Una disfatta 6.700.000 contro 1.800.000 il nostro Capodanno in tv vale zero, dati auditel perde anche sul circo di raitre, addio vetrina tv. Non è colpa di Mengoni: è sempre stato così chi guarda la tv a fine anno guarda la rai, la diretta mediaset sa sempre di tarocco, non convince, puzza di registrata. Inoltre, il pubblico è in gran parte lo zoccolo duro di raiuno quelli che "metti sul telegiornale", anziani o pressapoco. Ma non è di questo che volevo parlare bensì del Capodanno "fisico" quello che si è visto qui. Ed in effetti c'è una sostanziale differenza fra i tanti concerti in piazza a Roma, Milano etc. ed il nostro ed è che quello riminese ha finalità turistiche di business mentre tutti gli altri sono e sono interpretati come qualcosa che la municipalità organizza per i cittadini, come "servizio" ed anche per ingraziarseli ed è una cosa che si fa da circa 20 anni e non è una differenza da poco. Infatti grandi città con milioni di abitanti hanno budget di spesa per il concerto molto più bassi del nostro. Ora accade che portare la gente al mare d'inverno a Capodanno sia invero un'impresa disperata che puoi compiere soltanto 1) se c'è come c'è crisi, per cui a Capodanno si resta in Italia; 2) se hai un turismo talmente fidelizzato che una parte verrebbe anche sotto le bombe; 3) se sei disposto a spendere, pubblico e privato, grosse cifre pari a occhio e croce a quelle che rientrano con il modesto, paragonato a quello estivo, flusso che generi. Pertanto la domanda è: ha senso questa ossessiva "capodannizzazione" di Rimini che richiede non essendo noi nè Cortina nè New York enormi sforzi? O, come si dice, il gioco vale la candela? Inutile rimarcare poi come vi sia una forte personalizzazione del Sindaco sull'evento che, a mio parere, ha capito subito che non aveva senso in termini di consenso dare tutti quei quattrini a Ballandi ma meglio frazionarli su tanti soggetti che poi, attenzione! sono quelli che votano, Ballandi non vota qui eh, da cui l'ossessione dei "tanti capodanni" con il Trionfo di Luce (salvifico?) finale su Cavour a celebrare la grandeur del Princeps che invero va pur detto ci ha messo tanta passione organizzando comunque quanto di meglio si è mai visto qua ancorchè a mio parere troppo dispersivo. Sintetizzo infine: il concertone giova a una parte del cartello degli albergatori che scaricano sulla collettività i loro utili; giova al Sindaco, che dispone come investire in consensi una discreta cifra; giova comunque, non tutti i mali vengono per nuocere, alla città perchè il nome circola sui media e vi è per me un apprezzabile ritorno pubblicitario.
A.Zobeta