domenica 2 giugno 2013
Tre Mesi
Ancora una volta formuliamo la solita domanda: questa famosa privatizzazione in cosa consiste?
Per capire il senso, se il senso non ce l'ha, come canta Vasco, abbiamo perso tre mesi rincorrendo un concordato che la legge vietava. Poi si è parlato in termini trionfalistici di privati disposti a gestire il Fellini, perdendo altro tempo.
La nostra speranza è che l'aeroporto venga salvato, siamo però anticamente scettici che voi possiate interpretare la duplice parte degli affossatori e salvatori. State giocando a proteggere i culetti sulle poltrone, sembra un successo fino adesso, la latitudine riminese e consuetudini ormai diventate leggi ci permettono di dire che non correte eccessivi pericoli. L'ultima proposta creativa è stata messa in piedi dagli stessi creditori, non ne abbiamo mai trovato di così docili, sembra quasi che dispiaccia loro richiedervi i soldi. Un lettore birichino ma legale ci ha detto che forse è meglio mantenere un credito che scrivere una insolvenza. Gli abbiamo dato ragione. L'ingresso di S.Marino poi deve essere meglio spiegato, fino a quando sono operai o lavoratori ad avere una doppia imposizione può anche essere accettabile, in questo caso si parla di terra franca. Abbiamo già dato. Riportiamo i dubbi con la stessa pochezza che i giornali usano, alcuni da fogli della dura opposizione si sono trasformati in edizioni quotidiane dell'Arengo, ma tutti Piccari dei grillini. Abbiamo il sospetto che il Piano Industriale diventi di Fabbricazione. Lo scalo pomposamente dedicato al Maestro, farà la fine della famosa casa che non gli abbiamo mai donato. Per fortuna abbiamo Taglianastri che ferma il cemento, quello del Palas e Fellini è Zona Franca