massimo lugaresi
venerdì 18 luglio 2025
Grande Annuncio
Pur di mantenere in vita l'Europa della Ursula, continuare ad onorare Mario Draghi e la sua inesauribile voglia di primeggiare, senza concorso pubblico, solo con chiamate ad personam, suggerite a Davos, siamo disposti a barattare sanità, scuola, servizi sociali e moltiplicare il nostro montante debito, per Riarmarci, dopo le figuracce nella neve russa o nel caldo africano. Il governo Meloni, con l'espressione che richiama gli anni bui, si accoda ai voleri ondivaghi, quasi mestruali del padrone americano che non vuole però misurarsi con la forza militare e nucleare dello stesso peso. Il drago cinese è inarrivabile e le sboronate del Tycoon lo confermano. Sembra una di quelle cene che dovrebbero essere divise, invece, maleducatamente, paghi tutto, da solo. Ci dobbiamo abituare, è la volontà della stragrande maggioranza degli states, stufa di pagare per tutti ed ansiosa di ritirarsi nei larghi confini, per costruire la Great America. Il partito democratico soffre gli stessi problemi in tutto il mondo, da noi moltiplicati, con alcune rare eccezioni, dovute allo spessore del leader locale. Il Grande Annuncio: l'accordo sulle armi americane in Ucraina ed il penultimatum di Trump a Putin. Così Linkiesta piomba nel buio, dopo lo spegnimento delle luci di Davos. Trump invierà a Kyjiv missili a corto e medio raggio, sistemi Patriot e munizioni. Il presidente degli Stati Uniti ha poi minacciato il Cremlino: se il presidente russo non accetterà un accordo di pace entro cinquanta giorni, Washington risponderà con dazi al cento per cento e sanzioni secondarie. Il passato non ha insegnato niente, hanno gettato la Russia nelle mani cinesi, consolidando il Brics degli undici paesi in enorme sviluppo. Il tentativo di allarmare l'occidente prevedendo paesaggi di morte ed aggressioni russe ha stufato, paga solo la destra.