martedì 3 marzo 2015

La trincea del Pd

Sabato pomeriggio a Novafeltria si è riunito un convegno, per amministratori e cittadini, dal tema: Fusione dei Comuni della Valmarecchia. L’incontro ha avuto come cornice la scuola superiore “Tonino Guerra” e al termine gli studenti, dell’indirizzo Enogastronomico, hanno predisposto anche un aperitivo con varie degustazioni … cosa che l’Ex Consigliere Regionale Marco Lombardi ha molto gradito (vediamo chi la capisce). Quello che ci preme però non è sottolineare gli appetiti del miglior cliente del Novecento, ma la pattuglia Demokrat schierata al completo, manco fosse l’anniversario dell’invenzione del vitalizio. Petitti, Arlotti, Pruccoli, Rossi, c’erano proprio tutti, ci si sarebbe aspettati di vedere da un momento all’altro anche Bonaccini, ma vallo a strappare alle TV. Il motivo dell’affollamento, che a me personalmente ha provocato un sentimento misto tra narcolessia e perdita di fiducia nell’umanità, è stato per i più di un’ovvietà disarmante. L’Unione del Comuni, quella sì promossa dal PD, è fallita miseramente, ora che comitati di cittadini hanno fatto piani di Fusione è necessario metterci un bel cappello sopra. Già visto, ma a questo punto molto necessario data anche la vertiginosa caduta di iscritti.Come si difende l’avamposto Rosso (stinto)? Gli interventi del plotone Demokrat volevano banalmente far passare la spinta all’Unione come lavoro propedeutico alla Fusione, salvo poi fare a meno di spiegare come mai non vi sia un progetto chiaro da presentare alla cittadinanza. Quanti devono essere questi comuni da fondere? Tre, Quattro, Sei , Dieci? Quanti? La teoria di alta scuola politica di Tiziano Arlotti, “Piuttost che nient l’è mei piuttost” (l’ha detto veramente), ha lasciato perplessi molti. Tra quelli che hanno storto la bocca i ragazzi del Movimento 5 Stelle della Valmarecchia, che hanno già sperimentato una fusione (quella dei Meetup) propedeutica ad unire gli sforzi per un obbiettivo, promuovere la fusione solo dei Comuni dell’Alta Valle, più simili per tradizione, cultura ed economie. Altra precisazione è arrivata dalla Consigliera Elena Vannoni, di Novafeltria, secondo la quale l’inclusione di Comuni troppo grossi e dalle aspettative diverse potrebbe spostare indebitamente l’asse del potere. Proprio un lavoro da PD. Chi vi scrive ha trovato patetica la propaganda, recitata peraltro ad amministratori del Partito Democratico, prospettante la Fusione come un “successo” accomunabile a quello delle Aree Vaste, che poi sarebbe proprio questo il pericolo. Se fanno le cose bene come nella Sanità c’è da cominciare a pregare. Come al solito poche idee, ma molto confuse. Una su tutte: Municipi al posto dei Comuni mantenendo praticamente le stesse funzioni e dunque lo stesso personale. Praticamente un trucchetto per aggirare il patto di stabilità e null’altro.
 P.S. La Petitti, che ormai ha cambiato più posti di un lavoratore interinale (con retribuzione decisamente diversa), è stata estremamente vacua. Se si cambia troppo spesso letto si perde il sonno, chissà cosa si perde invece cambiando troppo spesso le poltrone. 
 @DadoCardone
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