giovedì 9 giugno 2011

Il Nuovo Gnassi

Gnassi è partito dalla Macchina Comunale ritenendola la madre di tutte le infezioni. Bene, anzi benissimo, l'approccio però è completamente sbagliato. Una vera rivoluzione per scindere il Politico dal Tecnico l'avremmo iniziata, come si dice per il pesce, dalla testa. Alla Segretaria Comunale scelta da Melucci, avremmo consegnato il foglio di via, nell'ipotesi impossibile da realizzarsi per ovvie ragioni di continuità con il passato, l'avremmo trasformata nel più corretto ruolo di Capo di Gabinetto, con il compito di traghettare l'azione politica e le scuse del Sindaco in un definito programma di governo, lasciando totale autonomia all'apparato tecnico, garantito da un Capo del Personale che operi per una decisa trasformazione del carrozzone in agile vettura al servizio dei cittadini 24 H. Accentrare più di prima il potere nelle mani della Chiodarelli è azione portatrice di sane sventure, il Sindaco già dimenticato, riuniva 3/4 assessori più una pletora di dirigenti a scelta tra i 52 presenti, per discutere degli stalli di sosta cari ad un prete. Abbiamo scelto un episodio a caso, frugando nella memoria abituata a rimuovere quelli non citabili, non è operatività ma confusione che permette ad un Lombardi di spiegare che a Rimini è riuscito a perdere meglio delle altre volte perchè qui la gente è di centrosinistra, mentre a Bellaria e Cesenatico sono solo più furbi. In quella che si continua con ironia a definire Macchina, i bravi sono i più servizievoli, smettetela con le balle delle case di vetro e del servizio per tutti, passata una settimana dalle sbornie e dai pianti, la Città vi ha presentato il conto mai pagato, due gocce d'acqua contrabbandate da Hera come eccezzionali hanno trasformato in una palude merdosa il Salotto, le periferie che vi hanno aiutato a vincere, lo sono tutti i giorni. La storia si ripete, Ravaioli, appena insediato si fece prestare un bus dal fido Fabi e percorse tutta la Linea 4, finendo a pontificare fuori confine a Bellaria. Dopo dodici anni stiamo ancora aspettando le promesse: Via Diredaua, Domeniconi, Caprara, Sozzi, in compenso ci hanno regalato 4 mila case senza servizi ed un nuovo sfioro per l'eccedenza della merda. Non è operatività ma confusione, i primi che capiscono che è una barzelletta sono quelli che nel Comune lavorano da decenni, smettono subito di pensare, adeguandosi alla solita pantomima. I colpi ad effetto con le brandine per i bambini o l'accensione del Palazzo di Vetro, funzionano per i giornali e siti di casa/ seminario, se scegli persone con autonomia di pensiero possono durare qualche settimana, rimani al vecchio livello, ti troverai meglio.