venerdì 22 giugno 2018

Venne

Allora una volta venne a Rimini l'attuale Presidente dell'assemblea legislativa della Romagna-Emilia, Simonetta Saliera, a parlare di acqua e argomenti correlati, assieme a un nutrito parterre di relatori e con sponsor il padrone della nostra acqua: Hera spa. E c'erano persone competenti in materia, politici etc., fra cui... adesso non mi ricordo come si chiama quel bassetto pallido che fa i programmi sulla terza rete rai, il geologo ... quello del cnr che faceva i programmi anche con la Colò che si diceva ci fosse del tenero fra i due, vabbé non mi viene il nome ma ci siamo capiti credo, comunque non è questo l'aspetto importante. Dunque in quella circostanza il geologo-divulgatore fa l'assist a Hera e dice che comunque l'acqua dev'essere, come si dice "captata", controllata, etc., quindi a dire di questo piccolo geologo della tv griffato cnr, l'acqua non avrebbe potuto essere gratis. Al che io che ero presentr ci rimango, perché si dice sempre che l'acqua è un bene pubblico, no acqua no vita no party etc. etc. etc. Ma il peggio di questo incontro con tema "acqua" doveva ancora venire: infatti a certo punto parlò la Saliera e disse queste parole dal colore oscuro ossia equivoco: "noi-non-siamo-una-regione-come-le-altre...", e ne conservo ancora la registrazione tanto fui basito. E non ho difficoltà a dire che quando ripenso alla espressione verbale di quello che albergava nell'encefalo della Saliera sulla Regione ancora mi si raggela il sangue: per un separatista-autonomista, riminese da 15 generazioni almeno (come dimostra l'albero genealogico che ho fatto fare... da quelli col pc per strada e che ho incorniciato), quelle parole furono sconvolgernti e ancora tremo a pensarci, ooooh perdio, se poteste vedermi mentre scrivo queste righe. Apro e chiudo un inciso. La Saliera è in politica e solo in politica da almeno 30 anni passando da una poltrona all'altra, diplomata liceale in quel di Pianoro, come poi sono quasi tutti quelli che approdano in regione del Pd: bolognesi o modenesi in questo tacito, sottaciuto, non noto ai cittadini "duomvirato" che si realizza in Regione: militanti Pd che da uno dei mille paeselli della provincia emiliana dopo aver occupato tutte le cariche dalla maggiore età fino alla pensione in quota PCI - PdS - DS - Pd approdano in Regione. La Saliera tra l'altro, ex comunista PCI, è stata designata fra gli elettori che esprimono le Regioni e ha votato si suppone l'ex dc Mattarella, chiamando poi ancora i colleghi del Pd in Consiglio "compagni" dunque quando si dice la coerenza. Tornando alla questione che volevo discutere, per fare due chiacchiere da bar, ora va avanti il processo di semi-autonomia della Romagna-Emilia, anche se questo Consiglio vista la defezione degli elettori ultime consultazioni regionali, questa Giunta, questo Presidente sarebbero ben poco legittimati a prendere iniziative di questo tipo, più opportuno sarebbe stato limitarsi all'ordinaria amministrazione con il 30% circa di votanti etc., e va avanti anche con il nuovo governo parrebbe. Io non conosco nel dettaglio la questione perché non ho mai letto le carte di quello che bolle in pentola e che vorrebbero fare a Bologna a legislatura ormai in scadenza last minute, ma mi auguro che la neo ministra blocchi tutto. Se noi che già siamo dal 1970 una "pertinenza" bolognese, in quanto dal 1970 in avanti con un crescendo costante, Bologna ha preso a darci (si fa per dire perché col dare, prende) a darci tutto dall'acqua citata con Hera, dai rifiuti con Hera, dal latte con Granarolo, nostra centrale soppressa, dal cibo in genere con le due cooperative di supermercati, all'università col campus, dalla sanità che non è più Rimini-Nord ma tutto si decide in regione, al trasporto pubblico... tutto di tutto si decide in Regione. E badate, al netto dell'eccidio di Santa Giustina che in veste di storico di natali antifascisti non posso ignorare anche se parliamo di fatti molto lontani e di poco interesse oggi, del mio separatismo, nulla ho evidentemente con gli amici bolognesi che sono simpatici e amabilissimi ed è una città in cui ho vissuto e che ben conosco ma con la politica che depaupera il nostro territorio, ci tarpa, ci spreme, ci comanda e anche turisticamente siamo ingabbiati dalla Regione, altrimenti avremmo avuto un'altra storia. Negli ultimi 40 anni saremmo esplosi turisticamente sulla scena mondiale come era nell'ordine delle cose, quando il turismo è diventato di massa e i voli a bassissimo costo: tutto questo non è avvenuto, il grattacielo che avrebbe dovuto presagire chissà quelli di Dubai è rimasto UNO appunto "il" (oltre essere orrendo a vedersi); tante altre cose ci sarebbero da dire ma speriamo che il nuovo governo stoppi almeno questa operazione anche se il mio sogno nel cassetto e guardate sono molto franco in tal senso, sarebbe o la Regione Autonoma delle Romagne o la città a statuto speciale di Rimini e provincia per tagliare ogni legame con le sanguisughe e i parùn sul Reno. 
M. A. S.