Da questa mattina si combatte duramente a Slavjansk. In questa oscura cittadina del sud-est ucraino, si deciderà probabilmente un bel pezzo di Storia della prossima Europa. I “nazisti buoni” di Pravy Sektor con l’aiuto dell’esercito ucraino stanno attaccando in forze dopo aver avuto l’ok dell’ “amico americano” e dei vertici di Bruxelles. Tuttavia la partita non sembra così facile. Martedì scorso quando la Banca europea ha reso noto lo scenario degli stress test per le banche ha prefigurato uno scenario da incubo. Borse a –50%, tassi di interesse raddoppiati, disoccupazione al 70%. Se gli eurocrati che ormai ci governano senza scampo hanno lanciato questo scenario evidentemente sanno benissimo cosa intendono fare e cosa succederà. Fino al 25 maggio ovviamente cercheranno di minimizzare anche se i Pravy Sektor ucraini in questo senso non li aiutano molto. Dopo il 25 maggio è probabile che lo scenario da incubo si materializzi nello scenario neomalthusiano profetizzato da anni dai guru americani. Ci tornano in mente le parole del Cancelliere di vari anni fa sul non dimenticato “RiminiPolitica”. Parole da noi ripetute anche qualche settimana fa su questa testata. “Le luci si stanno spegnendo sull’Europa e, in vita nostra, non le vedremo riaccendersi.
Woland
P.S. Caro Woland, in effetti, temiamo tu possa avere ragione. In fondo cent’anni fa Serajevo non era molto più conosciuta di Slavjansk.