lo stile di Melucci, un avviso ai naviganti o troppo navigati. Ha espresso anche il suo personale giudizio sull'antica diatriba, innescata da Gioenzo Renzi tra la permanenza dell'Asilo Svizzero e la realizzazione dell'Anfiteatro. Un segnale che qualcosa si muove nella palude piddina?
massimo lugaresi
lunedì 12 maggio 2025
Finite le Noci
Per l'intelligenza di Dagospia, la Ducetta Meloni è sempre in ostaggio di qualcuno o qualcosa. Significa che la disperata propaganda piddina, in attesa di conoscere meglio Papa Leone, orientato verso il suo delicato compito, in veste squisitamente religiosa, si accanisce inutilmente contro il governo che viaggia tranquillamente. Sono maggiori le ripercussioni europee e mondiali, rispetto a quelle provocate dall'opposizione. Conte, avvocato uscito dal quasi nulla, sbraita senza spettinarsi, ma il ricordo della sua avventura governativa pesa. La nostra Ducetta dovrebbe partecipare al ReArm, voluto da due semi bolliti franco-tedeschi per la difesa europea. Gli spunti della critica vengono assunti dalle gemelle giornalistiche di Elkann, mentre la sua juve viene malmenata da arbitri e var. Direzioni arbitrali che seguono uno spartito da rispettare. Ammonizioni studiate e volute che per una squadra strutturalmente debole, sono mortali. Nessuno protesta o s'indigna, le colpe ricadono sugli allenatori, risparmiando l'inesistente società. Papa Leone tifa giustamente la Roma.
massimo lugaresi
domenica 11 maggio 2025
Destra o Sinistra?
Mettetevi d'accordo. Le intelligences curiali di Dagospia, dipingono Papa Leone XIV decisamente destroso. Finora avevo ascoltato, nelle interminabili informative di tutte le reti televisive che ci affliggono da diversi giorni, che la formazione culturale e religiosa del nuovo pontefice, fosse decisamente di sinistra dolce e bergogliana. Il blog romano, negli anni, ha sempre mostrato di avere informatori precisi e veritieri nel piccolo stato. Quasi tutti gli scandali successi hanno avuto in Dagospia il relatore e pubblicatore favorito. Mi ha stupito la decisa collocazione di Papa Leone nei settori ultraconservatori della chiesa. I catto-conservatori avrebbero ordito uno scandalo legato sempre a preti pedofili, ma insabbiato dal nuovo pontefice. Sarebbe una ricostruzione del quotidiano El Pais, noto fiancheggiatore della sinistra spagnola. Credo sia la risposta per non avere azzeccato il candidato. Sempre secondo Dagospia, blog della corrente piddina più antagonista, l'elezione del Cardinale Prevost avrebbe reso felici i conservatori, dato che Leone XIV non avrebbe condiviso le aperture di Bergoglio sui temi della sessualità, famiglia e teologici. Cominciamo bene!! Negli ultimi mesi e più esplicitamente nelle ore che hanno preceduto il Conclave, il cardinale Robert Francis Prévost è stato oggetto di una campagna orchestrata da settori tradizionalisti della Chiesa, con l'accusa di aver insabbiato gli abusi quando era in Perù. Nonostante le indagini svolte lo avessero pienamente assolto. Questo attacco a Prevost è avvenuto poco prima del Conclave, quando il suo nome era già considerato come potenziale candidato papale. Il gabbiano sul tetto della Cappella Sistina può confermare.
