lunedì 21 novembre 2016

L'Immagine

Tanti albergatori riminesi hanno messo a disposizione le proprie strutture ricettive, per l’accoglimento dei migranti, e questo ha suscitato le recenti critiche delle loro associazioni. Lamentano un danno all'immagine turistica di Rimini, di non fare riqualificazione della propria offerta, preferendo sfruttare quello che è definito il "business" dell'immigrazione. Non credo vi siano in ballo lauti guadagni da parte di chi aderisce all’iniziativa; anzi, con buona probabilità, qualche danno materiale alla struttura lo potrà subire. Questo rende l’idea di come sia ridotto il sistema turistico riminese, di cui già da decenni è cambiata la qualità dell’utenza in una città dove la criminalità opera tradizionalmente. Solo adesso in questa circostanza si scopre il danno di immagine? Il fenomeno si è svolto in progressione; prima le canoniche stagioni d’oro con la clientela tradizionale, i cui proventi bastavano ed avanzavano per svernare. Poi l’apertura alle gite scolastiche in primavera e ai gruppi di anziani in autunno, ed ora i migranti. Paradossalmente si potrà dire che qualcuno realizzerà il sogno di far lavorare la propria attività anche d’inverno, cosa che nemmeno la Fiera e l’Aeroporto ci sono riusciti. Oppure dato che i nuovi ospiti vengono da lontano, sarà un’occasione per fare conoscere Rimini nel mondo. 
S. De Vita