venerdì 13 maggio 2016

Il Ritorno della Fuffa

Era un termine usato anche da Gnassi quando apparteneva alla corrente dalemiana, allora maggioritaria. Importato dai salotti bolognesi che facevano tendenza. Così si bollavano e identificavano i nemici del popolo che avevano l'ardire d'affermare che Gramsci non c'entrava niente con i mattoni, intesi come simbolo riminese, finito al tribunale..fallimentare. Sono rimasti gli inciuci. Potere al Popolo della Lista Civica. Le scomuniche precedute da bolle, erano impartite direttamente dalla ex capitale del comunismo "dolce". In ogni provincia vi erano i fedeli esecutori. Non solo Melucci che in verità non ha mai tradito il Maestro ma anche un certo Andrea, girovago per eccellenza. Di lui i grandi capi non si sono mai fidati. Nell'allora piccolo partito dei conoscenti osava chiamare Vasco inteso come Errani. Come oggi si fregia di pronunciare pubblicamente che lui e Matteo sono una cosa sola...da giudicare. Nel mezzo a dire il vero c'è stato un brevissimo ed effimero flirt con Walter. La morosa di tutti. Venne accolto all'Arco d'Augusto dalla compagnia edile. Erano allettati dal "Us Pò Fè". Come dire il Piano Regolatore della Rimini Venture. Questa è la sequenza documentale dei fatti. Una veloce incursione nella storiografia per votare meglio il presente. Quelli che hanno capito dove piantare l'ombrellone sono stati come sempre gli alfaniani. Se armassero una barca per la Rimini- Corfù odorerebbero la corrente d'aria migliore. La bellezza di Gnassi non è solo un dono familiare, ma sapere scegliere in tempi strettissimi il carro vincente. Stare con il potente di turno. Oggi non è difficile, non ha angustie o imbarazzi. In ogni caso ha scelto anche l'avvocato migliore. Lo strumento più efficace per il futuro prossimo. In realtà promuove la sua immagine, ingrandita dalle misure dei suoi avversari. Una certa vittoria per dimensioni impari. L'assenza di idee e programmi viene camuffata da ciprie e catrame rossastri. Sono tutti d'accordo per affidare ancora nei prossimi cinque anni (brevi) il comando. In cambio? Quasi niente. Non esiste imprenditore che sia disposto ad investire o dilapidare inesistenti patrimoni sull'altare del lungomare. L'operazione Cagnoni-Marzotto è simbolica. La regia è bancaria. Nessuno ha saputo o potuto spiegare però le ragioni della fuga del Direttore appena assunto. Per la fretta (sembra) abbia anche dimenticato..qualcosa. La "nuova" corte gnassiana pretende solo di "conservare" i vecchi privilegi. Le spiagge com'erano e le zone dov'erano. I bandi che non sono mai stati fatti per nessuna delle opere immobili, devono valere proprio per bagnini e chioschisti in lista? Il ragionamento, a Rimini, non fa una grinza. I giornalisti, specie di natura carliniana, reiteratamente lamentosi per il triathlon, rimangono in profondo ed osservante silenzio sulle notti alcoliche nella Fiera produttrice di Magnifici bilanci? I cadaveri intanto sono sempre più ...immobili: murri, novarese, campi da calcio, questura, astoria. I casini da giudicare sempre in attesa di giudizio: aeradria, trc, palas. Lascio stare la Fiera altrimenti Cagnoni mi invita ad esaminare i..bilanci, quelli che devono avere fatto sobbalzare Marzotto. In compenso abbiamo cinque rotatorie griffate e tre piste ciclabili inventate. La più famosa, presto copiata in Olanda, è quella "zoppa" sul lungomare. Ma il dramma nascosto da tutti, solo il Ponte ha coraggiosamente scritto qualcosa, è l'economia cittadina. Quanto pensate riesca ad andare avanti? Questo è il Guazzo di Gnassi. Non vedo alternative. Quattro co... che migrano da una lista all'altra e pensano di essere indispensabili come i Tre Eletti, volevano rubare il simbolo del M5S? Con questi pensate di vincere contro la corazzata del potere? Passate le elezioni, prima della sentenza "universale", come Associazione Onestà e Partecipazione vogliamo aprire un confronto all'interno del Movimento. Al primo punto, per quanto ci riguarda, andrà chiarita la posizione dei tre onorevoli che sedevano sulla scalinata di piazza Cavour. Un salutare processo sui "veri" motivi dell'assenza del Movimento da questa tornata elettorale. Lo spiegheremo anche al Carlino, se non ha impegni o preghiere, con le udienze del Processo del Secolo.