venerdì 4 aprile 2014

In Mobilità

Politici e giornali hanno scoperto... da qualche mese che a Rimini abbiamo problemi di mobilità. Il Ponte Sfiga ha prodotto il salto culturale. L'anno scorso, di questi tempi, il grande progetto, figlio unico, che aveva il Taglianastri, era la pista ciclabile soppalcata sul Lungomare Paesani. Non ci voleva un genio, tanto meno un assessore, per capire che il primo grande scandalo era/è la mancanza di un Piano della Mobilità. Quello che l'amico architetto Battistel, autore delle delibere scomparse nei cassetti sindacali chiede da quando è arrivato a Rimini da..Parma. La quarta città migliore d'Italia. Cicchetti candidato sindaco della Perla con ottime speranze di ballottare, ha imposto che l'inceneritore di Herrani venga spostato a Ravenna per pareggiare le dolorose penetrazioni sanitarie che ci hanno inferto con l'Area Vasta. Chi chiude un propagatore di diossine oggi vince. Il PdHera non può, sono in raccolta indifferenziata, quasi simbiotici. Da dieci anni in questo Blog scrivo che un Piano c'era, poteva essere migliorato, modificato, ma almeno discusso. Hanno giocato per tre anni a fare gli strateghi, serviti da un albergatore, si sono inventati parchi bucolici, prati, slide stupende ma si sono dimenticati di ...Deliberare. Abbiamo un miscuglio urbanistico orrendo, quando va bene fanno una rotatoria, l'aspirina del traffico. Nelle scadenze elettorali tirano fuori quelle da grandi, modello Anas. Arlotti ne parlava come pronte dieci anni fa. Sono "invrucchiati" nel caos provocato dall'uso folle e spregiudicato delle varianti, non contenti stanno operando per la SalvaCagnoni, uno scandalo al pari della Murri e Novarese. Ho citato una delle badanti politiche di Ravaioli, ma in pochi mesi Gnassi è riuscito nell'impresa di fare peggio non facendo niente. Fra i sottocolpevoli il posto d'onore spetta a Biagini, usa lo scranno per partecipare a tutte le corse primarie che inventano. Non gli è bastata la figura di ...fatta con l'ultima, pensa che in ogni caso alla fine il premio alla costanza arrivi. Da troppi anni detiene le deleghe più fallimentari, se usassero i criteri che vigono nelle società passabilmente serie, lo avrebbero mandato al vecchio quartiere che ha fatto prudentemente chiudere. Sembra l'amministrazione dell'emergenza, il bottone giallo nell'ascensore. Volendo ragionare con le loro patacate, si dovrebbe ricordare che la Complanare è stata per un decennio l'asse portante le balle riminesi. La Provincia dei Fabbri e Vitali ha assecondato. Per rimanere sulla circonvallazione, l'unico asse importante, non si può agire senza avere una visione d'assieme. Occorre la terza corsia, più la banchina, un jersey centrale, disciplinari gli incroci sfalsati per creare una velocità di percorrenza almeno di 80 km. Un attrattore del traffico in grado di ridurre considerevolmente gli spostamenti nella città, rendendo praticabili le decine di arterie interne. Può sembrare anche avveniristico, ma se vogliono fare tre sottopassi pedonali sulla circonvallazione, dimostra che senza accorgersene si sta andando in questa direzione. Non sarà mai quella invasiva, costosa e perfino stupida complanare che potrà risolvere i nostri problemi. Nel libro delle grandi patacate il Trc basta ed avanza per le nipoti. Se troviamo un accordo con l'Autostrada, vista la previsione dei ponti, facciamo pure la quarta corsia, con un casello in via Varisco per aeroporto, iper, gros, zona artigianale e 500/600 alberghi rimasti nella zona sud. Ridurrebbe il traffico sulla 72 per San Marino di un buon 30/40%. La riqualificazione della circonvallazione assieme alla previsione di una fascia stradale nella marina sotto la ferrovia, sono i due punti che possono gettare le basi di una nuova impostazione della mobilità. Realizzazioni da compiere in tempi stretti, sono state gettate tre legislature, centinaia di milioni dispersi in inutili chiacchiere. Manca un progetto globale ed una marina fondata sul balneare di qualità, che deve fungere da cinghia di trasmissione degli altri turismi da ..Notti Rosa.

P.S.
Fate i convegni tra i colpevoli del fallimento e...le banche innocenti?