sabato 5 gennaio 2013
I Pianti di Bertino
Dure, violente le esternazioni di Astolfi, minaccia sfracelli, contestando le modalità delle primarie riminesi. Ci sorge una domanda spontanea: cosa c'entra Bertino con il Pidi? Ha sciolto, senza dircelo, il suo gruppo consiliare, un derivato politico della furbetta lista degli amanti di Rimini? Non vorremmo pensare che tutto il casino giornalistico sia dovuto al fatto che Biagini, a dispetto dei suoi sms, sia arrivato buon ultimo? Perchè non si è lamentato per avere come gruppo consiliare di stretta osservanza gnassiana un delegato? Non fateci dire cose che sappiamo, non ci sembra, così come è stata posta, una questione politica, ma un'altra ragione (sono tante) per indurre a sane dimissioni sabbiose. Comunque a prescindere dai fatti familiari, Bertino è l'ultima persona nel variegato mondo democrat che può avanzare anche velate critiche. I candidati li ha scelti l'Apparato, così come i delegati per l'inutile tavolo di giunta. La pantomima era avvenuta anche alle precedenti primarie, con Bersani scontato vincitore per almeno due evidenti ragioni: 1) applicare un sistema complesso per votare.
2) preparare pochi seggi per creare difficoltà ai votanti, favorendo le truppe cammellate.
Se volete una tesi esplicativa su cosa intendiamo come Apparato basta osservare la fulgida carriera della Petitti, la Marchioni dell'altro seminario. Senza alcuna esperienza o qualifica professionale od un misero passato nel pidi, ha solo badato la casa delle donne, viene candidata in consiglio comunale, per non correre rischi viene soccorsa nell'unico quartiere ancora a prova Bernabè. Hanno eletto Gobbi, per lei è stata una passeggiata. Il contesto protetto continua, segretario comunale poi federale ed ..onorevole. Francamente tra lei e Biagini, in un gara al massimo ribasso esiste una bella differenza. Nessuno ricorda interventi memorabili, parole di velata critica sul disastro precedente ed il default odierno, l'impresa più fortunata è stata una passeggiata elettorale, immortalata, stretta a Bersani. La Moretti farà più strada. Nella carica mantenuta, di segretario provinciale è riuscita a dare il meglio bruciando una parlamentare uscente per mettersi al suo posto. In un partito (serio), la signorina segretaria, avrebbe dovuto fare una relazione sul lavoro svolto in parlamento, se positivo, appoggiarla in prima persona, chiudendo quel demagogico populismo da cinque euro che sono le primarie d'apparato. La chiudiamo qui, la stessa procedura doveva valere anche per Arlotti, partendo dalle sue grosse responsabilità in seno alla Giunta Ravaioli. Come si può criticare quell'infausto passato e premiare i veri responsabili in parlamento e regione? Esiste una categoria di fortunati candidabili a tutto? E non volete votare il MoVimento?