Per chi frequenta attivamente il Movimento “la gente” rappresenta sempre un calibro importante. Siamo dei feticisti della Partecipazione e anche quando si tratta di consenso facciamo “alla romana”: ognuno si prende la sua parte di botte indipendentemente da quanto hanno fatto gli altri.
Ieri sera alla presentazione del gruppo del Movimento 5 Stelle di San Clemente “botte” non ce ne sono state. Lo dico subito per i Piddini, perché ultimamente anche i più insospettabili hanno abbandonato ogni remora e passano le loro giornate ad annusare i nostri peti. Giulia (Sarti) e Vittorio (Ferraresi) si sono presentati sul palco, petto in fuori, pronti alla domanda: “ma… i quattro senatori?”.
La domanda l’hanno fatta, certo, ma è sembrato più per dovere, anzi, più per cortesia. Forse l’hanno fatta per togliersi subito di torno quella pugnetta e parlare di cose serie. Sembrerà strano, ma a la gente, la gente vera, quella che incontri nel tuo spazio vitale e non in quello virtuale, delle espulsioni del Movimento non gliene può fregare di meno. Alle persone ieri sera importava di economia e lavoro. Si interessavano al Reddito di Cittadinanza. Chiedevano della sovranità monetaria.
Forse noi che vogliamo cambiare dovremmo essere veramente grati a Renzie. Gli esponenti della politica che l’hanno preceduto avevano l’abitudine di nascondere le cose che non potevano (o non volevano) realizzare dietro una patina di burocratese: “ma i mercati…”, “ma l’Europa…”, “ ma siamo appena arrivati, dateci il tempo di lavorare”. Renzie non ha bisogno di burocrazia per mentire, lui è la sublimazione dello slogan, tanto è vero che può lasciar perdere il contenuto e dedicarsi solo alla forma. Succede così che può dichiarare al Senato, nel discorso per chiedere la fiducia, che gli insegnanti Italiani “non hanno bisogno di più soldi, ma di rispetto”. (Giuro che l’ha detto Renzie e non Crozza).
Dunque grazie Matteo perché, sebbene il tuo sia un tentativo d’avanguardia per trasformare in arte la bieca menzogna politica, cio’ che hai fatto in realtà è stato far cadere l’ultimo velo, sparandole così grosse da non essere credibili, pur sforzandosi… tranne che per Zerbini ovviamente, ma al cuor e alle manie compulsive non si comanda.
A dispetto della supercazzola trascesa del “Bomba”, soprannome affibiatogli al Liceo tante ne sparava, o proprio grazie ad essa, ieri sera abbiamo avuto l’ulteriore dimostrazione che le persone non sono interessate a quella che la propaganda piddina (chiunque siano questo coacervo di inutili figuri) vorrebbe far passare per incrinatura nel sistema del Movimento, ma che in realtà non è altro che una dinamica già prevista. Ancor prima delle elezioni si parlava di un buon 10% di “bocce perse” causa animo umano. L’interesse dei cittadini è concentrato su quello che in effetti abbiamo la possibilità di fare per combattere l’attuale stato delle cose.
Ancora una volta è stato utile avere due testimoni che vengono direttamente dalla “scena del crimine”(reiterato), i quali, ogni volta ci raccontano cose da non credere. Un esempio? I Nostri si sono presi fino a 25 giorni di sospensione dalle sedute per i fatti del decreto IMU – Bankitalia. Sapete quanti giorni si è preso quel verme di Dambruoso? 15. Fino a qui sarebbe una semplice ingiustizia, ma se pensate che Loredana Lupo si è presa 10 giorni per aver fermato con la faccia la mano di Dambruoso capite perché non si può parlare semplicemente di questo.
P.S.
Un augurio ai ragazzi di San Clemente. Ieri è stato un ottimo inizio, speriamo che nelle prossime assemblee riusciate a mantenere l’entusiasmo della prima serata. Per l’emozione non vi preoccupate … sono problemi solo di chi si rende conto dell’importanza di ciò che sta facendo.
Davide Cardone
[@DadoCardone]