Senti chi parla
Se non fosse per il fatto che la situazione in cui viviamo è veramente così difficile, e, aggiungiamo, rischiosa, le dichiarazioni delle forze politiche locali, che leggiamo sulle pagine dei giornali, farebbero sbellicare dalle risate. Siamo in ambito locale, è vero, ma non è possibile astrarsi completamente dalle politiche che i partiti hanno attuato ai livelli superiori, regionali e nazionali. Lasciamo perdere il PD, diventato (in barba a tanti suoi elettori che continuano a illudersi come amanti traditi e nonostante fiduciosi), una società d’affari, un appaltatore di cantieri vari, un apparato di potere, un restauratore alla Metternich nei confronti delle istanze di giustizia sociale ed economica dei cittadini. PD complice delle politiche europee che stanno distruggendo l’Italia. Lasciamo perdere il partito di Berlusconi, una fabbrica efficiente di leggi ad personam. Ma quelli che oggi si definiscono la Sinistra, come fanno ad appoggiare questo PD? A che cosa hanno abdicato in tutti questi anni in Italia? Su che pianeta vivono? Con quale coraggio PD e PDL litigano negli ambiti locali mentre sono alleati al governo?? Con quale coerenza parlano oggi di ambiente, lavoro, rilancio economico, quando sono stati loro stessi a trascinarci nella crisi attuale? Con quale coscienza un gruppo che si definisce ci.vi.co accetta come alleato Forza Italia, i cui esponenti a livello nazionale hanno votato le peggio leggi berlusconiane?
A chi replica che bisogna restare nell’ambito locale, ricordiamo che, a differenza del M5S, nei partiti non si discute ma si obbedisce al direttivo centrale. E questi ora nei loro programmi parlano di partecipazione? Gli esponenti locali dei partiti sono le frange di un sistema che premia con carriera politica e lauti stipendi i fedeli alla linea. La differenza fra PD e PDL, magari mascherati da lista civica, riguarda CHI detiene il potere, non lo smantellamento del SISTEMA di potere.