lunedì 5 maggio 2014

Caro Zobeta

Caro Zobeta, vedo che anche lei è vittima del ventennio berlusconiano dell’ apparire. Si consoli, però: milioni di italiani sono nelle sue stesse condizioni ma, ahinoi, con il loro voto dato sulla simpatia e sull'immagine, condizionano la vita del Paese. Gnassi figlio del popolo o Gnassi fighetto da aperitivo, poco dovrebbe importarci. Se il chirurgo che la deve operare frequenta il circolo degli scacchi o il dopolavoro ferroviario, a lei cambia qualcosa? Così dovrebbe essere per i politici, anche quelli nostrani. Chiediamo loro di essere dei buoni amministratori della città e non sapienti gestori della loro immagine. Dal crac di Aeradria alla svendita del Palas, dalla confusione urbanistica all’immobilismo economico, sono troppi i disastri amministrativi di Rimini per occuparsi delle abitudini alimentari del sindaco. Ci può far piacere sapere che Gnassi sia capace di stare con persone di ogni classe sociale, ma noi non abbocchiamo: non lo giudicheremo per come avrà curato la sua immagine, ma per come sarà Rimini alla fine del suo mandato.
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