mercoledì 4 marzo 2015
Alternativa ...LIbera
Ho letto un'interessante articolo di Paolo Becchi, una volta ascoltato consigliere del Blog di governo a 5 Stelle. Mentre il M5S sta organizzandosi in vista delle prossime elezioni regionali, usando sempre il metodo della lotteria sul web, la fronda dei dissidenti esce allo scoperto (?) incontrandosi in assemblea costituente a Firenze, al Palaffari, per iniziativa anche dei deputati di Alternativa Libera. Il primo di questi incontri, avvenne, tanto tempo fa a Rimini, poi a Parma dal sindaco diventato famoso per il fallimento della società di calcio, non per la chiusura dell'inceneritore ed adesso a Firenze. Anche la presunta opposizione è ambulante come i consensi della fortunata invenzione politico-commerciale. In Italia le cose serie dopo qualche tempo scadono nel renzismo. Probabilmente si cercherà di far passare inosservata la notizia o, al più, la si utilizzerà per gettare fango sui "dissidenti", facendo di ogni erba un fascio. A dire il vero in molti casi ci sono riusciti da soli, con la pietosa pantomima sulle diarie. Le più furbe sono quelle che si limitano alle visite enogastronomiche di interessanti grotte sanitarie. Becchi che sicuramente ha molte più notizie del sottoscritto, limitate ad una frequentazione locale, afferma che i fuoriusciti dal M5S hanno, in questi mesi, tentato strade e progetti diversi. Alla Camera, sono stati 18 i parlamentari che hanno abbandonato il gruppo: 10 di loro hanno fondato Alternativa libera, forza di opposizione al governo, mentre altri si sono iscritti a Sel (1), Pli (1) o al gruppo misto (6). Al Senato, dei 17 fuoriusciti la maggioranza è passata nel limbo del gruppo misto (10), altri sono passati all’opposizione al governo Renzi (4), mentre altri ancora si sono allineati con le posizioni della maggioranza parlamentare (3). Dalle sue statistiche dell'abbandono scolastico, si desume che una diaspora di queste dimensioni non c'è mai stata. Nemmeno adesso che il Pd è iscritto all'ambasciata israeliana. Si lancia in previsioni elettorali sulle prossime regionali, non confermate però dall'inossidabile Ghinelli e pensa che l'emorragia sia destinata a continuare. L’ultima uscita dal recinto, quella più consistente, è avvenuta nel segno della contestazione verso il modo sempre più verticistico con cui è guidato il movimento e contro la sua trasformazione in partito politico (?) in versione correntizia, con la nomina di un direttorio e l’incoronazione di..Di Maio. Non sono d'accordo su quest'ultimo passaggio. Il Movimento è nato antipartitico. L'assunzione, miracolosa di 163 dipendenti ha sconvolto la gerarchia imperante. Arrivare a scopiazzare un partito di vecchia memoria con un direttorio quasi cencelliano è stato un colpo mortale alle speranze dei pochi che ancora ci credevano. Quelli che rimangono o sono statisticamente ingenui fino a rasentare la stupidità o..ci campano. Non si esce da questa pur veloce rappresentazione. Il MoVimento non si cambia. Farne un altro leggermente più..democratico sarebbe perfino peggio. E' andata così, i partiti sono migliorabili, alle volte detestabili, ma insostituibili. Occorre farne uno migliore che riconosca almeno la ..Palestina.