Era inevitabile. Doveva succedere, è successo. Chiedo scusa alle quattro fotocopie che avevano " locandineggiato" sulle presunte spaccature del M5S. Non erano inventate, anzi molto più profonde di quanto pensassi e forse mi augurassi. Il Tramonto di Grillo assomiglia, fatte le dovute proporzioni e differenze sociopolitiche alle storiche cadute dei regimi... forti. Ci sono tutte le movenze e le sembianze: farsa e tragedia mescolate. Dalla contestazione alla casa genovese, agli insulti del web, alle dimissioni in massa, una sorta di 8 settembre grillino. L'espulsione di due onorevoli scelti a minchia, come tanti, troppi, è stato il detonatore. Troppo clamorosa l'ingiustizia. Era già andata bene troppe volte. Non mi pavoneggio dietro allo scontato " lo avevo detto", troppo facile, anzi non mi sarei aspettato una caduta così repentina. Intanto è servito come notizia distraente il calo ulteriore della presunta occupazione, bocciatura Ue, Job's Act, divisioni del Pd, dimissioni di N. Quanto hanno parlato giornali e tv dei grillini!!! Un colpo da maestro caro Beppe. Sembra che la famosa società si stia sciogliendo nell'acido delle incomprensioni. Il mondo della politica non è cosa per tutti. Ma l'aspetto scandaloso è il camaleontico cambio di posizioni dei "talebani", sono già tutti sul pullman per Parma, omaggianti il nuovo leader Pizzarotti. Chi rimane a fare la guardia al bidone del Blog? Alle politiche del 2013, il Movimento Cinque Stelle aveva preso il 25%, mentre in Emilia si è dovuto accontentare del 13%. Ma il blog “beppegrillo.it”, gestito dalla misteriosa entità Casaleggio, va bene. Anche economicamente, si immagina.
Dei 163 deputati portati in Parlamento dall’M5S, 22 se ne sono già andati, in massima parte espulsi. Come Paola Pinna e Massimo Artini, fatti fuori a mezzo blog per la storia delle indennità. E già si dice che presto ci saranno altre epurazioni. Il regolamento interno del Movimento prevede che le espulsioni dei parlamentari siano votate a maggioranza dai deputati, ma così non è stato per Pinna e Artini, “fucilati” sul blog con il 69% delle preferenze da un voto che definire opaco è poco. Non esiste domanda scomoda che non abbia visto il MoVimento spaccarsi. Immigrazione, apparentamenti, alleanze, politica estera. Senza mai affrontare il quesito letale: cosa fare nel futuro? Si vogliono governare le città senza consegnare ai cittadini una proposta programmatica? Si vuole giocare alla politica senza una struttura, per quanto agile e moderna, che individui e scelga il personale più adatto e capace? A Rimini nei due anni che posso testimoniare, le riunioni del lunedì da barbieri sono state, quasi sempre, ricettacoli delle lamentele e sfighe varie. E poi veniamo definiti una realtà all'avanguardia. Mai fatta una proposta programmatica convincente e vincente. La natura dell'invenzione di Grillo lo impedisce. La comica decisione di assumere cinque "meridionali" al potere la dice tutta sullo stato confusionale e decisionale. E' arrivata anche l'ultima gag con un'adesione bulgara alla proposta. Manca il ritiro nel bunker. Chiudere il passato non più proponibile e rinnovarsi in un..Partito. Non ci sono soluzioni se vuoi fare ..politica. Il MoVimento votato e voluto da milioni di cittadini non è più una società privata. La prossima volta che verrete convocati dal Presidente della Repubblica ( un altro) ci deve essere un segretario del Partito MoVimento.
P.S.
Adesso tutti a Parma la terra promessa, vero Tommy?