lunedì 2 marzo 2015

L'Erede

Quanti anni sono passati da quando Nanni Moretti presentò Al Tempo che Fa nel Pd il famoso film "Il Caimano"? Non c'è bisogno di ricordare chi era l'alligatore e nemmeno i girotondi fiorentini o gli indignati dipinti di viola che si scatenarono nelle piazze. Ma c'è un atto che anticipa meglio di tante inutili espressioni il Patto del Nazareno. Cinque anni fa, un quasi sconosciuto Matteo Renzi andò ad omaggiare il suo scopritore: il talent "boy" scout Berlusconi, nella sua reggia di Arcore. Fu uno scandalo. Repubblica emise, dalla cancelleria privata, una serie di avvisi di garanzia politica. Il Pd non avrebbe mai inciuciato con questo personaggio sul quale abbiamo edificato le nostre imprese giornalistiche ed editoriali. Decine di improvvisati scrittori hanno fatto fortuna descrivendo le origini ed i vizi del personaggio. Rimane però ancora leggermente insoluta la madre di tutti gli scandali politici: il conflitto d'interessi. Siamo arrivati al punto che, alla luce di un'Opa, vuole comperare una quota rilevante delle ..reti televisive chiamate RaiWay. Nel nostro piccolo mondo riminese, nel quale non ci facciamo mancare niente, abbiamo fatto scuola vendendo a prezzi... quelle del gas. Renzi ha furtivamente festeggiato la sua prima candelina governativa. Eppure sembra ci sia da sempre. Un anno di governo ma tredici mesi di Patto del Nazareno. Ha abolito l'art 18, regalato 80 euro, mentre il fisco ne richiede ai cittadini anche gli interessi, sancito la responsabilità civile dei magistrati, abbassato le tasse alla classe media anziché agli incapienti, promosso una nuova legge elettorale che accentra ogni potere sul Presidente del Consiglio e, non bastasse, sta modificando quella che un tempo era l'intoccabile "Costituzione più bella del mondo". Manca il Ponte sullo Stretto e poi il programma di Gelli&Berlusconi è stato finalmente onorato. Si deve essere accorto anche PIgi Bersani che qualcosa non torna nel suo partito. A dire il vero la prima a prendere una decisione è stata la Boldrinova. Si è candidata alle primarie del 3%. La quota che ottimisticamente verrà data alla corrente dei vendoliani. Per il momento Renzi non corre rischi. Sono pochissimi nel Pd gli interruttori volontari della gravidanza legislativa, un piacere che dura cinque anni. Significa la certezza di incassare almeno un milione in euro. Del 30% del M5S emigrato in altri lidi meno burrascosi e più pescosi non parlo. Aspetto sempre la relazione dell'incontro di Affronte con i "vongolari" di Rimini. Lo hanno assunto a loro patrono, mi piacerebbe sapere perchè. Mi volete fare credere che la soluzione sia uno "studio" per capire la ragione della moria delle poveracce da..piccole? Berlusconi, nel frattempo, è tornato pure a fare l'imprenditore con la grinta e il piglio di un tempo. Mediaset Premium che soffia i diritti della Champions League a Sky, il Milan che annuncia la costruzione del suo stadio di proprietà, Ei Towers che vuole comprarsi i ripetitori di Rai Way, Mondadori che si prende Rizzoli. Qualche anno fa sarebbe bastata una di queste ultime due operazioni a scatenare leader, intellettuali, giornali di riferimento e movimenti di sinistra. Renzi e Berlusconi. Il primo ha lanciato la vera Opa non ostile ai resti del Banana, se li è portati a casa addomesticati da anni di padronato. Il secondo, ha visto il realizzarsi di gran parte del suo programma personale. Le sue imprese sono sotto tutela governativa, pronte per essere vendute come il Milan, assieme al necessario progetto dello stadio. Non sarebbe mai riuscito nemmeno quando aveva la maggioranza degli italiani con lui. Le finti liti sul Quirinale, la presunta fine del Patto, qualche articolo dei giornali di casa, sono dribbling alla Menez. Dei popoli viola, arancione, arcobaleno ci sono rimasti Bersani, Cuperlo, Cofferati, Fassina, Civati. Grillo&Casaleggio, accompagnati dalla bimba siciliana, hanno ringraziato Mattarella di non averli..insultati.