massimo lugaresi
sabato 10 maggio 2025
Fumata Bianca
Linkiesta è il blog del ReArm, prima di tutto, ad ogni costo, rinunciando a sanità, scuola, università, stipendi, aumentando solo le splendide remunerazioni sindacali e parlamentari. Dagospia obbedisce più al richiamo popolare, manifestando ironia tipicamente romana ed infilando la Ducetta in tutti gli articoli. La Schlein è usabile solo a gocce e traduttore. Rimane il vizio comune ed esagitato di paventare la rinascita del fascismo, visto soprattutto dove (spesso) perdono. Pensano di contenere l'avanzata della marea destrorsa, colpendo con qualche sentenza ad hoc et nunc. Non avevano un favorito nella corsa vaticana, terminata con un nord americano, non inserito tra i favoriti. Appena insediato è già indicato un nemico di Trump. Rimane ardente fautore della Pace desiderata dal predecessore. Per me è sufficiente. Secondo il Washington Post (democratico) la Casa Bianca vuole costringere i Paesi, sotto minaccia di dazi, ad accogliere i satelliti di Musk, senza accordi formali, ma con pressioni sistematiche. Si alza il tiro sul presidente eletto. E' vero che dura solo 4 anni ma non ha ancora mostrato segnali alla Biden. Il suo entourage però ne combina tante, mostrano ansia da prestazione inadatta.
lugaresi massimo
venerdì 9 maggio 2025
Meritata Vittoria
massimo lugaresi
giovedì 8 maggio 2025
Contromano
Nell'incalzare (quotidiano) la metà del partito (Pd) di riferimento, Linkiesta ha perfino scritto che stanno viaggiando Contromano. Il Pd ha davanti un’autostrada e la Schlein la prende al contrario. Dopo il Canada, l’anti-trumpismo resuscita anche la sinistra australiana. E in Italia? Lo chiede Francesco Cundari nella newsletter “La Linea”. Sono costretti a "miracolare" vittorie sempre successe, magari per un voto. E' indubbio che le minacce di Trump hanno creato scompiglio, così come tutti gli arcobaleni che sono emersi in giro. Le reazioni sono diverse ma appare (chiaramente) che il mondo stia girando velocemente a destra. Il recupero definito straordinario dei liberal di Mark Carney in Canada e dei laburisti australiani di Anthony Albanese è dovuto alla ancora nebulosa strategia di Donaldone. Per i risultati contrari della Romania ci pensa il solito giudice. Siamo nella perfetta normalità, definita democratica. Intanto il ReArm della Ursula sembra abbia subito diversi schiaffoni. Il bacio di Trump alla nostra infaticabile Ducetta è tra le pietanze indigeribili. Non hanno colpa se la Elly preferisce l'altro genere. Rimane scandalosa la divisione voluta tra i contrari alle guerre e l'accostamento a Putin. Tipico dell'attuale sinistra, quella che ha abbandonato gli ombrelloni di Capabio, fustigare chi non la pensa come lei e Repubblica. Più sono estranei al potere acquisito negli anni, maggiore è la durezza dei comportamenti, spesso fuori da normale correttezza. Sembra sia concesso e perdonato tutto, però il conteggio locale, nazionale, mondiale da loro, torto. Massimo Cacciari è rimasta una delle (poche) voci credibili.
massimo lugaresi
mercoledì 7 maggio 2025
Gossip Vaticano
lugaresi massimo
martedì 6 maggio 2025
Allarme!!!
Gli allarmi democratici nel mondo scattano quando i partiti che li rappresentano perdono clamorosamente. Gli aiuti arrivano, sempre con gli stessi compiti, La Stampa progressista e La Repubblica di Elkann sono megafoni spietati. Le intelligences tedesche hanno trovato dieci milioni di moderni nazisti, mentre in altre nazioni i vincitori vengono violentemente detronizzati. Democrazia riparatrice. A Mosca, si svolge una parata per ricordare chi ha permesso ai tedeschi di usare ancora la loro lingua ed ai britannici di mantenere la monarchia gossipara. I discepoli di Davos inscenano la solita solfa , con toni ridicoli e mostrano le ragioni (vere) del loro annuale seminario. Nella rivoluzione mondiale in atto, c'è un passaggio di consegne nel potere. Le guerre in atto sono l'espressione violenta delle ripercussioni. Perfino il Tycoon americano usa passi felpati contro Netan. Zelinsky è tornato alla sua antica professione, rivestito. L'Ucraina sara divisa e depauperata accuratamente, per pagare i debiti di guerra e consegnare quello che era di Putin. Centinaia di migliaia di morti e tante, tante bugie. Donaldone parte, convinto di vincere, si sta accorgendo che la sua America conta molto meno rispetto ad un passato anche vicino. Putin è un osso duro, forgiato in un potere assoluto, mentre Zelensky è una invenzione (comica) usata per allargare i confini della Nato e colpire la Russia. Fallimento totale che pesa sulle risorse dei padroni atlantici e sudditi europei. Il ministro Giorgetti è diventato il cercantone di risparmi per soddisfare il diabolico ReArm e nel contempo mantenere la preziosa ed invidiata posizione della Meloni. L'equilibrismo deve trovare una soluzione. Non può essere il continuare una guerra che non ci appartiene.
