martedì 1 ottobre 2013
Gabbare Lo Santo
Cancelliere: cosa sta succedendo? perché questa “crisi”/”non crisi”? Cosa succede a Roma in queste ore?
La risposta è semplice se si ha la pazienza di leggere il mio articolo del 14 agosto di quest’anno intitolato (da lei Lugaresi) “I trombettieri”, troverà già la risposta. Passata la festa, cioè il ferragosto, ci si è accorti di non potere “gabbare lo santo”. Il “Santo” che non può essere preso per i fondelli ha un duplice volto. Quello freddo e disumano dei numeri già chiariti, credo, in quell’articolo, e quello apparentemente umano, ma arcigno della Merkel, trionfalmente rieletta in Germania, e che per i prossimi quattro anni ha intenzione di far pagare ai “mediterranei” i loro veri o presunti peccati. O meglio: di continuare nella punizione. Dopo le elezioni tedesche si è capito che non ci sarà alcun allentamento nella politica del rigore e che per i prossimi quattro anni gli italiani e i “mediterranei” in genere dovranno continuare a pagare e a soffrire. Così assistiamo in Italia e in Europa a una serie di paradossi ridicoli se non ci fosse da piangere per decine di milioni di persone da Lisbona ad Atene passando per Madrid e L’Italia. Il paradosso è questo: lo slogan “la ripresa è dietro l’angolo” è diventato “la ripresa ci sarà, ma lentissima” (balla quella, balla questa). I partiti della maggioranza di Letta/nipote si sono accorti di non poter più nascondere la realtà dei fatti che peraltro già sapevano benissimo: aumento dell’IVA e delle accise oltre a una mitragliata di mini tasse nuove di zecca entro settembre, magari retroattive. Ma vi è di peggio. Come dicevo il 14 agosto anche accettando per buone (e non lo sono) le previsioni di crescita per i prossimi anni, resta il fatto che l’Italia dovrà affrontare per parecchi anni a venire “manovre” da almeno 40/50 miliardi all’anno. Questo, l’ho scritto più volte, per effetto delle leggi sbrigativamente approvate con il nome di “fiscal compact”. Quanto queste leggi siano recessive ve lo lascio immaginare. Conclusione: in questo quadro proprio in queste ore i due partiti, PDL-PD, che nel loro insieme compongono e reggono la casta, cercano l’alibi per scaricare sull’altro la prossima crisi economica, o meglio la recrudescenza di quella, gravissima, in atto. Il PDL cerca di smarcarsi cercando di salvare il suo leader ormai assediato da tutte le parti. Il PD accusa di “minare la stabilità” e così la “imminente ed inesistente… ripresa”. Ha il vantaggio che il pur enorme numero di inchieste a suo carico sono “oscurate” dai “media” che controlla bene. Di qui, da queste manovrine da scioccherelli, però gli italiani ci cascano... la decisione di Letta, suggerita da N. di bloccare il decreto di rinvio dell’aumento dell’IVA pur subordinandolo a una nuova fiducia. Manovra “scioccherella” perché in ogni caso il decreto (tre mesi di rinvio...!) sarebbe stato finanziato con un ulteriore aumento delle imposte... . Però così si può incolpare il PDL. Per concludere è possibile che ci troviamo di fronte a un ennesimo aggravamento della salute, che comunque regge, attraverso il metodo delle “caste”, del nostro paese.
Sarà una crisi decisiva Cancelliere?
Direi di no. La “casta” nel suo complesso sa difendersi molto bene e va tenuto presente che ormai è una casta europea. Quindi una “casta rafforzata”, i fatti di queste ore di Lisbona e Atene lo dimostrano. Quindi a meno di clamorosi errori reggerà fino all’autunno 2014, quando i problemi di questi giorni si ripresenteranno moltiplicati per dieci. Allora succederà, probabilmente, qualcosa.
Grazie Cancelliere.
Prego.
Nessuna speranza vero?
No. In Italia, almeno fino a che lo stipendio dei parlamentari resterà questo, una maggioranza o “maggioranzina” si troverà sempre. Nonostante Epifani dica “no ai governicchi” questa, secondo me, sarà la soluzione, appunto fino all’autunno 2014. Ovviamente in nome della “responsabilità”.
I creditori hanno deciso che l’Italia può continuare a pagare e così sarà.