Sembra un film dell’Orrore, invece è una barzelletta, una di quelle che non sai bene perchè ridi e poi ti rimane l’amaro in bocca. La storia per intero la conosce qualcuno, ma la maggior parte dei riminesi ignora perché un altro scheletro nell’armadio dell’urbanistica riminese sta per diventare una presenza solida e perenne.
Quello che si sa, perlomeno per sentito dire, è che Damerini, il proprietario del Titanic, ha portato all’infinito una contestazione sull’entità dell’affitto da pagare, per quella che sarebbe dovuta essere la Nuova Questura. Questa potrebbe essere addirittura la verità, non fosse altro che ne è solo una parte. Già perché gli attori in campo sono diversi, tutti devono avere presumibilmente qualcosa e nessuno fa un passo indietro affinché il problema si risolva.
C’è la Polizia, che ormai ha dichiarato, a sigle sindacali riunite, di non volerne sapere più niente, perché esasperata e perché sta lavorando in condizioni logisticamente e umanamente limitanti da troppo tempo. C’è il Ministero degli Interni disposto a pagare circa 900.000 € all’anno di affitto, contro i 3 milioni richiesti in origine. C’è la Banca delle Marche creditrice di 25 milioni di Euro. C’è il Comune di Rimini che deve avere più o meno 6 milioni di IMU e per cui ci sono ricorsi che vanno dal TAR al Consiglio di Stato, per poi tornare al TAR, rilevata la mancanza della firma del Presidente del Tribunale. A dirla tutta c’è anche un’operazione immobiliare dai contorni un po’ incerti, in perfetto stile riminese.
C’è infine un liquidatore, Guerrino Mosconi, che in una conferenza stampa ha chiarito quali sono i passaggi per cui la soluzione potrebbe essere a portata di mano, se ci fosse la volontà di mettersi seduti ad un tavolo di contrattazione (vera, non come quelli della Visintin che i teleriscaldati stanno cercando a “Chi l’ha Visto”).
Mosconi ha affermato, peraltro di fronte ad un cospicuo numero di appartenenti alle forze dell’ordine, che sarebbe disposto, nella sua qualità di liquidatore, ad affittare la Questura ad 1 € se questo fosse utile a risolvere il problema. Cosa manca? Manca un debito di 25 milioni di Euro ed altri 5 o 6 necessari per rimettere a posto la struttura che, nel frattempo, è diventata pascolo di ladri e vario tipo di umanità per lo più dedita alla devastazione. Questo, secondo il modesto parere di chi scrive, non sono certo un giurista, fa del Comune non solo un creditore, ma anche uno dei responsabili del deperimento del bene che dovrebbe restituire il credito. Sembra un po’ l’atteggiamento “non è colpa mia, allora me ne frego, alla fine il responsabile pagherà i danni”.
Già, ma ad oggi, chi è in grado di recuperare un simile danno? Non certo Damerini, prosciugato dalla sua lotta. Ci sono stati momenti, mi dicono, in cui sarebbe bastato un sì per ottenere molto di più di quanto si è disposti a pagare oggi per l’affitto. Di sicuro nemmeno il Comune, che si impegna solo per le piscine di Cagnoni o per immortalare il suo Sindaco in un perenne Festivalbar (a tutto il resto ci pensa Hera addebitandocelo in bolletta). Chi potrebbe dunque? Considerato che al Ministero dell’Interno è seduto Angelino Alfano e che Rimini non è Agrigento rimarrebbe la Banca delle Marche… ma gli altri lo farebbero un passo indietro?
Se tutti fossero disposti a collaborare Mosconi prospetta una soluzione in sei mesi. Come? L’affitto promesso dal Ministero a Banca delle Marche, che dovrebbe aggiungere i danari per il ripristino della struttura, diciamo 30 milioni di Euro a 900 mila euro all’anno, niente di strano. Va da sè che il Comune dovrebbe rinunciare ai suoi crediti, la polizia dovrebbe essere disposta ad aspettare etc. etc.
Una previsione. Non è pessimismo, ma sabato ho visto passare il cerino in mano ai Parlamentari e quando succede questo la partita è persa. Sarti è all’opposizione (peccato mortale), Arlotti è buono per fare le interrogazioni sulle cartomanti e le miniere di zolfo. Il liquidatore, secondo le sue dichiarazioni, a Maggio chiamerà il fallimento che prenderà la solita deriva verso il nulla e nessuno vedrà il becco di un quattrino. So che per la maggior parte dei Riminesi il fatto che questa faccenda non riguardi direttamente la propria vita la pone in una dimensione che sembra molto lontana… però quando ci si chiede come mai Rimini sia preda di un degrado inarrestabile bisognerebbe assegnare un giusto ruolo anche a tutte le strutture fatiscenti che la compongono. Una Nuova Questura poi rappresenterebbe anche l’opportunità di facilitare logisticamente le Forze di Pubblica Sicurezza nel loro lavoro (lo devo dire che anche questo è combattere il degrado?).
P.S.
Per le questioni squisitamente urbanistiche vi rimando ai molti post dell’ottimo Lugaresi che sicuramente può essere più efficace di me, data l’esperienza. Personalmente posso fare solo considerazioni banali, tipo: ma come le hanno costruite le fogne della Questura? I tombini sono più alti del piano terra della confinante, la Signora Giulianelli, che deve farsi asciugare la casa dei pompieri almeno tre volte all’anno.
@DadoCardone