lugaresi massimo
lunedì 5 maggio 2025
Altro Ventennio
Mi ripresenterò agli elettori dicendo: ve lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto. E' la voce di Giorgia Meloni, in versione Ventennio, probabile, quasi certo. Pensa già alla prossima legislatura, non essendoci in previsione altre guerre su procura o sterminio. Gli incendiari americani si sono ritirati nella loro immensa nazione, hanno altri problemi da affrontare in questo mondo rovesciato. Bello trarre gli spunti dalla propaganda piddina, in particolare dalle mie due fonti preferite ed inesauribili. Linkiesta è proiettata oltre la spiaggia di Capalbio, prossima ad ospitare un raduno di libera occupazione stile Woodstock. Destino che colpirà tanti altri lidi nelle stesse condizioni a meno che non cada l'Europa della Ursula. L'intervista della Ducetta ha mandato in tilt la precaria opposizione della pregiata Schlein&Compagni, società che funziona ad intermittenza su alcune piazze. A Dagospia hanno esaurito pseudomini, nickname e storpiature, dedicate ai membri del governo, destinato a durare. La Meloni è già in modalità Ventennio. La richiesta della dichiarazione di antifascismo è ridicola, come quando andavi negli States e ti chiedevano la stessa cosa sul comunismo. L'ultima intervista della Meloni ha fatto male, molto. Ha risposto la Serracchiani. Anche il caos, apparentemente, calmo con Mattarella sembra finito. Si vota?
massimo lugaresi
domenica 4 maggio 2025
I Ribelli
L'ordine (democratico) partito da Davos, era resistere ed insistere con gli aiuti miliardari a Zelensky e (ogni tanto) rispolverare le sanzioni, moltiplicatrici dell'inflazione. Mario Lavia mantiene Linkiesta sulla via della fedeltà occidentale. Al Nazareno giornalistico hanno un problema: la Schlein sta con i ribelli del Pd. Segue fedelmente Landini e scombussola i fedeli della cittadina svizzera, luogo sacro dei poteri mondiali che non disdegnano la guerra. Una volta la Cigielle era cinghia di trasmissione, oggi, vecchietti compresi, è al comando del partito abbandonato. Colpa della debolezza, incapacità e misconoscenza di una segretaria voluta solo per diversità dilagante. Il mondo gira a destra velocemente, costringendo i soliti tribunali ad emettere sentenze discutibili che ribaltano i voti popolari contrari. Un altro pezzo di mondo al contrario. La Schlein chiesto aiuto al ditino, vuole trasformare i referendum in un voto contro la Meloni, a suo rischio e pericolo. Questo è il pensiero di Mario Lavia e la preoccupazione di mezzo partito. La segretaria del Pd vuole strumentalizzare i quesiti sul Jobs act e sulla cittadinanza, che molto probabilmente non raggiungeranno il quorum, per poter dire di aver battuto la destra in termini di voti e quindi galvanizzare le truppe demoralizzate e divise, in vista degli scontri futuri, fino alle politiche. Referendum che hanno l'attrazione dei proponenti. Andrò a votare i primi quattro. Portare la metà degli italiani più uno ai seggi per i referendum sul Jobs act e la cittadinanza, è una sfida pericolosa. Il momento per il partito è pessimo. Una ulteriore sconfitta avvera il ventennio della Ducetta. Le dimissioni della Schlein non faranno notizia, solo sospiri di sollievo.
