lunedì 25 dicembre 2017
Gli Auguri ..non bastano
Uso per pigrizia gemellare, alternata a momenti sempre più brevi di frenetico attivismo (sbagliato) gli auguri natalizi che dovrebbero comprendere anche quelli di un fine anno migliore. Bugie, speranze che non costano niente. Il Paese dopo la cura triennale del bulletto è allo sfascio. Andiamo in Libia a prendere, in business class, 10 mila finti profughi per sostenere l'accordo elettorale con la Cei. Mattarella chiude il Parlamento. Non se ne accorgerà nessuno, solo la Franchini aumenterà i suoi messaggi disperati per una candidatura che (forse) le spetterebbe. Molto migliore di quella mai vista e sentita dopo la (finta) sparizione di Cardone. Nel mio osservatorio personale ho memorizzato gli articoli del markettaggio piddino. Giornali "neri" si sono prostrati per omaggiare esponenti politici una volta definiti perfino cannibali dell'infanzia. Ho letto uno (forse) degli ultimi elzeviri che il Direttore del Carlino ha preparato per il Natale di Gnassi, inteso come sindaco in scadenza più politica che temporale. Secondo il giornalista dirimpettaio, non per caso, con la fine di un anno schifoso, infestato da scandali di ogni genere e confessione, a Rimini (Lui) ci avrebbe proposto una sfida. La tenzone sarebbe composta da lavori più vecchi del sottoscritto, già nell'elenco di Ceccaroni, ma (sembra) terminati per consunzione dall'attuale sindaco. Il prossimo non avrà niente da fare se non acquistare alberi di Natale con le radici, meglio finti, come la festa. L'elenco è da Rinascimento Riminese, per esaudire il composto linguaggio gnassiano: Teatro Galli, Fulgor, CastelSismondo e...Passerelle da ristoranti. C'era un sindaco, amico d'infanzia, che dalla sua finestra (dicevano) osservava solo quello che succedeva nel Centro Storico. Adesso la visione è più ampia: arriva al Borgo ex Tiberio.