mercoledì 23 settembre 2015

Il Festival dell'Unità.. Demaniale

Non è mica finita. Alla Festa dell'Unità con Alfano e Verdini, svoltasi a Ravenna, di cui ho già scritto sull'incredibile "performance" di Sandro Gozi, c'è stata forse per invidia demaniale, anche la "prestazione" oratoria di Corsini. Uno dei più grandi ed irrisolti misteri turistici regionali. Il neo assessore "regionale" al turismo, ha superato il preparatissimo sottosegretario di Renzi nella confusione su spiaggia. L'unico elemento chiaro è che per gli esponenti piddini la Direttiva Bolkestein è una iattura da combattere ed eliminare. La prima domanda che sorge spontanea a me, Melucci e Parmeggiani è chiedere in quale ambito politico del Pd siano giunti a questa determinazione. Mi piacerebbe che su una questione che per Rimini e la Riviera ha un'importanza strategica più della chiusura del Ponte vicino a Nud e Crud ci fossero degli interlocutori politici con i quali confrontarsi. Ci sarebbero anche i Consigli Comunali in attesa che il Partito della Nazione provveda all'eliminazione, tanto Bersani vota tutto. I quesiti li pongo ai lettori: 1) La Direttiva Bolkestein non è nata per il Demanio ma regola tutti i beni ed i servizi nel rapporto pubblico-privato, imponendo...sempre il Bando. Per quale ragione a Roma ci si scandalizza perchè le opere venivano assegnate a..Er Cecato direttamente, mentre per la categoria del sole, va benissimo? 2) Se usano l'alibi della "professionalità" raggiunta dopo decenni (?) di gestione mi si dica perchè la stessa "non" debba valere per un compito decisamente più arduo ed impegnativo come la conduzione del Fellini. Per vendere l'ombra non ci vuole (ancora) un patentino 3) Per un operaio licenziato a cinquant'anni, senza paga e pensione, finita la (poca) mobilità, si parla di mercato, mentre al bagnino dobbiamo garantire il posto anche al figlio? 4) Se i canoni demaniali applicati sono giusti, perchè i tanti, troppi sindaci del PD non applicano tariffe simili per il patrimonio comunale? Faccio esempi semplici, percettibili anche per Brasini: a) Il Circolo Velico, poco più di un buco, paga al Comune di Gnassi 24.000 euro all'anno, Il Club Nautico.. al demanio, neppure 2.000. Eppure svolgono la stessa attività senza fini di lucro. A dire il vero il Club, come riportato dai giornali, "affitta" il ristorante a 130.000 euro, però si mangia bene. b) Per le aree in fregio al Lungomare Gnassi, un albergatore paga mediamente più di 20.000 euro, a Rivazzurra sulle stesse aree sempre destinate a parcheggio, però demaniali, si arriva a mille. c) Nei chioschi/bar/ristorante sul demanio, con due/trecento metri di coperto più o meno regolare, nessuno supera la sbalorditiva cifra dei mille euro. L'affitto di un marciapiede di proprietà comunale per i tre mesi estivi costa dai 20/30 mila euro. Voglio concludere con la solita domanda ai tanti aspiranti amministratori da piadina: Perchè non si lascia ai comuni la facoltà di stabilire le modalità delle tariffe demaniali incassando l'eventuale surplus tra quelle applicate dallo stato e le nostre? Sarebbe bello sapere cosa ne pensa la Boschi per Renzi, in questo caso possiamo anche accontentarci di Gnassi. Ha sbagliato carriera. Da attore (giovane) avrebbe avuto un futuro, da Sindaco cancella il nostro..vostro