mercoledì 5 giugno 2013

Di Legno

Grillo è ritornato il magnifico politico che ha portato otto milioni di cittadini al MoVimento. Era rimasto impantanato dal sistema che vuole giustamente abbattere. L'opposizione più pericolosa, subdola, qualche volta perfino intelligente è stata quella mediatica. Giornali e televisioni del Vedro di regime si sono accaniti e divertiti nella caccia senza regole al grillino, preferibilmente morto. La rimonta è cominciata grazie all'ultima stronzata della casta. Il parto del miserando progetto di legge che finge di cancellare il finanziamento pubblico sotto forma di rimborsi elettorali, è stato un errore che pagheranno caro. Non a caso i sondaggi, pubblicati con mille cautele, danno dopo tanti mesi il MoVimento in crescita. Certo il partito dell'astensione volontaria senza premi di maggioranza detiene oltre la metà dei cittadini non votanti. Beppe pubblica un questionario sul suo blog per stilare la classifica delle reti, dei tg e dei giornalisti meno imparziali per aggiudicare il Microfono di Legno. Grillo attacca stampa e televisioni. Telecamere cacciate dai suoi comizi, giornalisti più spregevoli dei politici. Il canale televisivo più fazioso è Rete4 (36% dei voti), che si aggiudica anche la palma del direttore di Tg meno imparziale, Giovanni Toti, con il 38%. Mentre il conduttore di talk show più schierato è Bruno Vespa (25,5%). L'Italia è al 69esimo posto nella classifica della libertà di informazione secondo il rapporto del 2013 di Freedom House, un paese giudicato semi libero ma tutto in default. Ci precedono Ghana, Nauru, Papua New Guinea, São Tomè e Príncipe, Isole Solomon, Samoa, Tonga, Namibia e Guyana. Le televisioni, continua Grillo, influenzano il giudizio degli italiani più di qualunque altro media, i giornali sono infatti poco diffusi da noi sia come numero assoluto, sia in relazione alle altre nazioni europee, quelli riminesi sono forse i peggiori. Per un ovvio sillogismo quindi, se l'informazione in italia è manipolata, filtrata, schierata, adulterata, la massima responsabilità è delle televisioni e di chi ne fa parte. La scoperta dell'acqua calda, tre canali nazionali sono di proprietà di Berlusconi in palese conflitto di interessi in quanto concessionario e gli altri tre dei partiti che li usano per la loro propaganda. I cittadini non sono liberi. Riccardo Nuti prenderà il posto di Roberta Lombardi. Lo stesso avverrà a breve a Palazzo Madama, dove l'assemblea dei senatori designerà il successore di Vito Crimi. Sono stati momenti durissimi quelli iniziali, personaggi normalissimi sono diventati delle gradevoli eccezioni in mezzo ad un dilettantismo esasperato dalle diarie. Un abbraccio mortale che ha fatto presagire un scomparsa più veloce del successo. I pericoli non sono spariti, però si avverte una migliore consapevolezza nell'affrontare il dibattito. Alla fine la pochezza morale dei tanti politici di lungo corso viene alla luce. Non riusciranno a mettere il silenziatore alle tante iniziative parlamentari depositate. Inizia forse il cammino virtuoso. E' inutile fare sedute terapeutiche sul passato recente, il successo migliore per il MoVimento e per la sua forza debole organizzativa non contemplava un clamoroso 25%. Gli italiani lo hanno premiato, occorre ricambiare. Hanno beccato Giovanardi fuori dal banco, con qualcuno che suonava per lui. Era andato in discoteca.