Questa nota è per esprimere, tra una festa e l'altra, la mia preoccupazione per il sistema fognario della Città di Rimini. Stride, nelle mie osservazioni, il contrasto tra i messaggi rassicuranti di questa Amministrazione e la gravità, a tutti i livelli, della problematica che è ben lungi dall'avere un piano di soluzione. Se un piano esiste dovrebbe essere presentato seriamente alla cittadinanza tutta e non fatto intendere tra le righe dei quotidiani.
Attualmente le fogne sono un pericolo per la balneazione, un pericolo per la sicurezza ed un'altra incombenza gestionale che l'attuale Giunta, secondo me, non è in grado di affrontare. Tutti i giorni sentiamo parlare di milioni di euro dedicati al problema. 80, 36, 60, ma tutto quello che è stato messo in campo è il potenziamento di un sistema sbagliato fin dal concepimento, perchè farsi nemica la forza di gravità per portare l'acqua a monte non è stato certo un colpo di genio.
Per quanto riguarda la sicurezza ancora nessuno è stato in grado di rispondere alla semplice domanda che in molti hanno posto: se le paratie a mare fossero state aperte prima dell'inizio della pioggia gli effetti sarebbero stati devastanti come sono stati? Perchè... se aprire gli sforatori è totalmente inutile i riminesi devono saperlo onde prendere le dovute contromisure per il prossimo "imprevedibile" evento, che, proprio perchè imprevedibile, potrebbe verificarsi anche domani. Se, al contrario gli sforatori possono lenire l'effetto degli eventi metereologici straordinari, la soluzione prospettata, ossia la chiusura di tutti e 11 gli sforatori, dovrebbe prevedere uno sfogo superiore che non sia il semplice potenziamento di un depuratore a monte.
Il tema della capacità di questa Giunta di gestire il problema non mi preoccupa di meno, in quanto, per quello che abbiamo potuto osservare, tutto viene passato tramite il filtro della soddisfazione dell'interesse politico. Mentre sui giornali si proclamano interventi dal Governo, a cui il Partito Democratico ha dato un grosso contribuito nell'inefficacia, l'unica copertura di cui l'On. Emma Petitti può garantire è quella del suo compagno. Tonino Bernabè, novello presidente di Romagna Acque, ci farà il dono di aumentare la tariffa dell'acqua dal 2014 e non di poco, in modo che i cittadini di tutta la Provincia possano pagare per le fogne di Rimini.
Prima che qualcuno possa egoisticamente affermare che almeno così il problema delle fogne sarebbe risolto, rifletta sulla destinazione dei 60 milioni di euro che si conta di ricavare da questo aumento del costo di un bene pubblico. Le mani che gestiranno questa nuova entrata saranno sempre le stesse, ossia quelle della pessima gestione di Aeradria, dell'ottusità nei confronti del TRC, quelle dei Palacongressi inutili e quelle che preferiscono disinnescare i cittadini con i tavoli tecnici. Fin'ora l'unica abilità che sembra essere stata dimostrata è quella delle feste, ma siamo sinceri... portare della gente a Rimini la prima settimana di luglio non mi sembra una gran prova.
Qui tutti continuano a dire di stare tranquilli che l'acqua è calma, ma l'acqua cheta distrugge i ponti.
Davide Sciacallo Cardone