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Non ha vinto Ubaldi, ha perso Pironi. Lo dicono i pochi voti depositati nell'urna, ma ancor peggio non si capisce quali erano o sono le strategie amministrative che li contrapponevano. Tralasciando il triste spettacolo, rimane Riccione con il suo vivere inquieto.
Credo di conoscere abbastanza bene la città, onestamente è difficile parlare di cattiva amministrazione se confrontata con Rimini.
La domanda che sorge spontanea è: quali sono le cause che creano scontri così feroci?
Affermare che è cosa tutta interna al Pd sembra assai limitativo, per la legge del contrappasso si dovrebbe dire che i meriti sarebbero da attribuire alla sola classe politica.
Fatte queste considerazioni la risposta credo sia in una città che ha svolto bene i suoi compitini, dove però la spinta meritevole è diventata la sua più grande debolezza. Una città chiusa in se stessa.
Questa è l'istantanea che stampo, tutto si svolge "dentro" ma c'è un "fuori" che incide concretamente, a cui però non viene riconosciuta grande importanza.
Dovendo fare da apripista di questa impostazione, in termini grossolani ma inserendo una buona dose di provocazione, andrebbe detto ai cugini che solo dei ciechi arroganti non comprendono che con Rimini che affonda, la vostra città è destinata a subire tutte le conseguenze. Faccio qualche didattico esempio: non sarà Riccione a tenere aperto l'aeroporto, future realtà ferroviarie non potranno avere come riferimento Riccione che vale Senigaglia, le grandi strutture vanto dei riccionesi ci sono perchè c'è un bacino di utenza che viene in larga parte da Rimini. E' quindi impossibile pensare in generale che il degrado socio economico di Rimini non si rifletta pesantemente sui confinanti. Una impostazione sbagliata che finisce per inasprire i rapporti già subordinati con Regione e Stato. Questo è il messaggio che mi sento di lanciare agli operosi cittadini riccionesi, ai quali chiedo di uscire dal loro guscio, riconoscendo tutto il diritto di sollevare le critiche ad una città capoluogo sempre peggio amministrata. Una cattiva maestra con un precario Taglianastri. Provate ad impartirci una sana lezione. Mandateli a casa prima voi. Sapete per chi votare, se avete qualche dubbio pensate a Melucci, comanderà lui non certo Ubaldino.
sandro baschetti