
Con il passare delle settimane i Connotati della manovra si dipanano, diventano chiari nei loro indirizzi e complicità. Per King George i bagni di folla diventano stadi di fischi, la cosa non ci sorprende avendo sempre nutrito una sana diffidenza per un vecchio personaggio, passato indenne attraverso troppe stagioni e mutazioni politiche. Non sarà l'uomo delle banche ma l'uomo dell'uomo delle banche sì, non sembrano attestati entusiasmanti quelli a lui riservati dal popolo dei disoccupati e precari. I suoi democrat si spaccano senza mai contarsi, bastano poche parole suggerite da Repubblica per scatenare l'inferno nello zibaldone chiamato partito, con le correnti potrebbero svolgere un campionato a sedici squadre, se non ci fossero democristiani in tutte, sarebbero felici primarie. A Rimini viviamo tranquilli, il consiglio comunale continua il silenzio monacale, viene trasformato giustamente in eroe un assessore che ha compiuto il suo dovere, assieme alle centinaia di cittadini volontari della Protezione Civile che hanno segnato un punto importante a favore della Città, poi è arrivata la macchina fotografica incorporata del Giovane ad appropriarsi dell'immagine festosa. Non sarebbe niente, anzi sarebbe giusto se facesse anche le altre cose necessitanti, non corre rischi cattolichini di essere accusato proprio dal pidielle di conflitto d'interesse provocando sonore risate giudiziarie, l'unico pericolo per lui è l'immobilismo nel quale si crogiola per paura d'affrontare un plotone di fraterni nemici politici, dal Sussidiario Fabrizio non arriveranno problemi, anche se ha giurato il contrario.