massimo lugaresi
sabato 3 maggio 2025
Per Fortuna
C'è Trump. Presidente autoritario, il democratico Biden era inesistente. Donald Trimp indebolisce gli Usa e le istituzioni per arricchirsi, mentre Biden aiutava il figlio. Dagospia tralascia le intelligences locali, stanche di correre dietro alla Ducetta ed al parterre che la circonda. I risultati e le previsioni elettorali sono da incubo. Allora il blog piddino ricorre alla (sicura) Stampa, giornale di Elkann, fedele alla religione di Davos. Hanno trovato un politologo (?) Francis Fukuyama, forgiato nell'Università di Harward che, naturalmente, ha sparato a raffica sul nemico nella Casa Bianca. Sull'Ucraina Trump ha preso le parti di Putin (sic!), non vuole un accordo ma una resa negoziata. I radical chic d'oltreoceano, non scrivono una riga sulla situazione economica e sociale che Trump ha ereditato. Credo stiano attraversando la peggiore delle crisi politiche del dopoguerra. Situazione, fatti i necessari distinguo, che li colpisce anche in Italia. La segretaria è trainata da Landini, in un ghetto antagonistico, adatto ad una opposizione senza speranza. Si dividono i voti in quattro, con una rete piena di buchi. L'attacco di Trump è frontale, se ne frega di qualche episodio contrario, ha una larga scelta di sostenitori da usare. Se chiude la guerra in Ucraina alle sue condizioni che soddisfano anche Putin è un successo o disastro? Se guardate Mediaset e la nostra allineata Tv pubblica, la domanda è superflua. Una sola risposta, quella che va bene alla Ursula ed al tailleur della sconfitta, su tutti i fronti.
massimo lugaresi
venerdì 2 maggio 2025
Fuori dai Giochi
Incute tenerezza la situazione politica e sociale del Pd. Diviso, lacerato dalle correnti interne, nate per la scelta disastrosa della segretaria, colpa (parziale) di Prodi e peggiorata con le due guerre, scoppiate in successione. Hanno portato stragi e bugie. L'Occidente sembra si sia staccato dalla padronanza atlantica, esercitata nel dopoguerra dall'America vincitrice per merito russo. Questa mattina, finalmente, leggo un articolo di Mario Lavia su Linkiesta in cui mi ritrovo. A Dio piacendo (atto di fede) il Conclave è un mistero troppo complesso per essere maneggiato dalla politica. Il prossimo Papa sarà eletto senza ingerenze, come è ovvio che sia e nonostante le surreali polemiche della destra e della sinistra italiane. Lo impedirà la debolezza strutturale della Chiesa a proteggere i 135 cardinali ancora under 80. L’elezione del successore di Papa Bergoglio avrà conseguenze sul piano della geopolitica mondiale, com’è sempre stato nella storia, a maggior ragione, in una fase particolarmente convulsa e drammatica come l’attuale. Questa affermazione è discutibile. Il mondo è diviso tra due componenti dell'economia: quella antica, nata attorno allo strapotere americano e la new entry, chiamata Brics, formata da paesi emergenti, Cina, Russia, India, Sudafrica. In questi, il dilemma papale e la forza della chiesa cattolica, interessano relativamente. E' normale quindi che i governanti del mondo s’informino e cerchino non tanto di giocare un ruolo attivo in favore di questo o di quello, quanto di capire quali potranno essere i rischi, dal loro punto di vista, connessi alla decisione che i cardinali, in Conclave dal 7 maggio, potrebbero prendere in un paio di giorni. La propaganda europea (ursuliana) ha trovato nel maschione francese e nel guerriero tugnino i perfetti interpreti. Il loro odio verso la Russia, contiene ragioni diffuse nell'occidente malato e sovvenzionato, entrambi, non sono i soli, hanno dimenticato il ruolo avuto dalla Russia nella sconfitta nazista. Tra i papabili ci sono, come è sempre successo, anche cardinali italiani. Concordo sulla constatazione che il compito dei cardinali è troppo complesso per le spinte esterne. Però se viene eletto Matteo Maria Zuppi (benissimo), alcuni (soliti) giornali diranno che è merito della....
massimo lugaresi
giovedì 1 maggio 2025
La Forza della Chiesa
massimo lugaresi
Iscriviti a:
Post (Atom)